Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Vagrant
Anno: 
2002
Line-Up: 

- Chris Carabba - voce, chitarra acustica
- Dan Bonebrake - basso
- Mike Marsh - batteria


Tracklist: 

1. The Swiss Army Romance (03:08)
2. The Best Deceptions (04:01)
3. Remember to Breathe (03:48)
4. The Good Fight (02:30)
5. The Sharp Hint of New Tears (02:54)
6. So Impossible (03:03)
7. The Place You Have Come to Fear the Most (03:11)
8. Turpentin Chaser (03:46)
9. Living in Your Letters (03:41)
10. For You to Notice (04:53)
11. The Brilliant Dance (03:18)
12. Screaming Infidelities (03:44)
13. Saints and Sailors (02:33)
14. Again I Go Unnoticed (02:43)
15. Hands Down (03:56)

Dashboard Confessional

MTV Unplugged

Terzo capitolo della serie Dashboard Confessional è questo unplugged registrato dal vivo per MTV da Carrabba e compagni nel 2002, corredato nella sua consueta edizione Vagrant anche da un dvd. Il giovane songwriter americano è divenuto ormai il leader di questa band che va consolidandosi. La performance in questione, registrata di fronte ad un pubblico di fedeli fans, fa da collante definitivo per la line up del gruppo.
Nelle vesti di una sorta di live antologico, questo MTV Unplugged conferisce oltre tutto ai Dashboard Confessional la nomea di band perfetta per gli adolescenti americani e non solo.
Carrabba è bravo (seppur a tratti scontato) nel proporre quello che potrebbe sembrare una unione dei due dischi precedenti. Lo fa ritornando all'antico, per così dire, nella prima parte, in cui sono le note della sua chitarra a dettare i tempi; un incipit in cui la voce appare ancora scanzonata ed immagine di un cuore afflitto.

The Swiss Army Romance e The Best Deceptions scorrono accompagnate dal coro dei suoi fans, quindi è il turno di Remember To Breathe, new entry dal titolo particolarmente affascinante (forse più della traccia in sè). E' il primo pezzo "novità" proposto da Carrabba. Una delle quattro canzoni del So Impossible EP, registrato qualche mese prima. E' la classica ballata alla Carrabba, con le note di chitarra che anticipano lentamente l'ingresso della voce, prima dell'incalzante percussione che si aggiunge ed accompagna in tutti i quasi quattro minuti di canzone.
In The Good Fight la batteria, invece, entra di prepotenza. E' questo il segno tangibile che i Dashboard Confessional stanno evolvendosi. Quindi è la volta di The Sharp Hint of New Tears, dall'album The Place You Have Come to Fear the Most.

La bellissima So Impossible dà una sterzata all'andamento un pò troppo stanco dei pezzi precedenti. La chitarra di Carrabba sembra riacquistare l'originale suono che, accompagnato da batteria e basso, questa volta compone un quadro assolutamente interessante. The Place You Have Come to Fear the Most, Turpentin ChaserLiving in Your Letters scorrono nelle loro nuove vesti messe a punto dalla band per l'occasione, acclamate a gran voce dal pubblico presente.
Il sipario si riapre sulla nuova For You to Notice, suonata per la prima volta dopo la pubblicazione del suddetto EP. Carrabba è incisivo e come non mai arriva al punto ancora una volta, centrando l'obiettivo di far tremare d'emozione chi gli sta di fronte. Il ritmo della ballata si fa via via più movimentato. Ed è una specie di corsa, o almeno questa è l'impressione che la canzone ci dà, per concludersi tra gli applausi colmi d'entusiasmo del pubblico ed anticipare The Brilliant Dance. La quale, ad onor del vero, fa emergere i Dashboard Confessional per la struggente atmosfera che riescono a ricreare con gli inserti di pianoforte nel percorso della chitarra acustica. Ed è forse l'unico momento, questo, che fa capire l'importanza del pubblico presente in sala, altrimenti a nostro avviso inutile: non ci sono urla isolate, nemmeno schiamazzi. Il coro dei fans è un tutt'uno con la voce del cantante. Emozione, potremo scrivere, in una sola parola.

Prima del gran finale c'è tempo per la sempreverde Screaming Infidelities (la canzone che detiene un piccolo record di "presenze", ben tre in cinque full-lenght della band, seppur con vesti differenti), per Saints and Sailors e Again I Go Unnoticed.
Perchè questo MTV Unplugged abbia un fondamentale tocco in più che lo faccia elevare almeno un pò ci voleva un colpo da maestro. Carabba questa volta è geniale, nella sua Hands Down, che ancor miglior sorte avrà qualche tempo dopo, reinterpretata in chiave prettamente rock dai Dashboard, rinnovati nelle sonorità e nel modo di intendere la loro musica emozionale. E' una perla, non c'è che dire, in una versione acustica che piace per la ritmica e per l'efficacia della voce del cantante.

My hopes are so high, that your kiss might kill me. So won't you kill me, so I die happy. / My heart is yours to fill or burst, to break or bury, or wear as jewelery, which ever you prefer.

Con questi versi termina il live unplugged dei Dashboard Confessional. Se l'obiettivo era quello di accattivarsi le platee di giovani americani innamorati non c'è che dire, ancora una volta Carrabba & friends sono riusciti nel loro intento. L'idea di dare un qualcosa di nuovo, invece, sembra essere rimasta tale. Almeno a nostro avviso, non fosse per i quattro pezzi prelevati e reinterpretati dal bellissimo EP So Impossible, questo MTV Unplugged mancherebbe di spina dorsale. E poi c'è quell'etichetta "MTV", da molti poco apprezzata o comunque guardata con sospetto.


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