Voto: 
5.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Season Of Mist/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Valor - voce, chitarra, violino, yaylitanbur, mandolino, synth, batteria, percussioni
- Maitri - voce, basso, percussioni
- Nate Hassan - batteria

Guests:
- Tiia - organo
- Coyote - chitarra di supporto
- Juan Punchy Gonzales - chitarra


Tracklist: 


1. Water Into Wine
2. Stop Bleeding On Me
3. Narcissus Metamorphosis Of
4. Victim X
5. To Disappear
6. Dexter Said No To Methadone
7. Angels And Drugs
8. Seduction Thy Destruction
9. Worship Along The Nile
10. See You In Hell
11. Surviving Armageddon
12. Last Thing
13. XIII

Christian Death

American Inquisition

Cinque anni dopo Born Again Anti-Christian, lavoro controverso che non aveva risvegliato profondamente gli appassionati degli storici Christian Death, Valor Kand ritorna con la nuova formazione che da anni costituisce la re-incarnazione del celebre progetto fondato da Rozz Williams nel 1979.
Prima della pubblicazione di American Inquisition, si erano rincorse le voci di un possibile capitolo discografico intitolato Ten Excuses For Suicide, ma il contratto con la francese Season Of Mist e la conseguente uscita di American Inquisition hanno tradito le aspettative di chi cercava continuità con le tematiche trattate in passato dalla band statunitense.

Introdotto da una copertina che esplica già i contenuti politici del platter, American Inquisition si prospetta come un concept incentrato sulla critica alla società americana, simbolo della lotta contro la sessualità degli individui, contro il binomio alcol/droga e contro le teorie evoluzionistiche di Darwin. A capo di questo sistema falsamente perbenista si colloca, nella lettura di Valor, lo stesso Presidente George Bush, sostenuto in primis dai Middle America Television Evangelists, desiderosi di preservare la moralità dei costumi d’oltreoceano.
Analizzando il disco dal punto strettamente musicale, si può notare come American Inquisition sia provvisto di più elementi Gothic Rock rispetto ai predecessori dell’epoca Valor: l’album cerca di sperimentare un connubio tra Gothic Rock e Alternative, inserendo soluzioni inusuali e derivate da altri generi musicali, come voci di bambini o come approcci più elettronici.
Tuttavia non manca un certo scetticismo nell’avvicinarsi al nuovo prodotto discografico di Valor, Maitri e Nate Hassan, perché alcune canzoni sembrano non conformarsi alla storia e all’inconfondibile stile dei Christian Death: alternate a canzoni abbastanza convincenti, come Stop Bleeding On Me e Narcissus Metamorphosis Of, intrise ancora di qualche elemento Post-Punk/Gothic delle origini, si collocano episodi più azzardati, come Victim X, brano dai tratti addirittura Electro Goth.

Sebbene i Christian Death abbiano sempre rappresentato l’anima più provocativa ed empia del filone gotico americano, questa presa di posizione politica e morale nei confronti della società americana appare alquanto artificiosa e finta: su questo piano i Christian Death non hanno una fama di contestatori politici o di analizzatori della società al pari di acts come London After Midnight, Ministry e Skinny Puppy e quindi la filosofia base di American Inquisition sembra già debole in partenza.
Inoltre gli episodi meritevoli risultano davvero rari e American Inquisition soffre della mancanza dei caratteri che avevano contraddistinto capolavori della “prima era Williams” come Only Theatre Of Pain e Catastrophe Ballet: è trascorso più di un ventennio da quel magico periodo, ma i Christian Death (ben lontani da quelli delle origini) non riescono a trovare un equilibrio compositivo valido ed innovativo, come testimonia un American Inquisition piatto e poco maturo. Un’ulteriore causa di quest’atmosfera di mediocrità è forse da ricercare nelle difficoltà incontrate dai membri della line-up a riunirsi per il song-writing e la conseguente registrazione-produzione, ma tale aspetto può comunque essere considerato come un problema di valore secondario rispetto alle vere carenze riscontrabili in campo musicale.

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