Voto: 
6.7 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione/Full Blast
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Rex - Basso, voce
- Guzzo - Chitarra, voce
- Ruz - Batteria, voce


Tracklist: 

1. Un Minuto in Più
2. Chiara
3. Robin
4. Shugarspoon
5. La Motivazione
6. Che Schifo

Dull

Un Minuto in Più

Quando si ha per le mani un demo di una band, non sempre è facile dare un giudizio definitivo. Il motivo è dovuto al fatto che, solitamente, le canzoni presenti nel cd sono troppo poche per farsi un'idea complessiva. Lo stesso vale per questa release dei Dull i quali però, nonstante le sole sei tracce presenti, riescono a dare una bella prospettiva su quelle che possono essere le loro qualità. Bella perchè si capisce che è un gruppo ben strutturato e con le idee ben chiare; insomma, pronti per poter stampare il loro primo effettivo cd.

Il cd inizia con Un Minuto in Più che è anche il titolo del demo. E' senz'altro la canzone con i suoni meglio equilibrati. Il pezzo è davvero forte, caratterizzato da riff di chitarra che imprimono forza e velocità al pezzo. Un elogio se lo merita anche la voce che riesce a cantare in modo chiaro e lineare. Chiara è una song dalle grandi potenzialità, peccato solo per i suoni della registrazione che penalizzano di non poco l'esito finale, soprattutto per quanto riguarda il cantante che, nonstante si capisca abbia una bella voce, è danneggiato dall'effetto impostato sul microfono che, non essendo stato regolato con accuratezza, finisce per tagliare un po' troppo il tono vocale. Nonostante questo però il pezzo è molto bello, caratterizzato anche da un testo davvero divertente. Con Robin si passa, invece, a sonorità più ritmiche tipiche del Punk stile Nofx. Qui i Dull non fanno chissà quali passaggi ma azzeccano appieno lo spirito del genere, riuscendo a far confluire semplicità con efficacia. Arriviamo a Shugarspoon in cui, per la prima volta, si ascolta un brano con testo interamente in inglese. Anche il sound è molto Punk anni '80 e il risultato è un mix di sonorità retrò con quel tocco di contemporaneo che finisce col prendere per le orecchie il fortunato ascoltatore. Si passa poi a La Motivazione dove, purtroppo, si sente nettamente la differenza di livelli dei suoni. Questo fa sì che la canzone venga penalizzata anche se dura solo 49 secondi. Lo stesso vale per l'ultima song Che Schifo: una volta abituato l'orecchio, però, si apprezza tranquillamente il bel mix di ritmiche Reggae con chitarra e batteria tipicamente Punk. Anche qui il testo è molto divertente e la voce rende bene il senso di "balzo" che il tempo Reggae suggerisce.

Il giudizio finale è positivo e, se non fosse per la non ottima registrazione, sarebbe più che positivo. Nonostante questa pecca, però, c'è da dire che i Dull sono un ottimo gruppo e, dal disco, si percepisce la loro non facile capacità di trascinare il pubblico. Non ci resta quindi che aspettare con trepidazione il loro primo vero album e, in attesa di questo, guardarci in giro per poterli sentire suonare dal vivo.


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