Voto: 
7.3 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Alberto Zeffiro - basso, voce
- Alberto Savini - chitarra
- Sergio Piovella - chitarra
- Luca Scotti - batteria


Tracklist: 


1. Upnea
2. Eclissi
3. Passerà
4. Chiaroscuro
5. Male
6. Il Mio Eden
7. Il Fiore Della Verità
8. Divinamente Perso Nella Delirante Solitudine Di Viola
9. Tempi Moderni

Doppiosenso

Interyourmente

La scena alternativa italiana che si è velocemente sviluppata negli anni Novanta attraverso l’attività di acts come Afterhours, Verdena e Marlene Kuntz rappresenta una realtà a sé nel panorama europeo, per aver trattato tematiche inusuali per le bands contemporanee e per aver puntato alla composizione di brani abrasivi ed allucinogeni. A questa tradizione nostrana si ispirano i pavesi Doppiosenso, quartetto che giunge alla pubblicazione del primo ep Interyourmente nel 2007, dopo diversi anni di costante impegno live nella zona lombarda.
Nelle ben nove tracce che formano il mini (della durata di 43 minuti) si possono ritrovare numerosi spunti dalla generazione Post Punk, insieme ad un’attitudine Grunge-Alternative che sa testimoniare la personalità della formazione pavese. Sebbene la produzione sia alquanto carente per quanto riguarda la registrazione della chitarra distorta, il complesso appare davvero convincente, considerando oltre tutto la giovane età della band.

L’opener Upnea mette in risalto da subito gli elementi Post-Punk cari al quartetto, testimoniati dall’ottimo intreccio di chitarra clean e basso nelle sezioni distese; la voce del cantante Alberto Zeffiro sa alternare un tono dimesso ad uno più tagliente, figlio dei Verdena e degli Afterhours più mesti.
I testi sono invece permeati dell’influenza dei Marlene Kuntz, per le visioni oniriche che sembrano suggerire e per il disagio che spesso riescono a trasmettere.
In canzoni come Eclissi, legate alla tipica sfera Punk, alcuni passaggi di collegamento potevano essere migliorati, per conferire un aspetto più preciso, presente al contrario nella maggior parte dei pezzi rimanenti. Il binomio Chiaroscuro-Male è forse l’episodio più ricercato ed elegante del demo, evidenziando le due facce della musica dei Doppiosenso: alle sferzate della chitarra distorta e ricca di effetti si contrappongono, come in un vero chiaroscuro, l’inserimento di una voce femminile ed addirittura di un violino sul tessuto Alternative di base. Le architetture ritmiche raggiungono il loro culmine di varietà ed elaborazione, perché gran parte dei capitoli successivi insiste sui patterns ordinari dell’Alternative nostrano.
Non mancano comunque momenti di riflessione, raffigurati dal duetto di chitarra clean e voce di Il Fiore Della Verità, che conduce verso la fine del demo con la sua atmosfera sognante e visionaria.
E se la selvaggia e travolgente Divinamente Perso Nella Delirante Solitudine Di Viola conserva un alone volutamente acido ed elettrico, la conclusiva Tempi Moderni costituisce un misto tra le sperimentazioni più folli dei Sonic Youth delle origini e lo stile della nuova ondata italiana sopra descritta.

Nonostante il demo sia ancora acerbo su diversi punti di vista, come la resa a livello di produzione o come la struttura confusionaria di certi fraseggi, si deve ammettere che le potenzialità dei Doppiosenso sono elevate, soprattutto paragonandole a quelle di altre realtà (pavesi e non) spesso votate al tecnicismo gratuito e lontane dall’emotività di base della musica. Per chi vuole gustarsi una realtà del nostro panorama che trasuda malinconia con il suo Rock alternativo dai toni malati e trasandati, si consigliano pertanto i Doppiosenso, a cui auguriamo un futuro in discesa all’interno dell’ormai florida scena indipendente italiana.

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