Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Nuclear Blast/Audioglobe
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Hansi Kürsch - voce
- André Olbrich - chitarra
- Marcus Siepen - chitarra
- Frederik Ehmke - batteria


Tracklist: 

1. Fly (05:46)
2. Skalds And Shadows (Acoustic Version) (03:15)
3. In A Gadda Da Vida (03:37)

Blind Guardian

Fly

Una copertina splendida, curata da Anthony Clarkson, ed un titolo alquanto insolito: così si presenta Fly, il nuovo singolo dei Blind Guardian, da diversi anni una delle band fondamentali per il panorama Metal internazionale. I bardi tedeschi ritornano dopo quattro anni dall’uscita del loro ultimo album, A Night At The Opera, ed a distanza di tre dal sorprendente Live. Da ricordare anche il magnifico DVD Imaginations Through The Looking Glass, uscito nel 2004. Nel 2005 però, Thomen Stauch, batterista storico del complesso teutonico, decide di lasciare la band a causa della piega che hanno preso le sonorità della stessa e viene sostituito dal giovane Frederik Ehmke. Dopo tanta attesa viene quindi pubblicato Fly, il quale dovrebbe anticipare il nuovo album, previsto per la fine di agosto o addirittura per l’inizio dell’autunno.

Il mini è composta da tre brani, di cui uno acustico ed una cover. Ad aprire le danze si trova la titletrack: Fly. Ciò che colpisce fin da subito sono le percussioni, le quali creano un suono quasi tribale, che proprio non si addice alla musica dei Blind Guardian. Dopo qualche nota di tastiera esplode un riff pesantissimo e tutt’altro che melodico. Hansi canta a livelli pazzeschi, facendo notare il suo continuo miglioramento tecnico, mentre si alternano incessantemente accelerazioni ritmiche fulminee e parti invece più lente. Immancabili i maestosi cori, tipici dei Blind Guardian degli ultimi anni, ed il piacevole assolo a metà track. Fly non è un pezzo diretto, facile da assimilare e soltanto dopo numerosi ascolti riesce convincere, almeno in minima parte. Strano sentire la band tedesca così aggressiva e poco orecchiabile, ma d’altronde questa è evidentemente la strada intrapresa da Hansi e compagni. In sostanza Fly appare forse un po’ troppo caotica ed oltretutto il testo non rappresenta nulla di particolare. La track numero due del mini si intitola Skalds And Shadows ed è proposta qui in veste acustica. Sì, perché questa traccia, così come si presenta sul singolo, non verrà inclusa nel nuovo album, sul quale invece comparirà, a detta dello stesso Hansi, in una versione più orchestrale. Dimenticati gli intensi riff di Fly, l’ascoltatore si lascerà emozionare dalle leggiadre melodie medioevali della ballata. Davvero piacevole specialmente la frazione dove compare un flauto che appare fatato, suonato per l’occasione da Frederik. Sono presenti dei cori durante il ritornello, essi tuttavia rimangono delicati e riescono nel difficile compito di trascinare senza risultare soffocanti. A Past And Future Secret e The Bard's Song (In The Forest) hanno finalmente trovato un degno successore, peccato soltanto che non troverà spazio all’interno del nuovo full length. A chiudere Fly c’è appunto una cover: In A Gadda Da Vida. La canzone originale risale al 1968 e fu scritta dagli Iron Butterfly, gruppo nato due anni prima a San Diego, California. Il titolo, che a molti suonerà bizzarro, è il risultato della traduzione psichedelica di In The Garden Of Eden. In A Gadda Da Vida fu inizialmente proposta in un’edizione di diciassette minuti, che definire ossessionante è poco. I Blind Guardian hanno invece scelto di riproporre la versione breve, della durata di quasi quattro minuti, con un esito abbastanza scadente, difatti si capisce immediatamente che il pezzo non è per nulla adatto al sound dei quattro tedeschi. Un esperimento senza motivo, in quanto scompare quella percezione di allucinazione e delirio propria della canzone del ’68 e pure in chiave Power In A Gadda Da Vida non sembra avere un proprio senso. Inoltre la prova di Hansi, che tenta di emulare senza riuscirci Doug Ingle, cantante e tastierista degli Iron Butterfly, è veramente pessima.

Si conclude amaramente questo Fly, lavoro sì sufficiente, grazie quasi esclusivamente a Skalds And Shadows, ma che purtroppo non va oltre. Se i Blind Guardian volevano provare qualcosa di nuovo ben venga, tuttavia il passato insegna che non basta sperimentare, serve la qualità. Appuntamento quindi al full length, sperando in qualcosa di ben più convincente.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente