Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Andrea Rubini
Genere: 
Etichetta: 
Lifeforce Records/Andromeda
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Eddy Langner - chitarra
- Alexander Fischer - chitarra
- René Betzold - voce
- John Gahlert - basso
- Lutz Einenkel - batteria

Guests:
- Ralf Müller - composizione ed esecuzione di Bloodred Salvation

Tracklist: 

1. Blood Starts Running
2. Out Of The Clouds
3. A Piece Of You
4. Dead Eyes
5. Bloodred Salvation
6. Raise Your Remorse
7. As I Watch
8. Overflowing Senses
9. Swallowed Lies
10. Twin Curse

Fall of Serenity

Bloodred Salvation

I Fall Of Serenity sono una band proveniente dalla Germania che, nel corso degli undici anni di carriera, ha attraversato veramente ogni genere di difficoltà, tra cui una line-up completamente instabile. Sono infatti i due chitarristi Alexander Fischer ed Eddie Langner gli unici sopravvissuti del progetto Contrition (nome originario del combo), che nel 1996 esce con l'omonimo Ep. Due anni dopo i due ragazzi di Schleiz, con un nuovo drummer, fondano i Fall Of Serenity, e bagnano il loro ritorno alle scene con uno split con gli Heavn Shall Burn. Nel frattempo anche il former singer Lars e il bassista Andreas Ferge danno forfait, e da qui in poi la line-up sará una rivoluzione continua, soprattutto dietro le pelli, dove sfilano sette batteristi nell'arco di otto anni. Nel 2005 entra a far parte della band Lutz Einenkel, e i Fall Of Serenity possono iniziare a lavorare con piú calma e a dar vita al loro terzo full-lenght.

Dopo dunque due minuti strumentali, metà dei quali sviluppati dal delicato tocco del pianoforte, ecco esplodere tutta l'energia del combo, che apre con Blood Starts Running questo Bloodred Salvation.
Fin dalle primissime battute dell'album si intuisce il potenziale della released; metrica asfisiante, chitarre decise e la voce del singer René come perfetto collante. Decisi, dunque, e senza troppi compromessi, i Fall Of Serenity riescono ad amalgamere arrangiamenti di puro Death svedese a metriche corali Hardcore, focalizzandosi su quello che attualmente é un vero e proprio genere, il Deathcore. Vedremo che nel corso dell'album le influenze Death cambieranno: infatti nella prima parte del disco il sound è, tutto sommato, più leggero ed accessibile, con chitarre solide ma contemporaneamente più armoniche. Il sound é molto scorrevole, il combo suona un ottimo metal, ogni singolo elemento partecipa attivamente al prodotto finale, con ottima padronanza tecnica; ne deriva un song-writing lineare, fortemente personalizzato e grintoso, il tutto sorretto da Lutz che sorregge la metrica degli otto pezzi. La quinta traccia omonima all'album è infatti un saggio di musica classica contemporanea, col solo pianoforte protagonista, composto suonato per l'occasione da Ralf Müller. Intermezzo riscattato in fatto di aggressività da Raise Your Remorse, che precede la canzone che fu scelta come singolo apripista: As I Watch.
Il brano segue le cosiddette "regole d'oro" di una canzone Metalcore, per metrica e per struttura generale, ma nel complesso generale non attecchisce come i precednti pezzi, partendo bene, ma non decollando mai. Il finale dell'album è decisamente piú grezzo e furioso della prima parte, dove si ha la netta sensazione che ad una chitarra compaia Sattler dei God Dethroned.

Riassumere Bloodred Salvation é decisamente facile ed immediato: questo é deathcore, quello che deve essere, suonato come deve essere suonato. Inoltre sono una band che potrebbe avvicinare sia i thrasher al death, sia il contrario. Da non lasciarselo scappare senza ascoltarlo, ci sono tanti ottimi spunti, per un risultato finale, nel complesso, decisamente buono

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