Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Season Of Mist/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Cadaveria - voce
- Frank Booth - chitarra
- Killer Bob - basso
- Marcelo Santos - batteria


Tracklist: 

1. 100.000 Faces (03:01)
2. The Dream (04:15)
3. Anagram (02:44)
4. Memento Audere Semper (05:33)
5. Laying in Black (04:24)
6. Queen of Forgotten (04:57)   
7. Exorcism to Chaos (04:17)
8. Uneven Like Clouds (04:15)
9. Before the Apes Came (04:47)
10. Virtual Escape from Tragedy (04:06)
11. Atypical Suggestions by a Dead Artist (03:33)
12. Enlightened (04:14)

Cadaveria

In Your Blood

I cambiamenti di registro stilistico spesso non sono compresi a fondo perché ci si limita a stilare un confronto con le opere precedenti e quindi si rischia di non giungere a capire un’opera negli intenti che la band ha cercato di sviluppare. Approcciandosi al terzo full-lenght di Cadaveria, ex cantante degli Opera IX, numerose sono infatti le domande che si ripercuotono nella mente dell’ascoltatore perché nelle dodici canzoni presentate non si riscontra una certa unità stilistica e gli elementi che si ritrovano sono alquanto azzardati rispetto alle passate pubblicazioni.

In Your Blood riprende spunti dalla tradizione degli Otep e li mischia con una direzione più Gothic/Horror Metal, senza riuscire a costruire una struttura coesa e convincente; è un album che sicuramente cresce con gli ascolti ma che non riesce a mantenere aperto il confronto con il primo The Shadows’ Madam, perché già l’opener 100.000 Faces fatica a prendere forma sotto l’impetuosa voce di Cadaveria. Il tono vocale è un aspetto apprezzabile come negli altri lavori precedenti ma ciò che in questo caso manca è un tessuto strumentale valido ed efficace: giungendo ai limiti del Nu Metal le composizioni diventano scarne e non permettono alle tracce di assumere quel tratto trascinante che ha da sempre contraddistinto il song-writing della cantante italiana. The Dream infatti, nonostante la sua buona partenza, non riesce ad uscire dal suo guscio e i ritornelli sono scontati e poco incisivi. Allo stesso modo Anagram è un brano che presenta purtroppo poche idee dal punto di vista strettamente musicale, alternando riff Nu Metal abbastanza banali all’originale cantato di Cadaveria.
Proseguendo nell’ascolto il livello si alza leggermente, ma non ci sono salti di qualità così evidenti: Laying In Black è denso nelle linee di basso e capace di creare atmosfere sussurrate ed inusuali, mentre Exorcism To Chaos esprime l’alone malato che fuoriesce da In Your Blood.

Tuttavia rispetto ai lavori precedenti questo terzo capitolo discografico è più povero di elementi validi, perché i Cadaveria hanno cercato di cambiare il proprio timbro senza riuscire a costruire qualcosa di graduale che collegasse le nuove sonorità al precedente Far Away From Conformity. Si auspica quindi che il combo di Biella possa tornare ad alti livelli a partire dalla prossima uscita, in modo da continuare a portare alto il nome dell’Italia all’estero nel panorama della musica estrema.

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