Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Pattis - voce
- Toni - chitarra
- Christoph - chitarra
- Werner - tastiere
- Danny - basso
- Manuel - batteria


Tracklist: 

1. Never Be Wake Again (05:34)
2. All Alone (05:02)
3. Forgotten (04:42)
4. Two Islands (03:50)


CONTATTI:
- Danny: daniel_coma@hotmail.com
- Toni: toni_comacore@hotmail.com

Coma

Rotten Nature

Al giorno d’oggi è sempre più difficile emergere dall’undeground, specialmente se si proviene da una zona dove viene concesso poco spazio ai giovani alternativi ed alla musica estrema. E’ il caso dei Coma, band altoatesina formata da ragazzi con età compresa fra i sedici ed i diciassette anni. Il gruppo si è formato nel luglio del 2004 e può già vantare diverse esibizioni a supporto di vere e proprie realtà nel panorama Metal nazionale, fra cui spiccano i celebri Graveworm. In pianta stabile ci sono da sempre Manuel alla batteria, Christoph e Toni alle chitarre, Daniel al basso e Werner alle tastiere. Dietro il microfono, invece, si sono succeduti nel tempo diversi cantanti, ma da qualche mese a questa parte è Pattis a rivestire il difficile ruolo di singer. Dopo ore ed ore passate in sala prove, i Coma hanno deciso di incidere, con l’aiuto del produttore Lukas Flarer, il loro primo demo: Rotten Nature.

Quattro sono le tracce contenute all’interno del disco, per un totale di quasi venti minuti di musica. In realtà, i brani composti dalla band altoatesina sono molti di più, come dimostrano le loro tantissime ed elettrizzanti date dal vivo. Apre le danze Never Be Wake Again, con la sua introduzione di tastiere assolutamente oscura ed inquietante. Esplodono poco dopo i riff assassini dei due axemen, mentre il buon Danny li sostiene efficacemente. A dirigere il tutto pare essere fin da subito Manuel, drummer dotato di un ottima tecnica e grande carisma in sede live. La proposta dei sei sudtirolesi risulta piuttosto originale, in quanto unisce sonorità Death, talvolta anche particolarmente aggressive, passaggi Hardcore e giri di tastiera molto melodici. Fra le influenze ci sono sicuramente i Children Of Bodom, tuttavia il sound di Alexi e soci non è neanche paragonabile quanto a potenza sprigionata a quello dei Coma. Se si pensa che questi ragazzi sono solo al debutto discografico c’è da rimanere veramente stupefatti. Naturalmente alcuni miglioramenti sono necessari, per esempio nelle parti cantate, non sempre all’altezza della situazione. Le due chitarre lavorano piuttosto bene insieme, ma in futuro, se meglio orchestrate, potrebbero rivelarsi addirittura un’arma vincente.

All Alone
mette inizialmente in evidenza il lato melodico del gruppo, il quale ricorda a tratti persino i Dimmu Borgir, per via del prezioso lavoro dell’instancabile Werner. Sorpresa però: il pezzo si trasforma, diventando una vera bomba ad orologeria. I cambi di ritmo sono quasi sempre azzeccati, mentre alla lunga i meno allenati faranno fatica ad apprezzare le urla di Pattis. Quest’ultimo si destreggia nettamente meglio nel growling, a discapito di uno screaming troppo spesso deludente. Un passaggio a metà brano, rubato spudoratamente ai bambini di Bodom, anticipa una frazione suggestiva e terribilmente affascinante, durante la quale si può inoltre apprezzare qualche spunto interessante. Canzone in assoluto meno orecchiabile del lotto è Forgotten, disponibile per l’ascolto sul My Space del gruppo. La terza track del demo offre un ottimo riffing in apertura e prosegue tra sfuriate Death e passaggi leggermente più cadenzati, fino ad arrivare alla chiusura dopo quasi cinque minuti di pura rabbia cieca. Rotten Nature gode di un’eccellente produzione, di tutto rispetto visto specialmente che si tratta di un’autoproduzione. Perla del disco è però la conclusiva Two Islands, brano che, grazie specialmente al suo coinvolgente ritornello, più di ogni altro riesce nel combinare violenza e melodia. Per di più, fanno la loro comparsa dei cori, elemento questo che potrebbe avvicinare alla musica dei Coma una larga fetta di ascoltatori.

Si chiude dunque Rotten Nature, primo demo di un gruppo promettente, considerata soprattutto l’età media dei suoi membri, e di cui si sentirà sicuramente parlare. Quest’opera piacerà senza minima ombra di dubbio agli appassionati del genere, ciò nonostante saranno in molti a gradire ampiamente le quattro tracce qui contenute. Essenziale è stato l’apporto di Lukas Flarer dietro il mixer, un Lukas Flarer che i Graveworm farebbero bene a rimpiangere. I Coma sono attualmente alla ricerca di una label, ma non restano certo con le mani in mano: sono già pronte, infatti, diverse nuove canzoni ed il gruppo continua imperterrito a provare, in modo da perfezionare la propria tecnica e consentire così maggiori sbocchi nella stesura dei vari pezzi. Coma: un nome da tenere d’occhio!

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