Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Metropolis Records
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Ronny Moorings - voce, chitarra
- Mojca Zugna - basso
- Mario Usai - chitarra, tastiera
- Denise Dijkstra - tastiera
- Agnes Jasper - tastiera

Tracklist: 

1. Weak In My Knees
2. Calling You Out
3. She’s Dangerous
4. Eternally
5. We Never Learn
6. Be My Friend
7. Cynara
8. Pandora’s Box
9. Under The Wire
10. What Is Going On

Clan of Xymox

Breaking Point

L’attesa per il sesto poema oscuro degli olandesi Clan Of Xymox di Ronny Moorings è davvero grande e le aspettative non sono certo da meno. Dopo una carriera stilisticamente varia, con diversi cambiamenti di rotta – sia per la line-up che per la stessa concezione-base di musica – si poteva già in anticipo prevedere la netta impronta sonora, intrapresa dal quintetto nord-europeo con ampio successo fin dai tempi di Notes From The Underground (2001), e che ora si ripresenta fresca di produzione con il nuovo platter. Questo Breaking Point esce dunque in un momento particolare per la band, dato il bisogno di mantenersi ai livelli delle ultime prove e di soddisfare le esigenze di un pubblico affezionato e affamato di qualità. Il lavoro quindi non consiste tanto in innovazione, quanto in rifinitura e miglioramento della resa sonora di un apparato musicale molto strutturato. Il simbolo del combo olandese, Moorings, riunisce, valorizzandole, linee di basso più classicamente darkwave (ottimamente eseguite dall’affascinante Mojca Zugna) e la moderna e immancabile componente elettronica di tastiere che colorano di molteplici effetti sintetici e sfumati il sound dei Clan Of Xymox. La drum machine è poi un’altra certezza che per il genere trattato si traduce certo come punto di forza, piuttosto che come mancanza. Aprendo dunque pieni di interesse il nostro disco, si può iniziare a gustare l’idea di dieci tracce che una volta ascoltate non si potranno certo accusare di ripetitività. L’esperienza della band infatti è enorme e il livello del songwriting rispecchia appieno questo vantaggio.

Si tratta insomma di dieci brani ricchi di energia, autonomi, che spaziano, sfruttando diversi spunti autobiografici, tra molteplici situazioni emotive. A partire dalla dinamica presentazione di Weak In My Knees si capisce subito che ai Clan Of Xymox non spaventa certo approfondire soluzioni sonore conformi alla ballabilità. La componente ritmica è assolutamente privilegiata qui, grazie a strutture ritmiche d’impatto, influenzate certo dall’ebm mitteleuropea, senza mai toccare però l’elettro-body-music per evidenti motivi di scelta stilistica. La band si serve solo di risvolti sintetici fortemente energici e cadenzati per fonderli insieme col contributo atmosferico di sintetizzatori e tastiere. Passando all’analisi di voce e liriche, il vocalist Ronny è assolutamente perfetto come in ogni suo lavoro. Di sicuro è a oggi una delle voci più rappresentative del gothic, sia per la resa in registrazione, che per la qualità nelle esibizioni live. Esprime appieno le sue capacità in brani come Calling You Out, dove passa da toni più freddi e profondi, a tonalità più alte e affrante, o ad esempio in She’s Dangerous dove si sviluppano linee sonore ammalianti per eleganza e persuasione, in perfetto stile goth. In generale si gode poi di una registrazione impeccabile, quindi onore e gloria alla tedesca Pandaimonium: ogni contributo sonoro mantiene una propria autonomia e al contempo si integra perfettamente in un tessuto sonoro decisamente trascinante.

Costituiscono poi una cellula a parte, lontane dalle tonalità emotive dei primi tre brani, le perlacee Eternally e We Never Learn, brani ad altissimo livello, che conducono l’ascoltatore attraverso meandri di un’oscura malinconia sfumata. Lente melodie si trascinano sulla scia delle parole pronunciate in modo quasi sofferente, con, a coronare il tutto, loop di batteria molto delicati e sottili riff di chitarra. La delicatezza e l’eleganza del sound sono infatti uno dei segni distintivi del moniker olandese e sicuramente tra le peculiarità più apprezzate dai fan. La prima metà del disco costituisce dunque una successione di brani davvero ben riuscita, sempre coerente con lo stile prediletto e completa sotto ogni punto di vista, da quello compositivo a quello lirico o meramente estetico. Una tempesta musicale ed emotiva dunque investe l’ascoltatore immediatamente, senza segno di tregua, cosa che non può certo dispiacere al cultore di tali sonorità; si può continuare tra l’altro a perdersi nell’infinità delle soluzioni sonore di altri cinque ottimi brani con in testa Cynara e la finale What Is Going On. Resta perciò soltanto da fare i complimenti ai Clan Of Xymox e in particolare alla personalità centrale, Ronny Moorings, che riesce sempre (nel bene o nel male, dipende dal momento biografico della band) a stupire critica e pubblico. Breaking Point è insomma una delle uscite più importanti dell’anno in campo goth e costituisce certamente un passaggio forzato per ogni appassionato dell’elettro-gothic.

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