Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Avantgarde Music
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Eliane - violino

- Marguerite - violino

- Hylgaryss - tastiera

- Dame Pandora - voce

- Sombre Cyr - basso, percussioni

- Arkdae - tastiera, chitarra




Tracklist: 

1. Ouverture (02:33)

2. Elle et l'aube (07:41)

3. Dein kalter Stein (05:56)

4. Memento Mei (06:51)

5. The garden of Jane Delawney (03:55)

6. Cristal (06:51)

7. Mon errance... (03:50)

8. A mes ennemis (08:05)

9. Sortie du cloître (05:02)

10. Des illusions (04:19)

11. Je m'en irai (07:19)

Dark Sanctuary

Exaudi Vocem Meam - Part I

Attivi dal 1996, con alle spalle quattro full-lenght, i francesi Dark Sanctuary costituiscono una delle realtà più durature e significative del panorama Dark Wave europeo: la musica Ambient di atmosfera, che spazia dalle sinfonie cupe e tenebrose a passaggi neo-classici di notevole bellezza può considerarsi un elemento portante di tutta la produzione gotica francese e centro-europea. Negli ultimi anni tantissime bands sono giunte ad ottenere un discreto successo perché trascinate dalla forte personalità dei Dark Sanctuary, appunto la formazione Dark per eccellenza del continente.
A dieci anni da Bruises, la prima demo-tape che introdusse l’alone avvolgente caratteristico del sestetto, due pubblicazioni vogliono celebrare l’anniversario della nascita dei Dark Sanctuary: il nuovo capitolo discografico denominato Exaudi Vocem Meam, si struttura infatti in due parti, teatrali, liriche e riflessive. Il secondo atto “vedrà la luce” nel marzo 2006 e si presume che ricalcherà il genere proposto in tutte le precedenti pubblicazioni.

Aspettando quel momento possiamo già gustarci l’episodio I, un album intriso di dolore, malinconia e dissoluzione interiore, come testimoniano i ritmi decadenti descritti dalle percussioni appena accennate, dal violino straziante e dalle dolci note di pianoforte. Romanticismo gotico inscritto in un’atmosfera per nulla originale, ma piacevole da ascoltare.
Ciascuna canzone di Exaudi Vocem Meam - Part I persevera nella sua compostezza formale, poiché raffinata negli accostamenti strumentali, elegante nella tristezza che trasmette e votata ad essere ammirata come opera sinfonica corale, a cavallo tra barocco e neo-classico.
In particolare brani come Memento Mei, semplice nell’accompagnamento ma grandiosa nei temi di pianoforte e violino, rappresentano piccole gemme preziose incastonate nella pubblicazione Dark più attesa e forse migliore di tutto il 2005.

Le voci femminili, angeliche e soavi si sovrappongono, trasportando all’interno delle sonorità dell’album: tante le connessioni con gli austriaci Dargaard, l’altra faccia della medaglia del Dark europeo, quella più inquietante e severa. In ballate acustiche quali The Garden of Jane Delawney, i Dark Sanctuary invece mostrano le loro abilità compositive, non giungendo lontani da approcci pseudo-Folk, sì appena accennati, ma di grande effetto stilistico.
Le voci maschili invece sono scarsamente impiegate e l’unica apparizione concreta è quella di Theodor Schwadorf dei The Vision Bleak nella terza Dein kalter Stein, con la sua voce possente e solida.
Le altre tracce sono abbastanza noiose se ascoltate senza lasciarsi trascinare dalle voci narranti, spesso in francese, e dalle tastiere coprenti di sottofondo. In definitiva, una buona prova di composizione da parte del sestetto, che si dimostra capace di continuare sulla scia dei lavori passati, senza scomporsi a sperimentare, ma conservando il proprio sound chiuso e ricercato, vicino a quello dei connazionali Elend.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente