Voto: 
8.9 / 10
Autore: 
Paolo Gregori
Genere: 
Etichetta: 
FETO Records
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Giulio The Bastard - voce
- Der Kommissar - chitarra
- Schintu The Wretched - basso
- Al Mazzotti - batteria


Tracklist: 

1. Faccia Da Contenitore
2. Variante Alla Morte
3. Pedinati
4. Allergie Da Contatto
5. Insofferenza
6. Lo Sfregio E Le Sue Ombre
7. Inverno Nel Ghetto
8. Spirito Di Ritorsione
9. L'Uomo Dietro Al Vetro Opaco
10. Sorriso Decubitale
11. Stimolo Chimico
12. Cedimento Strutturale
13. Sangue Chiama
14. Implacabile Verso Il suo Buio
15. Stupro E Addio
16. Confessionale In Bianco E Nero
17. Marchio Catastale
18. Gli Anni Che Non Ritornano
19. Karma Del Riscatto
20. Regredito A Che Punto
21. Falsificato Ideale
22. Sottoposti Al Taglio
23. Conquista Dell'Isolamento
24. Auto-Azzeramento

Cripple Bastards

Variante Alla Morte

Aveva lasciato ben sperare lo split con i Sublime Cadaveric Decomposition, nel quale i Cripple Bastards avevano presentato al pubblico quattro tracce gustosisime (Karma Del Riscatto, Implacabile Verso Il Suo Buio, L'Uomo Dietro Al Vetro Opaco, Sottoposti Al Taglio), tracce poi riproposte con qualche variazione minima in questo quarto full-lenght del gruppo piemontese, insieme ad altre venti canzoni inedite. Un totale quindi di ventiquattro pezzi per Variante Alla Morte, album che non tradisce le speranze alimentate dal suddetto split, ma anzi va oltre le più rosee aspettative, rappresentando un'ulteriore evoluzione rispetto al disco precendente, Desperately Insensitive.

Con quest'album il quartetto di Asti propone un Grindcore curatissimo e ricco di sfaccettature, che sa spaziare da momenti del tutto antitetici tra loro con incredibile naturalezza: un esempio su tutti la traccia Gli Anni Che Non Ritornano, nella quale confluiscono un arpeggio melodico in clean accompagnato da vocals quasi sussurrate, una velocissima sfuriata puramente grindcore e una sezione mid-tempo dal riff metallico. L'elemento low/mid-tempo, che già i Cripple Bastards ci avevano fatto gustare in precedenza, con tracce come Fear In The Squats Of The Dead, la opener di Desperately Insensitive, in Variante alla Morte sì fa più prominente, spesso accompagnato da groove trascinanti e ritornelli ossessivi, come accade in Sangue Chiama e in Spirito Di Ritorsione, il cui refrain finale rappresenta forse il momento più coinvolgente dell'intero album.

I notevoli miglioramenti nell'ambito del song-writing non sono l'unico pregio dell'album: tra tutti spicca la produzione, affidata nelle ottime mani di Fredrik Nordström, produttore tra l'altro di band come Opeth, At the Gates e Dark Tranquillity, che è riuscito nell'ardua opera di ottenere una produzione chiara e pulita, senza dare al disco quella parvenza di artificialità che affligge numerosissime release degli ultimi anni. Ogni strumento è perfettamente distinguibile e gli ottimi riff macinati da Der Kommissar acquistano finalmente la posizione di primo piano che meritano. E' raro infatti trovare in ambito Grindcore un disco in cui i riff siano tanto vari e tanto memorabili: basta prendere in considerazione una traccia come Stupro E Addio per imbattersi in riff Groove e addirittura Doom che tuttavia suonano perfettamente coerenti con il resto dell'album, e sempre in perfetto accordo con le versatili prestazioni vocali a cui Giulio The Bastard ci ha abituati fin dalla nascita della band, spaziando dal growl più profondo a rantoli soffocati, da sream acuti a urla tipicamente Crust.

Se il songrwiting più complesso e l'ottima produzione potrebbero far pensare ad un allontanamento dalle origini stilistiche dei Cripple Bastards, Variante alla morte smentisce subito tali supposizioni: i Cripple Bastards non hanno affatto tagliato i ponti con il ruvido Crust/Grind delle origini, e ci tengono a dimostrarlo, proponendo all'ascoltatore, in accordo con la miglior tradizione Grindcore, un'infinità di pezzi cortissimi ed estremamente violenti (sono addirittura sette i pezzi di durata inferiore ai 10 secondi), alcuni dei quali incredibilmente memorabili fin dal primo ascolto, come Insofferenza e Pedinati. Altra nota interessante: i Cripple Bastards con Variante Alla Morte sono tornati a scrivere i testi interamente in italiano, testi che come al solito sono intrisi violenza, odio e misantropia e che, in quest'album in particolare, trasudano un senso quasi claustrofobico.

Quella che avete tra le mani è la sintesi ideale di tutto il Grindcore degli ultimi vent'anni, da quello ancora fortemente crusteggiante degli Extreme Noise Terror e dei Disrupt, che si può sentire in tracce come Allergie Da Contatto, a quello più moderno della scuola svedese, riscontrabile nelle linee melodiche di Sangue Chiama e Karma del Riscatto, entrambe riminiscenti dei Nasum. Variante Alla Morte rappresenta l'apice della maturazione di una band che ha saputo produrre un capolavoro dopo l'altro senza mai ripetersi.


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