Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Gabriele Bartolini
Genere: 
Etichetta: 
Wichita Recordings
Anno: 
2011
Line-Up: 

- Frankie Francis - Voce
- Steven Dennis - Basso
- Dave Harper - Batteria
- Michael McKnight - Chitarra
- Mick Ross - Chitarra

Tracklist: 

1. Photograph
2. Ungrateful
3. Hunger
4. Possibilities
5. Fragile
6. Tender
7. That Postcard
8. It's Obvious
9. Want You Back
10. Don't Look Surprised

Frankie and the Heartstrings

Hunger

I Frankie & The Heartstrings provengono dalla periferia di Sunderland.
Attivi già dal 2008, hanno passato questi due anni o poco più a suonare nei pub, prima di incidere questo disco - che tra l' altro include cinque tracce già incise e cantate in precedenza. E loro, mi spiace sottolinearlo ogni santa volta, saprebbero farci divertire e ballare anche con un improvvisazione, con una semplice canzone, a differenza della stragrande maggioranza che suonano questo genere (pop incluso), che in molti dei casi nemmeno con un video costato un occhio della testa saprebbero strapparci un parere positivo.
Perché loro sono abituati alla competizione, se non richiami pubblico non suoni più. La mia idea è sta confermata poi da una tag di Last.fm, che cataloga il loro suono come "harmonies". Da che mondo è mondo la musica in sè e per sè è armonia, persino Confusion is Sex dei Sonic Youth.

Ma - tutte frasi già fatte, lo so - questi Frankie & The Heartstrings arrivano alle orecchie in modo semplice, diretto. Forse per l' approccio voluto oppure no, forse per l' aperto ripudio alle band di college rock, tutte Fred Perry e mocassino, risultano agitati, nervosi.
Coadiuvati da un sound scheletrico e per fortuna non esagerato, incidono infatti un esordio sorprendente, sebbene il loro nome altisonante(e alla vecchia maniera) li stia facendo passare in secondo piano rispetto a gruppi - quali Vaccines e Crookes - che, come detto prima, magari non hanno nemmeno la metà del talento dei Nostri ma di sicuro hanno il ciuffo giusto al momento giusto(mentre quello del cantante Frankie Francis sembra più devoto ad Elvis).
In questa mezz'ora di disco, intitolato Hunger, si dimostrano degli spietati parassiti, i Frankie & The Heartstrings. Si avvertono infatti sfumature grigie causate da un ascolto studiato e ben acquisito del post-punk inglese più cupo, ma anche pezzi catchy all' insegna del soul e del folk scozzese, e bassi usati in simil modo da belle realtà del panorama indie quali ad esempio Franz Ferdinand.

Si inizia con Photograph, e dopo due cori di circostanza si avverte subito le emozioni che proveremo ad ascoltare queste dieci canzoni: rime semplici, efficaci ed una musica esagitata, nella maggior parte dei casi.
Photograph appartiene alla maggioranza, e per intuirlo non servono le chitarre dal tocco estivo.
Ungrateful riprende i ritmi di Joy Division, intrisi di magia unica e per questo inarrivabili. I Frankie & The Heartstrings lo sanno, ed è per questo che nel finale si lasciano ad andare ad un coro spietatamente indie/rock, dando alla canzone quel tocco in più di pop che le serviva.
Con Hunger il mood da festa viene proposto con ritmi molto vicini a nomi come Fratellis, accentuati dalle trombe ma allo stesso tempo sgonfiati dall' atmosfera più rilassata. Possibilities ci immerge nel passato, precisamente nel bel mezzo di un concerto garage anni '80, producendo lo stesso suono riportato in auge dagli americani Apache negli ultimi anni, per intenderci.
Fragile, leggermente più malinconica, ricorda in lontananza nomi come Smiths, allungandosi e risultando un eccellente ballata dal gusto soul/pop che segna la metà di un disco che fino ad ora ci sta regalando non poche emozioni. Tender parte con un pianoforte che manco i Tokyo Police Club alle prese con la loro Box, per poi trasformarsi in un dance floor ricco di chitarre dal gusto classico, mentre That Postcard si dimostra una gustosa pillola di puro pop n' roll catchy, armonioso e buono per ogni palato. It's Obvious fa il verso ai già citati Franz Ferdinand, risultando anche un brano sapientemente bilanciato da un cantato per certi versi riscontrabile con Billy Idol ed altri personaggi della sua epoca.
Want You Back - pezzo da piano bar con andatura country - anticipa la chiusura, Don't Look Surprised, dall' animo più adolescenziale e dall' accento posato verso maestri in questo campo quali sono i Placebo.

Con Hunger i Frankie & The Heartstrings convincono, e nemmeno poco.
A loro va soprattutto il merito di non aver adottato inutilmente il suono di espedienti elettronici, senza inginocchiarsi ad insulsi riempitivi, ma suonando e cantando in modo essenziale.
Che alla fine è sempre il modo migliore per risultare autentici.

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