Voto: 
9.0 / 10
Autore: 
Stefano Magrassi
Genere: 
Etichetta: 
Metal Blade/Audioglobe
Anno: 
2006
Line-Up: 

George "Corpsegrinder" Fisher - Voce
Pat O'Brien - Chitarra
Rob Barrett - Chitarra
Alex Webster - Basso
Paul Mazurkiewicz - Batteria


Tracklist: 

1. The Time To Kill Is Now
2. Make Them Suffer
3. Murder Worship
4. Submerged In Boiling Flesh
5. Five Nails Through The Neck
6. Purification By Fire
7. Death Walking Terror
8. Barbaric Bludgeonings
9. The Discipline Of Revenge
10. Brain Removal Device
11. Necrosadistic Warning
12. Maniacal
13. Infinite Misery

Cannibal Corpse

Kill

Devastante! Ecco in una sola parola come si può definire il nuovo, potente, incredibile, violento album dei redivivi Cannibal Corpse. La leggenda del Brutal-Death Metal targato Florida, il gruppo seminale per chiunque voglia anche solo appropinquarsi al metal estremo, è ritornata per far chiarezza su chi sia veramente la più grande death metal band dell'universo. Infatti dopo alcuni album abbastanza discutibili, i fan di Alex Webster & co. si erano quasi rassegnati a vedere e discutere di un gruppo che sembrava destinato a sopravvivere in una specie di limbo compositivo, senza infamia e senza lode. Probabilmente è per questo che il bassista fondatore una mattina si è svegliato e ha deciso di comporre, insieme ai suoi compagni di viaggio, questo mezzo capolavoro che per l'ascoltatore ha l'effetto di un tir di venti tonnellate scagliato a velocità folle proprio dritto contro la sua faccia.

Superato lo split di Jack Owen richiamando tra le fila uno degli axe-man più famosi del circuto death metal, quel Rob Barrett ex Malevolent Creation, ex Hate Plow, ex Solstice e secondo chitarrista dei Cannibal Corpse in album storici come The Bleeding e Vile, la band floridiana ci sbatte addosso tredici canzoni della durata media di tre minuti, dal suond fresco, ma allo stesso tempo ricco di elementi tipici del gruppo, veloce in maniera incredibile e talmente cattivo da quasi farci urlare "basta!" dopo il primo ascolto. Annichilente e soffocante, ci trascina in un vortice di brutalità estrema tale da superare in classe tante uscite degli ultimi anni. Tra l'altro è bello poter sottolineare l'ottima prova di mr. George "Corpsegrinder" Fisher, che abbandonati gli urletti degli ultimi lavori si concentra su linee vocali più canoniche, ma allo stesso tempo compatte e ben costruite, con un growl profondo e potente, perfetta cornice per il lavoro del resto dei musicisti. Inoltre il disco è circondato da un alone di putridume, da sempre caratteristica portante del combo statunitense che aumenta esponenzialmente la bellezza di questo Kill.

Difficile eleggere una traccia o due a migliori dell'album. Il colpo inferto è talmente duro da far si che ogni canzone sia inevitabilmente legata all'altra. Sicuramente tra tutte spuntano The Time To Kill Is Now e Make Them Suffer, le due opener, poi Purification By Fire e Death Walking Terror, ma bisognerebbe citarle tutte, visto che non c'è nessuna pecca, nessuna caduta di stile, nessuna scelta sbagliata o opinabile. Senza poi dimenticare l'elemento gore che stranamente non incorre anche nella copertina (cosa che invece accade sempre, provocando censure a raffica in quasi tutti i paesi in cui sono distribuiti), ma che emerge dai testi, altro punto forte della band. In generale, inoltre i suoni sono stati curati con particolare perizia, equilibrando tutti gli strumenti in modo che il lavoro finale fosse più compatto. Ovviamente non si può non ricordare che dietro al mixer abbiamo il signor Erik Rutan, capace di dimostrarci per la seconda volta (dopo I, Monarch) che non solo è un musicista coi controfiocchi, ma anche che come tecnico del suono se la cava in maniera perfetta.

Per concludere, quindi, abbiamo un ottimo candidato per diventare album dell'anno, almeno per quanto riguarda il Death Metal. Era veramente tanto tempo che i cinque floridiani non ci dimostravano di che pasta sono fatti. Grazie a Kill sono ritornati a ribadirci che loro, il brutal, ce l'hanno nel sangue e sanno suonarlo anche bene. Come cieliegina sulla torta, inoltre, nella versione limited edition del disco, con solo un paio di euro in più, si ha la possibilità di avere oltre il confezionamento digipack anche il bonus dvd Hammer Smashed Laiterie, registrazione in formato digitale di un live della band a Strasburgo nel 2004. Insomma imperdibile per chiunque pretenda di definirsi un fan.


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