Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Genere: 
Etichetta: 
Cheree Records
Anno: 
1990
Line-Up: 

:
- Graham Sutton - chitarra, voce
- John Ling - basso, voce
- Mark Simnett - batteria
- Steven Page - arrangiamenti

Guests:

- Sue Page - voce


Tracklist: 

:
1. I Know
2. Nothing Feels

Bark Psychosis

Nothing Feels

Acquisito un certo slancio, ci vuole meno di un anno prima che i Bark Psychosis realizzino il loro secondo EP, intitolato Nothing Feels.Meno ambiziosa e più conformata a canoni stilistici melodiosi ma lineari, questa seconda pubblicazione si suddivide in due canzoni dalle tonalità oniriche che fanno della leggerezza sonora, delle note vellutate e della dolcezza le loro reti con cui catturare l'ascolto.

I Know è un malinconico e sognante pezzo dream-folk quasi da ballata, strutturalmente semplice ma che ha come frecce nella faretra il nucleo melodico-evocativo creato dai Bark Psychosis, il quale viene contemporaneamente impreziosito dal canto sommesso e dai cenni quasi ambient di sottofondo. Per contro i tratti emozionali della canzone soffrono di un eccesso di enfasi sentimentale e di un po' manierismo, finendo per risultare troppo melensi - e inserti come il canto di balene, aggiunti evidentemente per ricreare una particolare suggestione atmosferico/emotiva, sono abbastanza banali.

Più vicina alle coordinate del precedente lavoro (ma in misura tangibilmente meno "rumoristica", seppur sempre con certosina cura di armonie e suoni quasi da shoegazers), Nothing Feels gioca con gli arpeggi onirici, i bassi dream pop elastici e le melodie timide che fanno da sfondo alla voce bassa e nostalgica di Sutton, mentre contemporaneamente si inseriscono come contorno tenui percussioni esotiche, inserti acustici nostalgici e leggeri tappeti di tastiera a condire il tutto. Così, rimescolando inoltre una morbidezza pop e riverberi jazz per completare il tutto, si ottiene una canzone che lancia diversi spunti interessanti nell'arrangiamento. Nonostante tutto rimane un pochino, acerbamente, ripetitiva, ma ciò comunque non pregiudica la godibilità complessiva.

La forma canzone fino ad ora è semi-rispettata, data la durata breve dei brani non c'è una vera poliedricità di fondo e tutto scorre fluidamente seguendo un continuum abbastanza omogeneo e coerente. Da questo punto di vista quindi è inutile aspettarsi sorprese, per le quali risultava più efficace il precedente All Different Things.

Nel frattempo la Cheree Records diviene meno piacevole nei confronti dei Bark Psychosis, per via dell'inserimento di nuovi personaggi nella dirigenza dell'etichetta. Sutton & soci li trovano sgraditi, per dirla semplicemente.
Sfortunatamente gli impegni contrattuali impediscono loro di defilarsi senza tanti inchini, ma per loro fortuna vengono aiutati dal fidato Rudy Tambala, già membro degli A.R. Kane. che evita loro molti grattacapi aiutandoli a "dirottare" il contratto alla 3rd Stone Records, molto più sollecita a venire incontro alle esigenze degli inglesi e meno pressante dal punto di vista commerciale. Sotto queste prospettive inizia il conto alla rovescia per il terzo EP.


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