Voto: 
8.3 / 10
Autore: 
Rick T.
Etichetta: 
Yeek! Yeek! Records
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Magilla - bastoni, sassi, tucano, chitarra elettrica a 13 corde
- Flipper - ara macao, calcolatrice, M1A3 Abrams, batteria, basso, percussioni, trombe e violino
- Karl Heinz "der Menschenaffe" Mönchengladbacher - DJ pad

Guests:
- Edoardo Baldini - tastiere, sintetizzatori, pianoforte, cd degli Agalloch, voce baritonale, voce soprano, voce bianca, effetti vocali vari, animali, programmazione, produzione, eccetera, eccetera

Tracklist: 


1. Wall and...
2. He Said "Cribbio!" Before the Cops Took Him Away
3. Sandwiches and pecets
4. K Boys, D Pirates
5. All Hail the Hall Man!
6. MaFIA
7. A Rock Wave Against a Thousand Kids of the Newbies' Empire
8. Metal Head & Sand Brain
9. Raw Raw! Loli Power
10. That's Not a Freaking Avantcore Influenced Celtic Album, You Creeping Carpets!

Bingobongo

Operation: Aprilcrime

Nota: recensione pubblicata in data 01-04-2009, ora archiviata.

Il gusto musicale, l’ispirazione artistica, l’abilità di creare melodie senza tempo ed emozioni a ripetizione, non sono cose da tutti. Sono cose da Bingobongo.

Un inizio quanto mai inaspettato e soprattutto fraudolento quello del trio dello zoo nazionale di Brasilia: un folk tribale e fortemente etnico, enormemente influenzato da tinte esotiche e con numerosi spruzzi di elettronica jungle.
Ma l'influenza più determinante è il recupero delle più intricate e cerebrali strutture del progressive classico, operazione resa possibile dalla presenza nella line-up come ospite di nientepopòdimenoche il nostro webmaster, in arte herr Direktor, alias Edoardo "me so' risucchiato il cd degli Agalloch" Baldini.
Ci teniamo a specificare che il fatto che il nostro direttore sia ospite eccezionale del gruppo, nonché soprattutto il fatto che noi di Rockline otteniamo una cospicua percentuale dei ricavi delle vendite del disco, non ha assolutamente nulla a che vedere con il voto alto dato a questo disco e la promozione entusiasta che gli stiamo riservando.

Si comincia con Wall and..., brano permeato da un mood malinconico e drammatico in chiave opprimente e dissonante, con una chiave di lettura basata sulle armonie più rarefatte spezzate occasionalmente da samples di ruggiti di giaguaro, richiami di pappagallo e orgasmi di formichiere. Se ci si immerge nell’ascolto della successiva dolcissima e rincuorante He Said "Cribbio!" Before the Cops Took Him Away, o in quello dell’incalzante e ipnotica Sandwiches and pecets, si rimarrà ancora di più estasiati dalla coesione di intenti, dalla compattezza del sound e dalla sinergia strumentale dei Bingobongo, grazie ad un'immediatezza melodica e ad un campionario di suoni esotici combinati insieme per sottrazione e non per stratificazione.
La superba K Boys, D Pirates progredisce lungo un drumming sporco apparentemente ottenuto velocizzando un beat trip-hop, mentre entrano in scena le voci, i fiati jazz e gli arrangiamenti tastieristici frizzanti: il risultato è un panorama inedito, che tramuta i debiti con stilemi standardizzati (jazz, indietronica e trip-hop) in una nuova forma di avant-garde orecchiabile.
All Hail the Hall Man! è talmente suggestiva che potrebbe piacere ad un uomo col braccio ingessato così come ad un afono dopo che si è tagliato i capelli: una piacevole ed esotica strumentale dove le sonorità etnico-tribali, gli innesti avanguardistici di rumori della natura e i climax folkloristici si mescolano in un melting-pot sonoro che fa da sfondo alla generazione di quelli capaci di imporre il proprio volere semplicemente fissando con il proprio occhio le altre persone; ma a catturare sul serio è il selvaggio e trascinantissimo chorus che ripete a squarciagola "bumba" - cosa ancor più stupefacente se si considera che abbiamo detto che è una strumentale.
Si prosegue ad alti livelli con MaFIA, prima una serenata romantica ed evanescente, poi una sfuriata di percussioni tribali e grida di foresta miste a discorsi di Sgarbi; A Rock Wave Against a Thousand Kids of the Newbies' Empire, trainata dai celestiali effetti vocali di Baldini registrati quando gli si annuncia che intervisterà dal vivo Daniel Gildenlow, Steven Wilson e Steve Howie contemporaneamente; Metal Head & Sand Brain, bizzarro e multiforme brano ambient dove i corposi tappeti di tastiera si incastonano in un empireo di bagliori e arpeggi, occasionalmente interrotti da schitarrate acustiche, coretti di piranha e dalla voce unica del solito Baldini, tra il surreale e il visionario.
L'unico calo qualitativo arriva verso la fine del disco e consiste in Raw Raw! Loli Power (che sembra una versione "industrial" non troppo brillante dei primi Faith No More mista a campionamenti di mazze da baseball e casseforti che precipitano) e That's Not a Freaking Avantcore Influenced Celtic Album, You Creeping Carpets! (ridondante pezzo che scopiazza i Big Black aggiungendo alla formula solamente battiti e campionamenti più vicini a una forma di hip-hop distorto che di hardcore-noise).

In definitiva un disco in cui il talento del trio brasiliano esplode fragoroso, ma con la delicatezza tipica dei grandi.
Signori, che Musica.

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