Voto: 
9.5 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Dream Cell 11
Anno: 
2003
Line-Up: 

- Bradac – tastiere, sintetizzatore, pianoforte, programmazione, chitarra
- Afelio – chitarra, voce
- Ae - voce femminile


Tracklist: 

First drop - Nigredo
1. Tre Scarlette Stille… (01:29)
2. Invisible Drops (or Lux atque Tenebra) (07:12)
3. Per Aspera ad Astra (03:30)
4. Chemical Nature of Rubedo (06:15)

Second drop - Vanitis
5. Stasi (06:11)
6. Ametistia (07:37)
7. …Di lagrima’ntica (01:12)
8. Esse “S” (05:02)

Third drop - Dionisiaca
9. A Venere (08:04)

Dismal

Rubino Liquido

Con i Dismal ci troviamo di fronte a un gruppo italiano che a cominciare dal 1995 ha iniziato un percorso musicale molto profondo e significativo. Rubino Liquido rappresenta sicuramente un apice, toccato dalla band nel 2003 con questo secondo full-length, che esprime pienamente il vero significato del combo torinese. E’ un’opera concepita ancora come una rappresentazione teatrale divisa in tre atti, Nigredo, Vanitis, Dionisiaca. Sono queste le tre parti che accompagnano l’ascoltatore nel suo cammino di introspettiva indagine spirituale e che approfondiscono tematiche riguardanti la natura. Si dimostra pertanto un lavoro molto complesso che trova il suo punto cardine in liriche metaforiche e simboliche, oltre che in un sound raffinatissimo. Atmosfere molto rallentate, seducenti, che si fanno portavoce di esperienze emotive. Appare dunque chiaro come questo non sia un classico lavoro gothic, ma come voglia innovare la scena musicale, tramite la fusione di elementi metal e classici.

Un insieme che riesce a spaziare oltre gli schiaccianti limiti del suo genere con sonorità eteree, fantastiche, segnate profondamente da un senso generale drammatico. Da ogni track emerge chiaramente una particolare situazione morale che viene riportata in modo esemplificativo al livello di tutti gli ascoltatori. In questa atmosfera romantica e decadente giocano un ruolo decisivo i tre componenti principali del gruppo, Bradac, Afelio (prima Parsifal) e Ae. Si comportano proprio come attori, personaggi di una rappresentazione shakespeariana. Oltre a loro è presente una vera e propria orchestra che disegna un sound di fondo decisamente classicheggiante. Emerge quindi nettamente un gusto per la classicità che si lega dolcemente a suoni e colori determinati da altre sonorità. Non esiste certamente nel complesso un vero e proprio timbro metal, che rimane palesemente espresso nell’unico solo dell’album in Stasi. I classici strumenti rock come batteria, chitarra e soprattutto basso sono sempre appena percepibili, anche se sempre molto puntuali ovunque vengano utilizzati.

Si tratta di sonorità quindi molto ricercate che evidenziano delle ammirevoli doti compositive. E’ molto efficace poi il contrasto tra la fantastica voce della bellissima Ae con lo scream o con voce maschile. Un contrasto che non inventa niente, ma che rende benissimo il percorso spirituale che viene tracciato da ogni riff. La varietà delle parti è inoltre fondamentale. Una varietà che è ben percepibile in ognuna delle tre parti di un cd che assume decisamente la fisionomia di colonna sonora. A cominciare quindi dalla prima track strumentale, Tre Scarlatte Stille…, si viene direttamente trasportati in una atmosfera totalmente trasfigurata, grazie a un sound di violini molto caldo e dolce. I Violini caratterizzano anche la seconda song del lavoro, Invisible Drops, splendida prova delle enormi capacità del combo torinese. Vengono serviti su un piatto d’argento rivolti evocativi, esilaranti e insieme colmi di drammatica emotività. Il dialogo di voce femminile sussurrata con screaming e cori maschili da cattedrale, interrotti da urtanti passaggi di guitar e batteria, ci accompagna fino a un etereo stacco di synths.

Ae regala poi in Per Aspera ad Astra un’ulteriore momento riflessivo, immortalando con la sua voce un riff di piano molto ragionato ed evasivo nella sua semplicità. Ancora più colossale è l’ultima song del primo atto, Chemical nature of Rubedo. E’ mantenuto alto fin dall’inizio il livello drammatico, di tensione, che ha caratterizzato la prima parte. La voce, leggerissima, parla della natura, di come il cosmo e il suo ritmo si fondino alle sensazioni umane. "The Mystic Union of our Universe…Impulses of Emotions”. Questo brano è esattamente la prova delle sfumature e delle varietà sonore che rendono unico questo lavoro. Il passaggio verso la fine dei due minuti è imperioso e insieme a altri effetti come il gracchiare di un corvo o il seguente suono, simile a un urlo di terrore, contribuisce a conquistare e ad affascinare l’ascoltatore.

Viene a crearsi un preciso e sottile filo conduttore tra le track, testimoniato ad esempio dalla minima pausa che separa queste prime song dell’album. Proseguendo l’ascolto, Stasi è invece una track particolarmente dinamica, per una presenza consistente di batteria e chitarra, oltre che di tastiera che invece permea profondamente il cd. "Enchanted by the singsong of the primigenial vibration”. E’ proprio l’aspetto magico, trascendentale, che caratterizza ognuna delle song che si snodano sempre su soluzioni sonore efficaci e ammirevoli. Ametista, sesto brano, continua a incidere e anticipa Esse “S”, ottava track, nonché apice lirico dell’album. Infine A Venere conclude questo capitolo cosi ricco di colori, sensazioni, significati.

Ogni schema con questo modo di intendere la musica viene superato, tanto che non si può definire questo tipo di sound esclusivamente gothic.
Nonostante apparentemente questo lavoro potrebbe sembrare poco metal dal punto di vista sonoro, bisognerebbe invece ragionare sul vero significato della parola metal. Del resto i veri fattori che caratterizzano questo vasto genere sono il sentimento grazie al quale prende vita e le emozioni da esso scaturite. Questo cd di conseguenza, in quanto consiste in puro e fortissimo sentimento, ha diritto a essere definito metal tanto quanto altre produzioni improntate da un sound più duro e urtante.
E’ un full-length che vuole esprimere proprio un modo di concepire la realtà e di rapportarsi ad essa. Tutto questo avviene tramite la narrazione si situazioni e passioni. Ed è per questo motivo che i Dismal potrebbero costituire un nuovo caso di musica. Si tratta di sicuro di un’opera innovativa, che getta le basi di una sorta di narrative metal. Si tratta di pura poesia, drammatica, struggente e malinconica. L’utilizzo di archi, violini, violoncelli, impreziosisce tutto un lavoro che è infine ottimamente registrato. Rubino Liquido è un lavoro unico, particolarissimo. Apparirà forse inconsistente agli amanti delle sonorità rock più estreme, ma è sicuramente un must per gli amanti di decadenti sinfonie.

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