Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Filippo Morini
Etichetta: 
Via Audio records
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Marco Bugatti - voce, chitarra
- Giuseppe Magnelli - chitarra
- Davide Borin - basso
- Andrea Carista - batteria

Tracklist: 

1. Un Grave Danno
2. Babilonia
3. Saltando Dentro Al Fuoco
4. Grosso Guaio In Paolo Sarpi
5. Io, Te , Milano e L’Anoressia
6. La Giò Ed Io
7. La Mia Pic Cola
8. 8 Buoni Modi
9. La Terza Guerra Mondiale
10. Moonshine Pub

Grenouille

Saltando Dentro Al Fuoco

Provengono da Milano e prendono il nome da un personaggio che pur non avendo alcun odore, è ossessionato dalla ricerca del profumo della passione: non si può dire in quale misura la musica dei Grenouille si addica al nome scelto, ciò che è certa è la qualità della loro proposta, una perfetta miscela di Pop, Grunge ed ironia, elementi dosati in modo davvero esemplare.

Occorre anticipare che questo disco non può vantare grande originalità o trovate particolarmente innovative, molti gruppi italiani negli ultimi tempi ci hanno abituato a questo Rock figlio bastardo della Seattle anni ’90 e della tradizionale “autoironia all’italiana” (vedi Ministri e Fratelli Calafuria, solo per citarne un paio) ma i Grenouille dimostrano di meritare la dovuta attenzione grazie alla loro personalissima interpretazione della realtà quotidiana raccontata con falsa leggerezza, con distacco e rassegnazione, con divertimento e spensieratezza. La loro prima qualità risiede sicuramente nell’efficacia dei testi e nel modo in cui questi si legano spontaneamente alla melodia delle chitarre, attraverso situazioni allucinate ed allucinanti, raccontate come se la band parlasse al gruppo di vecchi amici di sempre, senza usare frasi fatte o modi di dire ma concedendosi temi e rime ben diverse da quelle a cui ci abitua il mercato.
Si passa dai danni cerebrali al sesso anale in una manciata di minuti, attraversando poi storie di una Milano che brucia in un enorme rogo, mentre c’è qualcuno che pratica autolesionismo per noia, ed una ragazza ultrapossessiva che “non ne ha mai abbastanza”. Tutto questo cantato con il fare degli Afterhours di Germi (basti ascoltare i primi secondi di La Terza Guerra Mondiale per rendersene conto, quasi un tributo al passato di Agnelli e compagni), benché una moderna aggressività incendiata dall’apatia e dalla frustrazione spinga i brani verso una dimensione decisamente più “heavy”, debitrice del grezzo furore che strattonava In Utero dei Nirvana.
Voci vagamente isteriche e capaci di interpretare adeguatamente l’atmosfera di ogni canzone costruiscono linee melodiche a presa rapida che sembrano pensate apposta per divenire immediatamente ricordate e cantate sovrappensiero. I testi, che spesso menzionano Milano e le sue contraddittorie sfaccettature, non si sforzano di inanellare forzatamente frasi sensate e razionali, ma spesso utilizzano accostamenti di parole e situazioni stridenti ma evocative, che pur non descrivendo oggettivamente una situazione ne richiamano immediatamente l’essenza.
Per questo motivo le canzoni sembrano scritte per un pubblico “che ne sa”, che appartiene ad una determinata fascia d’età, che svolge una certa vita, ha certe abitudini e prova frequentemente alcuni determinate sensazioni nei confronti del quotidiano.
Un sottile filo di malinconia lega però tutti i brani, facendosi più palese in alcuni di essi come Saltando Dentro Al Fuoco, forte di un drammatico e intenso ritornello, o Io, Te, Milano E L’Anoressia, dalla melodia talmente efficace ed orecchiabile da sembrare IL singolo-per-Mtv scritto quasi per forza di cose.
Vertici di ironia si raggiungono invece con pezzi come Grosso Guaio In Paolo Serpi (la Chinatown milanese, che attraverso un acuto gioco di parole richiama il titolo di un film di John Carpenter) e soprattutto con La Giò Ed Io, breve, ripetitiva e costruita attorno ad un paio di accordi ed una manciata di parole immediatamente assimilabili, caratteristiche che la fanno somigliare ad una sigla televisiva, tanta è la sua freschezza.

I Grenouille sono il tipico gruppo di cui si dice “se non manderanno tutto in malora cedendo a facili guadagni e contratti limitanti, arriveranno a pubblicare un discodellamadonna” perché effettivamente, le canzoni di questo disco contengono spunti assolutamente interessanti che promettono grandi cose, ma che non riescono ancora a germogliare in capolavori o canzoni indimenticabili.
Ora come ora, Saltando Dentro Il Fuoco si rivela una prova densa di qualità, ma anche con margini di miglioramento che (speriamo) vengano riempiti in futuro.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente