Voto: 
5.7 / 10
Autore: 
Marcello Zinno
Genere: 
Etichetta: 
Nuclear Blast/Audioglobe
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Darren Brookes - chitarra
- Peter Rewinsky - chitarra
- Frank Healy - basso
- Dave Hunt - voce
- Neil Hutton - batteria

Tracklist: 

1. Intro
2. The Grey Man
3. Controlopolis (rats In The Mask)
4. Killing Music
5. They Must Die Screaming
6. Dripping With Disgust
7. Wrath And Regret
8. As Her Skin Weeps
9. Cold, Deathless, Unrepentant
10. Immaculate Facade
11. Burying The Hatchet
12. Beg, You Dogs
13. Seeing Through My Eyes (Boken Bones cover)
14. Largactyl (Amebix cover)

Benediction

Killing Music

Benediction è un nome che ai più non dirà nulla (a parte la similitudine con i più famosi Benedictum diversi però in quanto a genere) mentre a pochi ricorderà una band dalla ventennale esperienza, tra i cui membri fondatori militava un certo Mark "Barney" Greenway, famoso cantante dei Napalm Death (elemento che i Benediction con molta difficoltà sono riusciti a togliersi di dosso). Bene, purtroppo anche quei pochi profondi conoscitori che hanno conservato il moniker Benediction in un angolino del loro cervello non credo siano riusciti a conceder loro un posto degno di rispetto: infatti i Nostri propongono un death metal abbastanza nei canoni, privo di veri elementi differenzianti che potrebbero valorizzare tutti questi anni spesi sui palchi. Ciò è tanto vero quanto più passano gli anni se consideriamo la sfrontata crudezza che aveva caratterizzato l’EP The Grotesque/Ashen Epitaph.
Sicuramente qualcosa è cambiato dall’ultimo lavoro datato 2001, ma purtroppo si tratta solo di aspetti legati alla produzione ed alla riuscita sonora, non certo ai contenuti proposti dalla band. E se questo per molti è indice di coerenza a ben vedere può risultare l’ennesima minestra riscaldata.

In gabbia, chiusi in dei cliché ben noti che da una parte urlano il nome Unleashed, ma con una dose minore di violenza, e dall’altra Daath (ascoltare il riffing di They Must Die Screaming per credere), risultano una fisiologica imitazione dei conterranei fratellastri Bolt Thrower con cui condividono la stessa proposta musicale, lo stesso approccio e spesso hanno condiviso anche lo stesso palco.
Ma potremo trovare degli elementi un po’ in giro anche per altre realtà (Mistress tanto per citarne una) perchè purtroppo il lavoro di copiatura in questo genere è prassi abbastanza diffusa, soprattutto in ambienti musicali che producono un certo ritorno economico, e le realtà davvero degne di nota sono poche (Asphyx su tutti).

Nonostante di tecnica ce ne sia molta, manca in questo Killing Music una canzone che svetti sulle altre: potremo citare Wrath And Regret con il suo riffing freddo e pungente, ma quante volte lo abbiamo già sentito? (Messhuggah, Carcass, e tanti tanti altri). Così anche Beg, You Dogs, e Dripping With Disgust che starebbe bene in un album dei God Dethroned, a differenza di Burying The Hatchet che, più piacevole, ci riporta alla mente i tempi passati, quando il death era una fede più che un estremismo.

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