Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Halidon
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Luz Del Brujo - voce
- Paco Guerrero - basso, voodoo vibes, backing vocals
- Rodrigo Defensor - piano rhodes, marimba, voce
- Julio Infierno - chitarra, theremin, backing vocals
- Juan Venganza - arrangiamenti, voodoo vibes, chitarra
- Vicente Zingaro - chitarra
- Mateo Abismal - doppio basso
- Mariposa Infierno - voce

Tracklist: 

1. Proyecto Satànico
2. Breaking The Law
3. South Of Heaven
4. I Wanna Be Somebody
5. Peace Sells
6. Venganza Del Infierno
7. Mama, I'm Coming Home
8. Wrathchild
9. Collection By Blood
10. Te Gusta El Metal?
11. Highway To Hell
12. Pull The Plug
13. Eat The Rich
14. Levantate, Joven Guerrero
15. Defender
16. Power And The Glory
17. Come To The Sabbath...
18. Black Sabbath
19. Triunfo Final
20. You Suffer (Bonus Track)

Combo de la Muerte

Tropical Steel

Sono gli stessi Combo De La Muerte a definire la loro musica "voodoo latin-jazz", e probabilmente nessuno mai sarebbe riuscito a trovare definizione migliore per descriverli, infatti questo nutrito gruppo di musicisti, provenienti da Italia, Germania e Cuba, ha avuto l'originale idea di rivisitare alcuni vecchi successi del metal in chiave jazz e latina, così da dare a questi brani un aspetto del tutto nuovo rispetto alle loro versioni originali, tanto che può sembrare quasi fuorviante parlare di cover.
Un'anticipazione delle loro intenzioni e delle loro capacità ci era già stata fornita lo scorso anno con l'uscita del loro primo EP, intitolato La Maldicion Del Combo, con il quale avevano già manifestato la loro passione per l'heavy metal presentando tre cover di altrettanti storici gruppi (peraltro ripresentate anche qui), anche se in realtà nel loro sound di metal non c'è neanche l'ombra, trattandosi invece di un fantasioso mix di jazz, rock e sonorità cubano-latine, mix che trae ispirazione da influenze tanto vaste quanto eterogenee comprendenti Toquinho, Tito Puente, Gotan Project, Gipsy Kings ed altri ancora, che tuttavia coagulate in quest'unica ricca e variopinta poltiglia diventano quasi impercettibili.

Si inizia con due dei tre brani già proposti nell'EP dello scorso anno, ovvero Breaking The Law (Judas Priest) e South Of Heaven (Slayer), qui riviste in una nuova veste tropical-caraibica, in grado di dar vita ad una versione divertente, distensiva e rilassata, con le linee melodiche che perdono tutto il loro ardore e la loro aggressività per puntare invece su una certa eleganza e raffinatezza, mentre il tutto viene impreziosito dalle voce sensuali e suadenti di Luz Del Brujo e Mariposa Inferno, capaci di donare un retrogusto naif, e da vari strumenti che, proprio come le due cantanti, si alternano nelle varie canzoni, quali piano, marimba, contrabbasso, theremin e chitarre acustiche.
In questi primi due brani c'è già la chiave di lettura dell'intero disco.

Spesso semplici ma altrettanto efficaci gli arrangiamenti, come azzeccate risultano le backing vocals che accompagnano la voce leader in questo viaggio di trasposizione del metal in una sua versione latin-jazz in salsa e merengue, che non si limita alle sonorità esotiche e jazzistiche di I Wanna Be Somebody degli W.A.S.P. e Peace Sells dei Megadeth, ma si avventura anche nel jazz "spaghetti-western" tinto di folk/country di Mama, I'm Coming Home di Ozzy Osbourne, invece Eat The Rich dei Motorhead conserva ancora la sua innata carica rock n' roll mentre la loro personale versione di Highway To Hell degli AC/DC assume contorni gospel/soul, grazie anche alla bellissima interpretazione della vocalist.
Sono diversi i brani che ne escono fuori totalmente rivoluzionati, alcuni addirittura diventano quasi irriconoscibili, e ciò si verifica in particolare con le rivisitazioni riguardanti quei classici del metal estremo come Pull The Plug dei Death, Collection By Blood dei Dismember, Your Suffer dei Napalm Death o anche le stesse Defender dei Manowar o Come To The Sabbath dei Mercyful Fate, in cui troppo forzato appare il processo di trasformazione e riadattamento, conducendo in tal modo ad esiti non proprio soddisfacenti.

Se i Combo De La Muerte sono in così breve tempo diventati uno dei fenomeni più seguiti e anche apprezzati del circuito My Space significa che la loro proposta diverte e piace, e in effetti si deve dire che questo gruppo di musicisti ha dato vita ad un'idea originale e quasi grottesca, riuscendo a realizzare con il presente Tropical Steel un album per metallari (e non solo) senza traccia alcuna di sonorità metal.

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