Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Alessandro Zucchetti
Genere: 
Etichetta: 
Avantgarde Music
Anno: 
2007
Line-Up: 

- A.Krieg - voce
- Managarm - chitarra, voce
- Diabolus - chitarra
- Angel of Doom - basso
- Basilisk - batteria


Tracklist: 

1. Funeral Mass   
2. The One Within All
3. Horncrowned Emperor   
4. One Way Hell   
5. Reign of Tortured Souls
6. Suicidal Ritual
7. In Dimensions of Pale Thorns

Eternity

Funeral Mass

Di band Black Metal provenienti dalla Germania ce ne sono molte e di certo l’originalità non è il loro forte: nonostante ciò molte di loro hanno saputo guadagnarsi un’ottima reputazione dal pubblico estremo, puntando su un Black violento e brutale. Band come Endstille, Darkened Nocturn Slaughtercult, Secrets Of The Moon, Watain o lo stesso e importantissimo Nargaroth, sono diventati realtà molto note all’interno della scena e gli Eternity, anche se meno acclamati, sono da considerarsi fra quelli.
Questa formazione si forma nel lontano 1994, e pubblica la prima demo, Born in the Mystical Forests of Sorrow nel 1995. Durante la loro carriera gli Eternity collaborano con numerose black metal band connazionali per vari split, tra cui quello con i Dunkelgrafen, i Luror e gli Wolfsmond; l'album di debutto, dal titolo di ...and the Gruesome returns with every Night. però riesce a vedere la luce solo nel 2004.

Quello che la band ci propone in questo secondo full-lenght, Funeral Mass, è un Black grezzo e violento, le cui sonorità si rifanno in parte a quelle tipiche della scena tedesca ed in parte agli gruppi importanti e di culto del primo panorama Black Scandinavo degli anni ’90.
L’album si apre con la title track, caratterizzata da riff strumentali molto aggressivi e di ottima potenza: buone anche le linee vocali, che riescono a mantenere un eccellente livello in tutta la canzone.
A seguire The One Within All, che presenta ancora riff potenti e che può considerarsi la traccia più coinvolgente dell’album, proponendo in questo caso sonorità abbastanza originali.
Il sound è grezzo e minimale, sono davvero pochi gli spazi più “impegnativi” a livello strumentale. La ritmica pesante e veloce lascia pochissimo spazio alla melodia, puntando più sulla violenza trasmessa in ogni nota, come del resto è usuale aspettarsi da un gruppo Raw Black, per giunta proveniente dalla Germania.
Horncrowned Emperor non fa altro che seguire lo stile delle due canzoni precedenti, mentre é con One Way Hell che le ritmiche cambiano, facendosi più lente e depressive. La voce è sofferta ed esasperata, i riff presentano influenze Black/Doom e trasudano odio e disperazione.
Inutile soffermarsi sulla vena di ispirazione dei testi, tipici del genere, basati su tematiche pagane, con riferimenti all’odio verso l’umanità, all’anticristianesimo e al satanismo (già il logo lo lascia trasparire).
Sempre in classico stile Raw Black è l’artwork della copertina, che rappresenta quasi una marcia di demoni, mossa dall’odio verso l’umanità.
Reign Of Tortured Souls e Suicidal Ritual, canzoni che si rifanno in parte alle sonorità dei Dark Funeral, tornano sulle linee sonore grezze tipiche del gruppo: il sound è sempre compatto ed omogeneo, senza calare quasi mai di tono.


È ormai più che evidente a questo punto, anche un uso quasi smoderato di riferimenti tipici Darkthroniani. Infatti, pur essendo ben strutturato, il loro sound non è proprio nulla di mai sentito e, al giorno d’oggi, band cloni ai Darkthrone nascono molto facilmente all’interno della scena, soprattutto in quella underground.
In conclusione, si può dire che Funeral Mass rappresenta un validissimo album di puro Black Metal senza nessuna contaminazione, nonché il punto massimo raggiunto dalla band tedesca. Di certo non porterà innovazione al panorama, non sarà un lavoro che passerà alla storia e non darà quasi nessun nuovo spunto per band a venire, ma sono da apprezzare le capacità di un gruppo ormai attivo da molto tempo, che sarà in grado di non deludere ogni appassionato del classico Black.

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