Voto: 
7.7 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
No Reason/Ammonia
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Adriano - voce
- Tommy - chitarra
- Ragno - chitarra, voce
- Lucio - basso
- Claudio - batteria


Tracklist: 

1. Un Istante (03:20)
2. Diverso da Ieri (03:46)
3. Senza Identità (02:31)
4. La Realtà dei Fatti (02:30)
5. Novembre (02:24)
6. Il Velo di Maya (03:29)
7. Meccanismo Instabile (03:21)
8. Eris (02:33)
9. Scomparirai (02:58)
10. Entropia (04:29)

Garretti

Prima Che Si Spenga La Luce

Il primo album in studio per i Garretti, quintetto che arriva da Venezia, coincide con la pubblicazione di Prima Che Si Spenga La Luce. Esordio positivo, premettiamo, per la band veneta a pieno titolo inserita nel roster di No Reason Records, da tempo impegnata nella scena Indie con produzioni importanti che l'hanno resa etichetta tra le più attive nella proposta di nuove sonorità.
Fiore all'occhiello sono proprio i Garretti, che con questo primo full-lenght debuttano nella scena Indie Rock italiana, confezionando un prodotto nel quale la commistione di sonorità e di influenze musicali emerge comunque, senza indugi di sorta.

Il loro suono è frutto della sapiente unione di stili diversi, affinati nel corso del tempo. Ci sono rimandi ad una tradizione Punk Rock tramontata ormai da qualche anno, con spruzzate di Post-Hardcore che vanno ad impreziosire il quadro reso unico dal cantato in italiano. E' questa la peculiarità decisamente più interessante nei Garretti. Le liriche sono la punta di diamante del disco, perché profonde e colme di poetici significati che si legano alla perfezione all'impianto scenico studiato dai componenti per arrangiare Prima Che Si Spenga La Luce.
Ne sono un esempio piuttosto valido le tracce d'apertura. Dalle chitarre nervose di Tommy e Ragno escono distorsioni che caratterizzano in pieno il suono Garretti. Lo si evice dalla Un Istante d'apertura, ma le conferme arrivano con la geniale Diverso da Ieri e Senza Identità, decisamente le tracce più interessanti (unitamente a Il Velo di Maya, realizzata con la collaborazione di Pablo, ex Moravagine, per i meno informati) del lavoro.

Il disco scorre veloce, come un fiume che trascina sul suo percorso ciò che trova dinanzi a sé. E' questo lo spirito dei Garretti, che suonano senza troppi fronzoli, ma puntando sempre e comunque alla ricercatezza di un suono che si configura da subito come particolare e difficilmente riscontrabile in altre realtà del nostro paese.
Tra le altre, menzione particolare per Meccanismo Instabile, in cui emerge a pieno titolo la forza musicale del quintetto veneziano tra distorsioni di chitarre e schizofrenie ritmiche, unitamente alla voce di Adriano. Non mi resta che infrangere, questo meccanismo instabile / Ma ci sono dentro, urla la voce dei Garretti, in un concentrato di emozioni e peripezie musicali che confezionano il pezzo forse più intenso in Prima Che Si Spenga La Luce.

Dulcis in fundo, Entropia, che fa calare il sipario in maniera forse meno esagitata. Le chitarre suonano meno nervosamente, tra arpeggi e riverberi che rendono l'episodio di chiusura più particolare e ricercato.
La voce è in prima linea, mentre rincorre e si lascia rincorrere dalla ritmica racchiusa nelle percussioni di Claudio e nel basso di Lucio. Tutto finisce, forse un po' troppo presto. Il lavoro dei Garretti è deciso, veloce e pungente al punto giusto. Solo il futuro ci dirà qualcosa in più su una band che, comunque, rappresenta una delle realtà più affidabili nella scena Indie dei nostri giorni.


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