Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Marcello Zinno
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Paolo “P2K!” Salvati - chitarra
- Luciano Stelo - basso
- Saul Greco - batteria
- Valeria Didomenicantonio - voce e cori

Tracklist: 

1. Time
2. Collateral Freedom
3. Crash
4. My Soul
5. The Mute Sound Of A Prayer

Circle of Moebius

The Inexorable Walk

“L’abito non fa il monaco”. Tutti lo sanno, ma sono poche le occasioni in cui si prova con mano l’abisso creato da ciò che la nostra psiche produce, e per certi versi intende anticipare, e quanto si riesce a percepire tramite suoni, sfumature, esperienze. The Inexorable Walk ne è un esempio perfetto. Grazie alle sue grafiche riesce, pur senza proferire una sola nota, ad adagiare l’ascoltatore in un ambiente progressive ed a presagire forti sensazioni da cambi di tempo ed altre finezze da pochi eletti. Al contrario ci troviamo dinanzi ad un album marcatamente Rock con un riffing a cui piace sforare nell’heavy, un sensoriale gusto per gli arrangiamenti ed una discreta maturità, nonostante gli artefici, i Circle Of Meobius, siano al loro primo EP.

Si legge tra le righe una costante dedizione per dar vita a questo lavoro che riesce ad incasellarsi perfettamente tra le opere Rock contemporanee, ma che trova qualche difficoltà nel posizionarsi tra gli scaffali heavy metal, pur esponendo una vena artistica solo superficialmente giudicabile approssimativa (in realtà l’approccio alla ricerca di un sound personale è molto molto vicino a quello di band super-blasonate che ne fanno il proprio marchio di fabbrica – si legga rock europeo anni ‘90). Assoli pungenti, ed una produzione degna di nota per un’opera autoprodotta fanno da contorno in un quadro musicale talvolta easy-funk (vedi la curatissima Crash, nella quale ci sorge il dubbio: ma forse l’abito fa davvero il monaco?) e nelle linee vocali di Valeria che per attitudine ci ricorda Dolores O'Riordan dei The Cranberries (My Soul ne è una prova indiscutibile) a cui la band si avvicina.

Il livello qualitativo delle tracce resta intatto grazie anche alle divagazioni sonore che la sei corde di Paolo (in primis) propone, e che rafforzano lo spessore musicale dei Circle Of Moebius. The Inexorable Walk ci lascia con una ballad, The Mute Sound Of A Prayer, quasi interamente incentrata sulla parte vocale che però talvolta mostra qualche cedimento.
Legenda: astenersi adepti del metal; per gli amanti del rock da pub lo consigliamo vivamente.

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