Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Fratto9/Under The Sky
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Stefano Passini - batteria, sintetizzatore
- Marcello Petruzzi - basso elettrico, chitarra acustica, sintetizzatore, maracas, voce
- Nazim Comunale - pianoforte elettrico, sintetizzatore, loudhailer, voce
- Alessandro Gallerani - chitarra elettrica
- Marco Bianciardi - chitarra elettrica ed acustica, maracas, voce, pianoforte verticale
- Alessio Crotti - sassofoni, voce

Tracklist: 


1. Disarchitecture/Glass Elephant Goes Downtown
2. Hassan I Sabbah
3. Hidden Or Just Gone
4. Wake Up Okapi
5. Always Remember That Sex Is Deep Poison
6. Death Inspired By A Kiss
7. Canedineve
8. Timor Est
9. Happy End With Rabbit

Caboto

Hidden or Just Gone

Introdotta da un artwork sfumato ed evanescente, provvisto di alcune figure stilizzate ma eleganti, la creatura Hidden Or Just Gone dei bolognesi Caboto rappresenta una delle testimonianze della scena sperimentale italiana che meglio approssimano la commistione tra Post Rock, Avant-Rock e Jazz, già elaborata da storici gruppi come i Tortoise.
Dotati di una tavolozza timbrica di notevole rilievo ed impreziositi da una registrazione che sa evidenziare con efficacia i chiaroscuri e i ritmi altalenanti dei pezzi, i Caboto si esibiscono in monologhi quasi completamente strumentali, che conferiscono immediatezza ed estrema fluidità all'intero full-length.
Non privo del gusto retrò tipico delle divagazioni in stile Free Jazz, Hidden Or Just Gone appare come un lavoro cerebrale, che consentirà di trattenere l’ascoltatore immerso in un oceano di suoni velati e, a tratti, eterei.

Spontanea ed avvolgente, l’opener Disarchitecture/Glass Elephant Goes Downtown, si fonda sulla destrutturazione del linguaggio musicale, per garantirne una ricomposizione razionale e ricercata, costituita da pause sommesse e da ripartenze mai banali.
Maggiormente intrisa di un sapore che va oltre i confini del Jazz, sfociando in una dimensione che rievoca certi episodi degli Sleepytime Gorilla Museum, Hassan, Sabbah raffigura l’anima più orientaleggiante e sperimentale dei Caboto, grazie alla sovrapposizione di fiati lontani ed ancestrali.
Le sezioni Post Rock si fondono con delicatezza al cuore Avant-garde del disco, tratteggiando immagini offuscate e cercando di porsi come ponte di collegamento nella frammentazione che regna sull’intera opera.
I Caboto riescono a concretizzare la loro aura sperimentale pur partendo da un substrato grigio e permeato da un’atmosfera decadente, come si verifica nel caso del binomio Always Remember That Sex Is Deep Poison - Death Inspired By A Kiss. Giochi di dissonanze ed un tappeto aritmico di batteria sono due degli elementi che delineano il sound della band, perso nel ripercorrere in chiave contemporanea i meandri dei King Crimson e degli Area.
Timor Est ritrae infine una minacciosa proposizione di ritmi esotici, costituendo un pezzo chiuso in una struttura matematica impeccabile: il pianoforte si eleva in modo inquietante, tessendo temi figli di uno sperimentale Romanticismo su un’architettura confusa, caotica e carica di effetti.

Hidden Or Just Gone è un capitolo discografico difficile da assimilare, che potrà stregare i cultori della musica sviluppata a cavallo tra razionalità e puro istinto; si consiglia pertanto l’ascolto a coloro che sono in cerca di un sound destabilizzante ma onirico al tempo stesso, perché la maturità del song-writing del sestetto bolognese potrà trasportare verso lidi inesplorati, non privi di una certa componente minimalista di ottimo livello.

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