Voto: 
8.1 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Earache
Anno: 
2004
Line-Up: 

- Klas Rydberg - voce
- Johannes Persson - chitarra, voce
- Erik Olofsson - chitarra
- Thomas Hedlund - batteria
- Magnus Lindberg - percussioni
- Andreas Johansson - basso
- Anders Teglund - tastiera

Tracklist: 

1. Echoes (12:30)
2. Vague Illusions (10:14)
3. Leave Me Here (07:14)
4. Waiting for You (10:47)
5. Adrift (07:19)
6. White Cell (05:40)
7. Crossing over (08:32)
8. Into the Beyond (11:26)

Cult of Luna

Salvation

L’opera della rottura con il primo periodo arriva anche per gli svedesi Cult Of Luna, cresciuti dal 1999 al 2004 plasmando un sound dai forti tratti Doom/Sludge, debitore dei Neurosis più malati: Salvation fa assumere degli aspetti differenti al timbro della formazione di Umea, poiché nelle otto tracce che lo compongono si possono trovare soluzioni Post-Metal di ottimo spessore, come l’uso di orchestrazioni di sottofondo, di particolari effetti allucinogeni delle chitarre e di un’atmosfera avvolgente ed offuscata.
I temi affrontati dalla band sono sempre di tipo socio-politico, perché se nell’omonimo Cult Of Luna si percepiva un senso di rabbia nei confronti della società contemporanea, in Salvation si continua sulla scia del precedente The Beyond, esprimendo un disgusto anarchico nei confronti dei partiti politici. Ai Cult Of Luna è sempre stato a cuore il tema della propaganda politica e di come i partiti riescano ad esercitare un controllo sulle masse, in una sorta di mondo distopico come quello orwelliano di 1984.

Musicalmente parlando invece, Echoes apre con i suoi intimi aloni dal sapore psichedelico, per poi giungere a costruire un tessuto massiccio di matrice Sludge, in cui il lamento Hardcore si erge determinato e lontano; Vague Illusions è ancora più chiusa nel suo guscio dove le chitarre si fanno tenebrose e aggressive, degne dello stile dei grandi Neurosis. Del singolo Leave Me Here è stato girato poi un video incentrato sulla propaganda politica, che rende efficacemente l’idea degli intenti dei Cult Of Luna, impegnati a plasmare strumentalmente degli intrecci alquanto simili al sound degli Isis. Waiting For You spezza il ritmo del disco con i suoi arpeggi clean indeterminati e dimenticati, che si contrappongono ai potenti riffs proposti nelle precedenti tracce.
Anche i patterns sono divenuti più elaborati dal Doom/Sludge delle origini, perché nella loro lentezza le nuove canzoni dei Cult Of Luna presentano aspetti affascinanti e sperimentali, come dimostra la colossale Adrift. Il finale di Salvation è giocato sempre sull’antitesi ed alternanza tra pezzi soffocanti, privi di spiragli luminosi ed intervalli magici e meditativi, minimalisti ma efficaci.

Non si deve inoltre dimenticare che i Cult Of Luna sono sempre stati votati a ricercare una certa spiritualità nelle loro composizioni e Salvation esplora quindi anche i meandri esistenziali umani, oltre a costituire un’opera di stampo prettamente sociale. Pertanto, si consiglia Salvation a chi desidera accostarsi ad altre rivisitazioni contemporanee del sound dei Neurosis, seguendo un filo conduttore tematico non lontano da quello delle pubblicazioni dei californiani Isis.

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