Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Leonardo Cammi
Genere: 
Etichetta: 
Lion Music/Frontiers
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Andreas Eklund -voce
- Per Schelander - basso, voce
- Tony Andersson - batteria
- Anders Lundström -chitarra, tastiera
- Mats Hallstensson - chitarra, voce


Tracklist: 

1. The Song Remains
2. Uncontrolled
3. In Your Head
4. Hey Lord
5. Best Of Times
6. Wings/Seven Bridges Road
7. Morning Over Morocco
8. You Are
9. Method Of Madness
10. Pellucid (Part 2)
Extras:
1. House of Shakira biography
2. House of Shakira/ The Station videos 89-91

House Of Shakira

Live At The Firefest

All’alba del 2006 esce il primo DVD per la Lion Records ed anche il primo per la carriera degli hard rocker svedesi House Of Shakira.
L’occasione è un concerto di circa un’ora registrato durate la seconda edizione del festival inglese Firefest, tenutosi nel novembre del 2005.
Il DVD non propone contenuti stellari o particolarmente ricchi ma sicuramente è interessante per i fan della band perché oltre a mostrare il meglio nei nostri oggi ci presenta in una carrellata di video e di apparizioni in tv anche la genesi del gruppo, che inizialmente si chiamava The Station.
Incredibilmente, nel corso degli anni, dagli inizi della scorsa decade sino ad oggi, il gruppo cambia continuamente componenti e gli House Of Shakira di oggi sono irriconoscibili rispetto ai primi vagiti dei The Station e la apparizioni televisive un po’ raffazzonate e con un look ormai fuorimoda per i primi anni ’90.

A rendere ancora più interessante il DVD dovrebbe esserci un’intervista alla band ma è il caso di stendere il velo su una pietosa chiacchierata ripresa sul marciapiede di una strada di fronte all’ingresso di un palazzo con i musicisti seduti sui gradini come barboni.
Veramente desolante e ancora più assurdo è il fatto che durante l’intervista si sentono rumori di disturbo come macchine che passano ecc.
Insomma…la fiera della non-professionalità rovina un po’ questo DVD.
Passando a descrivere il concerto iniziamo col dire che la tracklist comprende tutta la discografia della band, spulciando fra i migliori pezzi che vanno da Lint (1997) sino all’ultima First Class (2004).
Punto di forza dello show è il singer Andreas Eklund, che, coadiuvato da un chitarrista, Mats Hallstensson, e dal bassista, Per Schelander, ai cori, riesce ad inanellare ottimi refrain accattivanti che conquistano l’ascoltatore, come nel caso della prima canzone, The Song Remains.
Le backing vocals dei colleghi di Andreas svolgono veramente un ruolo essenziale e “di peso” nell’economia dell’esecuzione dei brani, anche se, va detto, a parte alcuni sporadici casi, i pezzi degli House Of Shakira non hanno mai convinto moltissimo.
Le track veramente interessanti si contano sulle dita di una mano, passando per quelle che ricordano le influenze etniche come Morning Over Morocco per giungere ai brani più easy listening e quasi AOR del set, come Method Of Madness.
Nel complesso questo Live At The Firefest è un documento interessante solo per i fan della band. Ricordiamo però che ci sono gruppi ben più in gamba in quest’ambito da seguire.

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