Voto: 
6.9 / 10
Autore: 
Paolo Cazzola
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2007
Line-Up: 

Alessandro Bucci - tutti gli strumenti


Tracklist: 

1. Intro
2. Suicide Man Vs Stupid Man
3. Morning in Agony
4. Japan's Nightmare
5. My Life Is Suffering
6. Solitude Depression
7. Gliss
8. From the Dark Past
9. Pain in Your Eyes
10. With the Teacher & Victorious Weapons

Bucci, Alessandro

Maka Isna

Alessandro Bucci si presenta come screamer e compositore delle parti di synth e di tastiera per il gruppo metal Hell Baron’s Wrath, attivo nel ravennate dal 2006 circa. Pur continuando a comporre e registrare per il suddetto gruppo, Bucci scrive nell’autunno 2005 alcuni frammenti di musica ambient di chiara ispirazione horrorifica, di discreta fattura e ottimi come colonna sonora di un qualsiasi film del terrore. Colto da un periodo molto fruttifero musicalmente parlando, Bucci decide di realizzare un compendio di tutte queste composizioni, intitolato Maka Isna. ll disco vede la luce solo nel maggio 2007, dopo mesi di duro lavoro allo Studio 73 di Ravenna.

Descrivere il disco punto per punto è quasi impossibile, in quanto ogni tassello non è scollegato dal precedente, come a formare un'unica traccia denominabile come “Soundtrack For Your Nightmare”. Si spazia parecchio dai sample elettronici fino a sezioni tipicamente ambient, il tutto condito con un buon gusto nella scelta delle melodie, stridenti e allo stesso tempo introspettive, ideali per rievocare immagini dei grandi classici del cinema horror.
Si tratta di un platter tutto sommato breve: ogni canzone non supera i quattro minuti, eccezion fatta per From The Dark Past. Scorre abbastanza bene, con alcuni picchi compositivi interessanti come Japan’s Nightmare e la seguente My Life Is Suffering, anche se di sicuro non lo si può considerare un lavoro troppo vario e maturo. La già citata From The Dark Past probabilmente appare come il pezzo più sperimentale, ma nel contempo il meno adatto ad essere inserito in una colonna sonora, se non per la parte finale.

In definitiva, è un po’ difficile giudicare questo Maka Isna, in quanto non appare né totalmente acerbo e privo di ispirazione né talmente ben costruito da coinvolgere totalmente l’ascoltatore. Alessandro Bucci ci ha dato prova di essere un buon compositore, anche al di fuori del contesto metal, ma c’è ancora da migliorare. La strada però è già stata segnata, si tratta solo di affinare le proprie capacità e di sicuro il prossimo capitolo discografico sarà migliore.

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