Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Roberto Fabbi
Genere: 
Etichetta: 
Metal Mind Productions
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Blaze Bayley Cook - voce
- Nick Bermudez - chitarra
- David Bermudez - basso
- Rich Newport - chitarra

Tracklist: 

1. Intro
2. Speed of Light
3. The Brave
4. Futureal
5. Alive
6. Tough as Steel
7. Man on the Edge
8. Virus
9. Ten Seconds
10. Two Worlds Collide
11. Look for the Truth
12. Kill and Destroy
13. Silicon Messiah
14. Tenth Dimension
15. Sign of the Cross
16. Born as a Stranger

Blaze Bayley

Alive in Poland

Nel 1994 Blaze Bayley, allora militante nei Wolfsbane, si unisce agli Iron Maiden come voce, prendendo il posto lasciato vacante da Bruce Dickinson, allora impegnato nei suoi progetti da solista. Trascorrono gli anni, e intanto i Maiden pubblicano The X Factor nel ‘95 e Virtual XI nel ’98. Qui inizia il tracollo: i due album vengono aspramente criticati, e la colpa viene attribuita proprio al neo cantante del gruppo. Inoltre Blaze era in pessimi rapporti con McBrain e Gers, batterista e chitarrista della storica band; così Steve Harris, leader indiscusso del gruppo, si vede costretto a licenziarlo e a favorire il ritorno di Dickinson. Bayley esce da questa storia psicologicamente distrutto, ma fortunatamente si unì alla sua attuale band, i Blaze, che grazie al successo dei primi dischi, permise al cantante di riprendersi dopo il licenziamento dai Maiden.

Una prova della totale ripresa di Bayley, la abbiamo proprio nel 2007, quando per marzo è prevista la ventunesima edizione di Metalmania. Proprio in questa occasione, a Katowice, Polonia, viene registrato il DVD di Blaze Alive in Poland. Questo grande e atteso show, si dimostra ben organizzato, ma tuttavia notiamo subito alcuni aspetti negativi. L’arena dove si svolge lo spettacolo risulta troppo piccola, e impedisce a Blaze di trasmettere pienamente il suo entusiasmo e la sua energia al pubblico. In molte occasioni infatti, durante il concerto, notiamo come il cantante cerchi inutilmente di coinvolgere il pubblico, il quale appare in maggior parte impassibile: soltanto nella parte finale dello show gli spettatori iniziano a seguire i numerosi incitamenti di Bayley. La magistrale esecuzione della band di Blaze si contrappone alla scarsa organizzazione delle tracce: le troppe canzoni prelevate dal repertorio dei Maiden, infatti, appaiono velocizzate all’eccesso, come se Bayley volesse dare loro un’impronta che le caratterizzasse, ma col solo risultato di ridicolizzarle e renderle grottesche. L’intro del DVD lascia comunque buone premesse: il grande uso delle luci e degli effetti sonori esalta il momento e pone le basi per l’inizio dello spettacolo, caratterizzato dalle prime Speed of Light e The Brave, nelle quali la grande quanto evidente preparazione del gruppo sembra oscurare l’abilità canora di Bayley. A questo proposito, vedremo come l’eccellente esecuzione della parte strumentale innalzi di molto la qualità dell’intero concerto e faccia talvolta da contorno alla profonda voce di Blaze e talvolta giochi invece una parte da protagonista. Eccoci alla prima canzone targata Iron Maiden: Futureal. Purtroppo la delusione lasciata da questa traccia è evidente: la eccessiva velocità la rende, come già detto in precedenza, ridicola e rovinata. A rincarare la dose troviamo Man on the Edge che, parzialmente modificata nella prima parte e anch’essa velocizzata, non presenta un bello spettacolo. Lo stesso discorso vale per la successiva Virus. Eccellente tuttavia nell’occasione la parte di chitarra solista interpretata da Nick Bermudez, che con il fratello David rappresenta perfettamente la bravura e l’esperienza dell’intera band. Buona, sia dal punto di vista strumentale che vocale, la successiva Ten Seconds.

Giunti nella seconda parte del DVD potremmo affermare che le ultime cinque canzoni rappresentino il meglio che Bayley e compari hanno saputo dare durante lo spettacolo. A partire dall’incisiva Kill and Destroy, Silicon Messiah e Tenth Dimension conducono a Sign of the Cross: quella che potremmo definire la traccia Maideniana meglio interpretata da Bayley: profonda, melodica, travolgente ed interpretata alla perfezione anche da chitarre, batteria e basso. La serata volge al termine con l’ultima Born as a Strangers: rapidissima e molto scandita rappresenta un degno finale. Il DVD è corredato inoltre da un’intervista a Bayley e alla band, immagini varie e il video clip extra di Hollow Head. L’aspetto organizzativo del DVD è dunque lodevole, non manca proprio nulla. Della parte riferita puramente alla prestazione potremmo invece avere qualcosa da criticare, non tanto sull’esibizione in se, ma sull’impatto che il gruppo ha avuto sul pubblico. Blaze non è riuscito a trascinare gli spettatori né tanto meno il pubblico a cui è destinato il DVD. Da casa, infatti l’emozione percepita è ancora minore di quella dimostrata dai presenti al concerto. Tutto sommato, uno show con tanti difetti ma di cui si può indubbiamente apprezzare l’impegno dimostrato e la preparazione che ne sta alla base. Non possiamo dunque che augurare a noi stessi e a Bayley che il prossimo lavoro della band sia migliore di questo Alive in Poland, che carica il gruppo di molte e pesanti aspettative.

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