Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Elena Fava
Genere: 
Etichetta: 
Alternative Produzioni/Venus
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Vincio - voce
- Gange - pianoforte, rhodes, tastiere e voce
- Fabouluss - chitarra e voce
- Fabrizio - basso, contrabbasso e chitarra 
- Big - batteria, percussioni e voce
- Lotus - chitarra
- Fafo - percussioni

Guests
- T-Bone - trombone
- Riccardo "Jeeba" Gilbertini - tromba
- Marco Zaghi - sax tenore
- Bunna - voce in La Misura In Cui
- Madaski - voce in Nessuna Resa e Il Muro
- Sister E - cori


Tracklist: 

1. Intro (01:13)
2. Semino (03:59)
3. E' Già L'Alba (03:41)
4. La Misura In Cui (03:59)
5. Il Muro (03:22)
6. Nevica (03:33)
7. Come Mai (00:41)
8. Nessuna Resa (03:02)
9. Ormai (04:43)
10. Shattered Days (04:32)
11. Endless Fire (03:49)
12. Dem Fool You (03:33)
13. Pianeti Lontani (15:23)

Ganjamama

E’ Già L’Alba

È il 1999 quando sei ragazzi lombardi legati dalla passione per la musica di Bob Marley decidono di unire le forze in quella che nascerà come una tribute band all'insegna di vecchi brani Ska e Reggae giamaicani. I membri del gruppo hanno alle spalle esperienze differenti, dal Funk al Crossover, e la voglia di creare qualcosa di originale è grande. Non passa molto tempo prima che i Ganjamama abbandonino lo stato di cover band per dedicarsi alla produzione di brani propri. Il disco d'esordio, Fino A Domani, viene pubblicato nel 2003, anno in cui si completa anche l'attuale line-up grazie all'arrivo del chitarrista Fabio Forni. A distanza di due anni i Ganjamama tornano sulla scena con E' Già l'Alba, lavoro atteso e pieno di sorprese. La registrazione avviene a Torino ad opera di Madaski e Mauro Tavella e coinvolge non solo i sette membri della formazione, ma anche diversi ospiti nella sezione fiati. Un'ulteriore novità consiste nella presenza, ai cori, di Sister E, voce dei fiorentini Michelangelo Buonarroti.

Il disco ci presenta una band musicalmente più matura rispetto a quella del primo studio album, la quale segue il destino che sembra ormai riservato alla maggior parte dei complessi Reggae, ovvero quello di allontanarsi dalle frequenze più Roots per cercare un sound contaminato e rinnovato da continue sperimentazioni. Dopo un'Intro rilassante e graduale si può immediatamente riconoscere quello che la band ama chiamare Ganjamama Style. Semino racchiude infatti caratteristiche dettate dal background dei diversi membri della band. Si possono facilmente riconoscere elementi Blues e Funk, che non vanno però a scontrarsi con le sonorità fondamentali del pezzo. Basso e fiati procedono di pari passo scandendo il ritmo in contrapposizione alla chitarra ed alla batteria. E' Già L'Alba: quello che ci si immagina sorgere ascoltando la canzone è un sole pallido e velato dopo una notte di pioggia. Il ritornello è decisamente più allegro rispetto al resto del pezzo e crea un contrasto non del tutto convincente. È ora il momento di La Misura In Cui, unico singolo estratto da questo E' Già L'Alba. Esso vede l'intervento del mitico Bunna che, insieme al cantante Vincio, dà voce ad un brano assai originale. Caratterizzato da un potente giro di basso e da una chitarra intraprendente, il pezzo potrebbe benissimo essere stato scritto dagli Africa Unite.

Lo zampino di Madaski è evidente ne Il Muro così come in Nessuna Resa: il suo contributo consiste nell'inconfondibile voce baritonale che accompagna le parole del vocalist e nelle contaminazioni elettroniche, le quali si sposano alla perfezione con il Reggae dei Ganjamama così come lo fanno, ormai da anni, con quello degli Africa Unite. E' forse eccessiva la somiglianza che accomuna le due band: le diverse collaborazioni contribuiscono senz'altro ad accentuare quest' affinità, mentre dal giovane combo ci si aspetterebbe qualcosa di diverso. Le note di un Tango introducono le sonorità limpide ed effusive di Nevica, ma Come Mai, brevissimo intermezzo Ska inadeguato e banale fa svanire la magica atmosfera generata dal ritmo ipnotico e dal suono melodioso della track appena conclusasi. Endless Fire riprende la melodia dell'Intro per sfociare poi in un Roots fresco e frizzante, mentre Dem Fool You propone del sano Rocksteady inframmezzato da un coinvolgente stacco Dancehall. L'esperienza e la fantasia di Mada danno vita ad un ultimo, ottimo capitolo Dub: impossibile resistere ai suoni visionari e psichedelici in grado di avvolgere l'ascoltatore in un delirio confuso nel quale sogno e realtà divengono un'unica cosa.

E' Già L'Alba si può considerare un buon disco sotto innumerevoli punti di vista e i Ganjamama sono senza dubbio una promessa nel panorama Reggae italiano. Resta la speranza che la band possa dare pieno sfogo alla propria originalità sviluppando idee sempre nuove e svincolandosi il più possibile dai rigidi canoni del genere, senza abbandonare nonostante ciò la passione che da sempre dà un tocco in più alla musica del gruppo.

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