Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Michael Eriksen - voce
- Lasse Finbråten - tastiere
- Mats Haugen - chitarra
- Glen Cato Møllen - basso
- Truls Haugen - batteria

Tracklist: 

1. A Darkened Mind
2. Abyss
3. Wither
4. Sane No More
5. Arrival of Love
6. Zero
7. Mouth of Madness
8. From Childhood's Hour
9. Ultimate Sacrifice
 

Circus Maximus

Isolate

I norvegesi Circus Maximus, a due anni dal loro esordio The 1st Charter, tornano con questo nuovo Isolate, che altro non fa che proseguire sulla stessa scia del suo buon predecessore, proponendo quindi un progressive metal che subisce le chiare influenze di gruppi come Dream Theater e soprattutto Symphony X e Shadow Gallery, specie in quei spezzoni più orientati al power/prog, e con qualche accenno minore ai Queensryche e agli AOR/hard rockers norvegesi TNT nelle parti più melodiche.
Poche le novità anche relativamente alla line up, dove il nuovo tastierista Lasse Finbråten sostituisce con buoni risultati Espen Storø, che lascia la band dopo appena un album per motivi personali, mentre sempre pulita e nitida è l'interpretazione del singer Michael Eriksen, anche se forse in alcuni frangenti osare di più e mostrare maggior personalità di certo contribuirebbe alla causa, come buona è la prova dei fratelli Haugen, Mats alla chitarra e Truls alla batteria.

Andando alle composizioni invece, queste sono spesso di media durata, non eccessivamente lunghe ed elaborate, eccezion fatta per un paio di brani sul finale, e soprattutto in possesso di un'impronta melodica decisamente di più facile impatto, almeno rispetto agli standard soliti del genere considerato, tanto che in alcuni casi si assiste a linee quasi AOR-oriented, specie quando si abbassano i ritmi, come si può ben notare in Wither, in cui assurgono al ruolo di principali protagonisti Finbråten e Mats Haugen.
Se l'accoppiata iniziale A Darkened Mind e Abyss, in cui si notano una sezione ritmica possente e ritornelli di facile ed immediata presa, lasciano solo intuire quanto il loro sound sia legato a quello dei Symphony X e di tutta quella miriade di gruppi che oggigiorno s'incammina su questi sentieri, il neo-classical di Sane No More altro non fa che confermare questa tesi, invece sono pezzi come Arrival Of Love, con le sue pompose tastiere in pieno stile AOR e pomp rock, che hanno il pregio di diversificare la proposta mescolando la melodicità dell'AOR a ritmiche potenti e sempre al limite del power.
Pare proprio che abbassando i ritmi e dando massimo risalto al lato melodico, il combo norvegese riesca a dare il meglio, cosa che puntualmente avviene sia nella triste ballad Zero ed ancor di più nella bellissima From Childhood's Hour, uno degli episodi migliori del lotto, che sembra possedere la delicatezza dei Marillion e la vena melodica dei TNT in un impianto prog/power, mentre i due brani più lunghi ed elaborati sono Mouth of Madness, suite di oltre dodici minuti dalle atmosfere cupe, e la closer Ultimate Sacrifice, quest'ultima più epica ed emozionante, davvero ben congegnata nei suoi nove minuti, che tra aperture melodiche ed inserti neo-classicheggianti forniscono una summa del sound di questo giovane ensemble nord europeo.

Isolate è uno di quei dischi che riesce a soddisfare solo in parte e nel breve periodo, questo perché i vari innesti power e neo-classical non fanno altro che accostarlo ai molti lavori simili che il mercato discografico offre attualmente in questo specifico settore. Dalla loro parte però i Circus Maximus hanno un' azzeccata e decisa impronta melodica di stampo melodic/AOR nordeuropeo che ne rende più facile e piacevole l'assimilazione ed al contempo permette loro di rendere un po' più varia la loro proposta.

 

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