Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Superball Music/Audioglobe
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Flynn Gower - voce, chitarra
- Lucius Borich - batteria, cori, samples
- Luke Gower - basso, cori


Tracklist: 

1. No Other Way (10:02)
2. Are You Interested? (03:47)
3. The Movie's Over (06:42)
4. What If (04:22)
5. Bird of Feather (03:48)
6. Swamp (05:23)
7. Sharing Space (05:39)
8. Say Your Last Goodbye (04:08)
9. How Long (03:30)
10. The Town of Lincoln (04:22)
11. Bitter Pills (07:33)
12. Four Walls (04:11)
13. Problem, Reaction, Solution (09:14)

Cog

Sharing Space

L’Australia non è un Paese con una scena musicale ampia ed estesa come quella degli Stati Uniti o del continente europeo, ma non per questo risulta facile giungere al secondo posto della classifica degli album più venduti. I Cog sembrano ormai essere diventati parecchio abili a giostrarsi il mercato dell’isola, pur avendo alle spalle un solo capitolo discografico, ovvero il convincente debutto The New Normal (2005), con cui il terzetto era stato paragonato al sound originale di Tool ed Isis.
I numerosi singoli e DVD pubblicati in seguito hanno permesso alla band di presentarsi al massimo delle proprie potenzialità di vendita con il nuovo Sharing Space, opera che scava nei meandri dell’Alternative e del Progressive, correndo parallelamente a realtà quali Dredg, Amplifier, Oceansize e Pineapple Thief.

Il carattere del disco è quello di proporre canzoni dirette ed orecchiabili, che ad un primo ascolto possono sembrare semplici ed insignificanti, ma che via via acquistano tratti più ricercati. Forse l’elemento meno convincente di Sharing Space è la voce del cantante Flynn Gower, a volte decisamente irruente e simile al tono impiegato dai validi Amplifier e Oceansize: tuttavia canzoni come l’opener No Other Way o la meravigliosa What If scorrono facilmente lasciando ottime impressioni all’ascoltatore, sia dal punto di vista tecnico (notevoli i patterns di batteria), sia dal punto di vista interpretativo.
Sharing Space sa distanziarsi dall’esordio The New Normal, presentando una band più matura e consapevole delle proprie potenzialità, sebbene il sound creato origini direttamente dalle sopra citate formazioni Alternative; il singolo Bird Of Feather è la testimonianza del desiderio di riscoprire però il lato più commerciale del genere, fatto di melodici intrecci tra voce solista e chitarra.
E se il binomio Swamp-Sharing Space sembrerà tratto da Everyone Into Position degli Oceansize, Say Your Last Goodbye conserverà una direzione più incisiva, ripresa solo dai crescendi di Four Walls.
Non manca di certo il lato strettamente più meditativo, mostrato dalla conclusiva e malinconica Problem Reaction Solution, uno dei migliori episodi che si stampa in modo indelebile nella memoria dell’appassionato di musica alternativa.

Nonostante i toni progressivi vengano celati da questa dimensione più contemporanea e sperimentale, l’eleganza di certe sezioni stregherà chi è cresciuto accostandosi ai vari Effloresce (Oceansize) e Amplifier (Amplifier). La qualità in possesso dei Cog è sicuramente inferiore rispetto ai grandi capolavori del genere, ma le idee scorrono fluidamente, garantendo un risultato sopra la media in campo alternativo.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente