Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Interscope/Universal
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Gabriel Garcia - voce, chitarra
- Alex Lex Nunez - chitarra
- Zachary Sandler - basso
- Steven Spence - batteria

Tracklist: 

1. Shockwave
2. Shout
3. Warriors Of Time
4. Give Me A Chance
5. Let Me
6. Show Me The Way
7. Enterprise
8. Live Fast Die Young
9. Hit The Lights
10. Black Abyss
11. Light From Above

Black Tide

Light From Above

Giovanissima formazione americana proveniente da Miami, tutti i membri pare abbiano un'età compresa tra i quindici ed i venti anni, i Black Tide giungono al loro esordio su full-length sotto l'egida della major Universal con il qui presente Light From Above.
Cavalcando la scia già aperta negli ultimi anni da band quali Trivium o Avenged Sevenfold, essi vanno a ripescare a piene mani tra le influenze dei decenni passati, con un occhio sempre vigile sugli eighties, nel tentativo di rivestire con una patina più moderna ed attuale l'heavy metal dei vari Iron Maiden ed ancor di più Armored Saint ed il thrash dei Metallica, senza disdegnare neanche una buona dose di hair metal in stile Ratt o Killer Dwarfs ed alcune puntatine negli anni '90, confluendo in tal modo verso sonorità metal dal taglio moderno, parecchio accessibile e mai esageratamente aggressivo.

I più superficiali sarebbero forse portati a liquidare l'esordio di questo giovane act della Florida etichettandolo come ruffiano e commerciale, ma in realtà dietro alla loro giovane età e ad un'essenza spontaneamente acerba e quasi ingenua si celano un songwriting che pare già rivelare un enorme potenziale ancora non del tutto espresso ed un bagaglio tecnico invidiabile e tuttavia destinato a crescere. Se il guitar-work di Alex Lex Nunez infatti è uno dei loro punti di forza, invece la voce del quindicenne Gabriel Garcia pare manchi ancora un po' in potenza ed il drumming talvolta appare semplice e quasi basico, ma tutto viene eseguito e realizzato senza la minima sbavatura.

L'album scorre in maniera regolare e costante, nel senso che tutte le tracce, molte delle quali seguono lo schema intro-strofa-refrain-strofa-assolo-refrain-outro, si mantengono all'incirca sugli stessi livelli, e pur non assistendo mai ad alcun picco qualitativo, neanche con i due singoli Shockwave e Show Me The Way, viene fortunatamente scongiurato il rischio di giungere ad esiti piatti e mediocri. Dalla loro questi due brani hanno un buon impatto ed un guitar-work trascinante, ma non si può fare a meno di notare fin da subito una lieve carenza in quanto ad aggressività, costante che purtroppo si ripercuote un po' su tutto il disco, causando talvolta quasi una sensazione di impalpabilità. Non mancano tuttavia esempi di una maggior grinta ed efficacia, come avviene con l'hard rock abrasivo di Live Fast Die Young e soprattutto con Warriors Of Time, sicuramente la più affine all'heavy classico di Iron Maiden e simili, sorretta da ritmiche rocciose, cori dal flavour epico ed il solito eccellente guitar-work presentato fin dall'arpeggio dell'intro, ma fatto anche da riff taglienti e completato infine da solos straordinari.
I cori e le melodie spesso e volentieri funzionano abbastanza bene, si veda Shout, Give Me A Change, o ancor di più Black Abyss, la quale è favorita da linee melodiche accattivanti e facilmente assimilabili, mentre la cover dei Metallica Hit The Lights testimonia la loro devozione per quelle band che tanto hanno dato in passato alla causa del metal.

In Light From Above non viene ancora del tutto espressa l'aggressività propria dell'heavy classico e del thrash, tanto che in alcuni frangenti emerge un mood quasi più incline al rock che al metal, come sembra un po' mancare la sfrontatezza e l'estro geniale tipici di certo hard rock, ma a loro favore i Black Tide hanno un'età che lascia ancora ampi margini di crescita, supportati peraltro da potenzialità elevate ed in parte inespresse. Inoltre, a differenza di molti giovani colleghi che operano nello stesso settore possono contare sulla promozione di una major come la Universal, fattore sicuramente da non sottovalutare e che toccherà solo a loro mettere a frutto per come si deve.


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