Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Albert Productions/Self
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Paul Isola - voce, djembe, percussioni
- Danny Felice - chitarra, cori
- Stuart Cavilla - basso
- Pedro Caparros - chitarra, cori
- Adam Lewis - batteria, percussioni


Tracklist: 


1. Blind
2. Someone To Tell
3. Once Again

Breed 77

Blind

Gli inglesi Breed 77 sono una formazione veramente originale nel suo mood che unisce Rock, Metal e ritmi latineggianti, spesso derivati dal tipico Flamenco Andaluso. Dopo aver pubblicato due album, aver supportato acts come Black Sabbath, Machine Head, Danzig e Napalm Death, e collaborato con i migliori tecnici del suono nella scena Rock/Metal mondiale, i Breed 77 giungono nel 2006 pubblicando questo singolo, Blind, prima dell’effettiva uscita della nuova opera In My Blood (El Mi Sangre).

Il singolo Blind vede il debutto del nuovo batterista Adam Lewis, che si mantiene costante senza mostrare particolari tecnicismi o virtuosismi; il punto di forza della band è rappresentato dalla caratteristica voce di Paul Isola, cantante e percussionista, che da un decennio delizia gli ascoltatori dei Breed 77 con il suo tono dal sapore spagnolo-sudamericano. Inserti in lingua spagnola, sporadici growl e spruzzate di pianoforte arricchiscono la composizione, facendola vertere su un frangente Alternative Metal di ottimo rilievo.
Certo il brano ha un feeling commerciale e una struttura diretta e poco elaborata, ma in questo caso l’originalità non manca in casa Breed 77, pur non proponendo sostanziali differenza con il suono sempre esibito.
Someone Tell Me non è molto convincente per l’impiego di una voce leggermente filtrata elettronicamente, che non favorisce l’impatto e che appare scontata nel suo incedere privo di inventiva. Qui si manifestano tutti i problemi di song-writing di una band ormai troppo votata a percorrere i meandri del main-stream e fin troppo abituata a lavorare con produttori così abili da considerare quasi ininfluente il percorso di costruzione dell’attuale sonorità.
Anche Once Again appare scarna nell’interpretazione strumentale, data da una semplice chitarra acustica sporcata dalle distorsioni dell’elettrica, e vocale, non più varia come nel caso del singolo Blind.

Si rimane scettici ascoltando i Breed 77 limitatamente a Blind, perché il singolo sembra ben congegnato nelle sue parti e studiato nei particolari per poter piacere al grande pubblico, ma il resto dei pezzi proposti scade nella banalità e nella monotonia. Non resta quindi che domandarsi se My Blood (El Mi Sangre) costituirà una trovata commerciale di basso livello oppure una buona opera che avrà risvolti nel vasto mercato internazionale.

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