Voto: 
7.3 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Etichetta: 
Mushroom/Almo Sounds
Anno: 
1995
Line-Up: 

- Shirley Manson - vocals
- Duke Erikson - bass guitar, keyboards, guitar
- Steve Marker - guitar
- Butch Vig - drums

Tracklist: 

1. Supervixen
2. Queer
3. Only Happy When It Rains
4. As Heaven Is Wide
5. Not My Idea
6. A Stroke of Luck
7. Vow
8. Stupid Girl
9. Dog New Tricks
10. My Lover's Box
11. Fix Me Now
12. Milk

Garbage

Garbage

Quando si parla di Garbage non si può che pensare alla voce sensuale della rossa rock idol Shirley Manson e al gruppo che, in una carriera fra alti e bassi, l'ha avuta come cantante. I Garbage sono principalmente il frutto della mente dei produttori Steve Marker, Duke Erikson e Butch Vig. Uscendo direttamente dal movimento rock alternativo e in parte anche dallo shoegaze, il trio decide di formare un complesso che dia forte spazio ad un'impronta tipicamente pop e a giri molto orecchiabili da "tagliare e ricucire" in studio, come avrebbe poi detto la band, per costruire piccoli brani magistralmente costruiti e arrangiati. Per il ruolo di cantante viene selezionata una giovane scozzese, Shirley Manson per l'appunto. La sua cantante preferita era Chrissie Hynde dei Pretenders, mentre da piccola ammirava moltissimo nomi come Siouxsie and the Banshees e nel presente ascolta molto anche Bjork, Fiona Apple, Tori Amos e altri; dopo alterne vicende e militanze in altre bands come i Goodbye Mr Mackenzie, la giovane Shirley ottenne sempre più fortuna, fino a farsi notare in un video del suo ultimo gruppo, gli Angelfish. La sua voce viene percepita come la migliore che possa adattarsi alla musica che i tre hanno in mente, e così la contattano per invitarla ad unirsi a loro. Detto fatto: Shirley prende il primo aereo per gli states e si ritrova a Madison nel Wisconsin per dar vita al loro nuovo progetto pop. Provano subito dei pezzi, dimostrando un'attitudine melodica per nulla banale, ma le registrazioni vere e proprie verranno dopo. Il nome del gruppo viene casualmente scelto durante una seduta di registrazione, quando un collaboratore dei tre, parlando di un loro remix dei Nine Inch Nails, disse "sembra come spazzatura" (garbage in inglese, per l'appunto). Si aggiunge a questo anche la loro opinione che nel riarrangiare i brani "come nella spazzatura si trovi di tutto e di più". Nonostante questo monicker, la musica da loro proposta è decisamente opposta come qualità. La produzione è fresca e gli arrangiamenti ben curati e rifiniti nei loro dettagli, in particolare nel lavoro delle tastiere e in alcuni campionamenti, ma in generale tutta la composizione ha una gran classe. Il loro pop ripercorre alcune influenze glam ma anche spunti disco-dance in alcune parti dell'album; nel tutto si amalgama la voce di Shirley, che alterna dolcezza ed un pizzico di sfacciataggine nella sua prestazione. La sua voce è molto suadente e vellutata e si adatta alla perfezione alle melodie pop dell'album. A volte però è un po' statica, pur rimanendo piacevole da ascoltare, e una maggiore flessibilità delle sue linee vocali non avrebbe nuociuto. Una sua caratteristica interessante è la refrattarietà a ogni ruolo di sex symbol o di idolo da girl power: lei stessa infatti asserisce che un tale movimento è stupido e nuoce all'ideale della lotta femminista, mentre per il ruolo di sex symbol dice di non essersi mai ritenuta attraente; tuttavia afferma anche di rifiutare ogni settimana decine e decine di proposte da riviste varie per posare nuda in copertina, il che, semmai vero, rende un po' arduo capire quando comincia la modestia e quando finisce, soprattutto contando che Shirley preferisce "mettere su una sorta di scudo" contro certe seccature e sciacallaggi (anche gravi, con accuse di tossicodipendenza)...

Il primo omonimo debutto fu un successo di pubblico con più di tre milioni di vendite, e soddisfò anche la critica (mentre destino più sfortunato avrebbero avuto alcuni anni dopo). L'essenza di Garbage va ricercata, oltre che nel minuzioso lavoro di arrangiamento, nell'ottimo lavoro svolto nel realizzare le melodie, e nelle atmosfere trascinanti che caratterizzano l'album. Piccoli spruzzi di post-grunge contaminano le sonorità dell'album, ma sempre amalgamate in uno sfondo pop. Sono generalmente i brani più atmosferici (A strocke of luck, Milk) tuttavia a rappresentare le perle migliori dell'album. Ad ogni modo, non fanno sfigurare affatto i brani più diretti ed orecchiabili, sempre grazie alla particolare cura infusa nello stendere le note e nel ricercare ritornelli efficaci ed irresistibili. Subito dopo i pezzi più atmosferici bisognerebbe citare quelli più ottantiani, per nulla scontati e rivisti perfettamente in chiave anni '90. In particolare, quelli dove si ripescano le già citate influenze disco-dance, delle mini-opere di rivisitazione rese impeccabilmente intense e trascinanti. Non commettete l'errore di pensare che però non lo sarebbero senza il lavoro catalizzatore di Shirley, perché il resto del complesso ha gusto da vendere anche nelle canzoni più semplici ed immediate.
Dopo l'intensa melodia della hit Supervixen, si può trovare familiare il memorabile ritornello di Queer, che infatti fu all'epoca abbastanza famosa: chi non si ricorda poi di quel "turutù-tururu" che colpì tanto l'immaginario generale da venire quasi subito utilizzata in certe pubblicità? Una spensierata ballata pop/rock è invece Only Happy When It Rains, dove è mirabile la prestazione vocale di Shirley. Interessante è As Heaven Is Wide, con sonorità disco-dance su cui viene inserita una distorsione bassa e ripetuta che strizza l'occhio ad una versione stemperata del grunge. E questo tendere al grunge viene rimescolato al pop precedente in Not My Idea, ma è A Stroke of Luck ad attirare maggiormente l'attenzione con le sue atmosfere quasi noir e gli effetti che rendono il brano denso e fumoso. Vow ricorda il rock alternativo/post grunge dei primi Smashing Pumpkins, filtrato in un'ottica più pop e rivoltato nel mood, decisamente più allegro e vivace. L'anthem Stupid Girl (scritta in collaborazione con Joe Strummer e Mick Jones) torna sul versante disco music, scandita dalla batteria semplice ma gradevole, il basso dal piglio funky e il ritornello orecchiabilissimo. Invece, Dog New Tricks è molto più spedita e decisa, e My Lover's Box aggiunge in parte anche i REM ed un pizzico della disco particolare di Stupid Girl; due brani nel consueto stile diretto e melodico di tutto Garbage. Fix Me Now è altrettanto carismatica, con il suo riff tendente al southern rock, immerso in un bagno pop che costituisce, come al solito, l'ossatura del brano. Ma è la ballata finale Milk ad essere la canzone migliore dell'album, vertendosi totalmente sulle tastiere atmosferiche e la voce malinconica ma al tempo stesso passionale di Shirley.

Con questo disco omonimo, i Garbage si ritagliarono una propria cerchia di appassionati nell'ambiente rock di anni '90, sostenuti dal buon risultato nelle vendite e dai commenti favorevoli della critica. Le melodie sempre trascinanti unite ad un songwriting fresco e raffinato diedero modo al gruppo di ottenere questo successo, ponendo le basi per Version 2.0 che avremo modo di vedere in seguito.

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