Voto: 
6.9 / 10
Autore: 
Corrado Penasso
Genere: 
Etichetta: 
Punishment 18 Records
Anno: 
2010
Line-Up: 

Stefano (aka Divano) - Vocals
Paolo Cetani (aka Paulus) - Guitar
Mirko Negrino - Bass
Daniele Ilardi – Drums 

Tracklist: 


1. Endless Prophecy 04:13 
2. Forrest Gunner 03:05 
3. Lynched by Fate 04:09 
4. Fallout Terror 01:51 
5. Problem of Humanity 04:24 
6. Kick in Your Ass 03:44 
7. Slaves of the Matrix 03:43 
8. Sono Stufo! 01:32 
9. Don't Forget 04:13 
10. Endovein Are Adrenaline... for Your Fuckin' Summer!!! 04:08   

Endovein

Waiting for Disaster

Al loro album di debutto, dopo alcuni demo ed un EP, ecco che gli Endovein ritornano a cavalcare l’ondata revival thrash metal. Ancora una volta, la talent scout Punishment 18 produce questo Waiting for Disaster, disco chiaramente improntato allo stile Bay Area degli anni 80. Le influenze maggiori si riscontrano nei primi Exodus, Overkill e Anthrax specialmente. Il classico thrash metal più accessibile della corrente statunitense viene a volte miscelato con elementi hardcore e speed metal per risultare maggiormente dinamico ed incisivo.

Dalla produzione discreta e scarna, il debutto dei nostri Endovein di certo non brilla di personalità e neanche vuole farlo. I riffs si susseguono senza sosta ma la varietà delle canzoni dona quel qualcosa in più al prodotto, al fine di non risultare troppo omogeneo e di conseguenza noioso. Il cantato di Stefano si fa notare per essere un ibrido tra lo stile di Belladonna e quello di Sean Killian, ovvero frontman dei Vio-lence mentre gli altri musicisti donano anima e corpo per ricreare uno stile sì diretto ma anche pregno di fraseggi e cambi di tempo. Ne sono già un esempio le due canzoni in apertura, con tanto di fase solista chitarristica che richiama in maniera fortissima Hammett di Kill ‘em All, mentre una Lynched by Fate risulta più importante per il groove con più passaggi rallentati.

Insomma, non ci si trova mai di fronte ad una struttura unica per ogni canzone ed anche Problem of Humanity e Kick in your Ass ce lo dimostrano attraverso sezioni in mid-tempo che spesso e volentieri vengono spazzate via da repentini up tempo dalla buona potenza grazie a riffs galoppanti e ad una batteria sostenuta. L’anima più hardcore rive nella veloce e corta Sono Stufo! con tanto di spassoso intermezzo di Sgarbi (per la cronaca, quello che recita “Capra! Capra!”). Anche in questi casi quindi si può notare come la vera preoccupazione dei nostri Endovein sia di divertire e divertirsi. La qualità musicale non è da mettere in discussione, anche se di strada ne devono fare ancora ed alcune strutture sono da rendere leggermente più convincenti.

Ad ogni modo, ogni appassionato di thrash metal potrà trovare su questo debutto qualche cosa di suo interesse, con pace del suo povero collo. Promossi e alla prossima, con grandi speranze.  

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