Voto: 
3.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Halidon
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Armen
- Francesco
- Riccardo
- Mattia


Tracklist: 

1. Intro
2. Between Transparent And Sparkling
3. My Favourite Murderer
4. Hide And Eat
5. Visual System Turismo
6. Sunlight Vs Moonlight
7. Camera, Action!
8. No, No...Now!
9. Interlude
10. Digital Behaviour
11. Nuclear Me
12.Between Transparent And Sparkling (Hyper Mix)

Glamour Manifesto, The

The Glamour Manifesto

Il quartetto veneto riunito sotto il moniker di The Glamour Manifesto giunge al debutto discografico con l’album omonimo, un concentrato di Rock ed elettronica che affonda le proprie radici in un certo J-Rock sempre più presente anche sulla scena europea. Il genere proposto non si può certamente definire raffinato e sperimentale, nonostante l’intenso impiego dell’elettronica, perché i toni assunti da ogni canzone dei Glamour Manifesto appaiono commerciali e alquanto banali.
Solo infatti l’introduzione è in grado di incuriosire l’ascoltatore, per i gelidi effetti campionati di stampo industrial/electro, che conferiscono una veste illusoria ed ingannevole ad un’opera composta volutamente per riscuotere successo nelle nuove generazioni.

Da Between Transparent And Sparkling si avvia la caduta libera di un disco a cavallo tra Emo commerciale, J-Rock e Pop, in grado di essere apprezzato da quel giovane pubblico che ha già accolto positivamente lo scatenato live al programma MTV Total Request Live. I Glamour Manifesto cercano di introdursi come un gruppo irreverente, alla moda e capace di divertire gli ascoltatori più giovani, ma alle orecchie più esperte risultano un condensato di idee provenienti da tradizioni musicali disparate, all’insegna del cattivo gusto e dell’assenza di un logico filo conduttore.
Il paragone più immediato che può essere avanzato riguarda l’appartenenza dei The Glamour Manifesto a quel filone di formazioni che, sulla scia del successo riscosso dai connazionali Dari, stanno tentando di percorrere le vie più agevoli del mercato musicale.
Ogni traccia è intrisa di un ritmo frenetico ed inarrestabile, che prende respiro solo nella quinta Visual System Turismo, un Hip Hop/R’n’B dalle tinte elettroniche che fa raggiungere uno dei momenti più bassi di questo esordio.

In definitiva, i Glamour Manifesto riescono a far sorridere l’ascoltatore, ma solo perché nella definizione “Indie-Rock” che propongono viene completamente stravolto il significato di una scuola di pensiero che nelle sue forme originarie ha trovato terreno fertile nel sottobosco indipendente, rifiutando coinvolgimenti con la mera filosofia del mercato musicale.
Di certo il quartetto veneto ha davanti a sé un futuro ricco di popolarità e fama, dato che le nuove generazioni appaiono sempre più legate alla filosofia del Total Request Live di MTV, avendo perso di vista il concetto di qualità e di eleganza musicale, concetto raggiungibile al di là del genere che può essere esibito da una formazione.

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