Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Vincenzo Adamo
Genere: 
Etichetta: 
Candlelight Records/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Luca Minieri - Voce e Chitarra
- Diego Ambrosi - Chitarra
- Emilio Dattolo - Basso

Guests:
- Marco Minneman - Batteria


Tracklist: 

1. The Insight Eye
2. Brain Collapse
3. Rooms of Emptiness
4. The Absolute or Nothing
5. Soundless Pain
6. Core
7. Be My Guide
8. Secrets of Human Hate

Illogicist

The Insight Eye

Ultimamente la scena italiana sta sfornando dischi di ottima qualità e uno di questi è senza ombra di dubbio Insight Eye, secondo full lenght dei valdostani Illogicist che, tre anni dopo il buon debutto intitolato Subjected, tornano alla carica presentandoci un lavoro davvero interessante.

Il valore del disco si può avvertire già dall'ottima opener nonché title-track, la quale ci mostra il salto di qualità della band rispetto all'esordio. Dopo l'eccezionale riff d'apertura, che già ci da un anticipo della capacità tecnica del quartetto, si può percepire il modo in cui il singer abbia mutato il proprio approccio vocale affiancando allo scream anche un growl non particolarmente profondo, ma ugualmente efficace. Dal punto di vista strumentale i riferimenti a band storiche quali Atheist o Death si sprecano, ma suonando un genere come il techno-death è impensabile non accostarsi a questi mostri sacri perciò non è da considerarsi come un fattore negativo... anzi totalmente l'opposto.
L'accelerazione finale di Insight Eye ci porta direttamente a Brain Collapse, brano che si presenta tra i più potenti e aggressivi del lotto pur non abbandonando la sempre onnipresente tecnica; il singer si dedica maggiormente al growl e i risultati sono davvero ottimi rendendo le parti vocali un tuttuno con il susseguirsi devastante dei riff. Il terzo brano, vale a dire Rooms of Emptiness, oltre ad essere uno dei pezzi più diretti è uno in cui spicca maggiormente la sezione ritmica, certamente uno dei punti di forza dell'intero album; alla batteria, infatti, è presente Marco Minneman, attuale drummer dei Necrophagist, divenuto tale proprio grazie a quest’album che lo ha consacrato tra le migliori promesse in ambito death metal.
La maturità raggiunta dalla band trova conferma anche nella parte centrale del platter, The Absolute or Nothing e Soundless Pain sono due brani ricercati e aggressivi nello stesso tempo, il primo è caratterizzato da una perfetta amalgamazione tra riff e la solita ritmica devastante, mentre il secondo da continui break e riaccelerazioni. Per tutti i quaranta minuti del disco è impossibile annoiarsi, i continui cambi di ritmo, l'inserimento di soli brevi ma azzeccati e un songwriting accattivante lo candidano tra le migliori uscite made in Italy di questo 2007 come dimostrato ulteriormente dalle successive Core e Be My Guide. Neanche nella conclusiva Secrets of Human Hate si ha un calo di tensione, anzi gli strumenti dialogano alla perfezione fino alla fine, riassumendo perfettamente il contenuto dell'intero album.

In conclusione, l'ultimo lavoro degli Illogicist è un disco che piacerà sicuramente agli amanti del death più tecnico ma anche a chi si avvicina a queste sonorità. Insight Eye è un'opera compatta, in cui nessun brano prevale sull'altro e nello stesso tempo nessuno ne è inferiore; dove potenza, aggressività e una buona dose di tecnica si fondono alla perfezione senza perdersi in virtuosismi fini a se stessi o in violenza gratuita. Chi ha apprezzato l'esordio, non rimarrà certamente deluso, per tutti gli altri almeno un ascolto è obbligatorio, non ci resta che sperare che la band di Aosta ci regali altri album di questo livello; per ora decisamente promossi.

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