Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Locomotive Records/Frontiers
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Brigitte Berg - voce
- Markus Getta - chitarra
- Daniel Hoffmann - tastiera
- Tom Müller - basso
- Martin Wippich - batteria


Tracklist: 

1. In my Head
2. Surrender
3. Distance
4. Beauty & Beast
5. Susanna
6. Fortune & Fate
7. Too Much
8. My Religion
9. Enemy
10. Didn´t I
11. Intensity
12. Try & Error
13. Lonely
14. If

B.Impatient

Intensity

Il quintetto tedesco dei B.Impatient esordisce nel 2005/2006 per la spagnola Locomotive Records con Intensity, un album che riunisce nelle sue quattordici tracce la tradizione del Rock alternativo più moderno e catchy, dotato di pianoforti e tastiere che affiancano la voce della cantante Brigitte Berg. Lo stile presentato è alquanto personale, ricco di effetti di chitarra e ben costruito sulle contrapposizioni tra riff potenti, refrain orecchiabili e passaggi malinconici di pianoforte: ciò che manca ad Intensity è una certa continuità nella struttura interna, poiché a pezzi scontati e a dir poco improponibili si alternano brani dotati di buoni sviluppi interni ed interessanti soluzioni strumentali.

Il primo appunto sull’album dev’essere fatto riguardo la voce di Brigitte Berg, potente e determinata nelle sezioni più aggressive, calma e spalmata in quelle più distese: purtroppo la voce risulta ancora poco matura e quindi il vero punto di forza dei B.Impatient si può ricercare nell’approccio Alternative delle chitarre distorte e negli inserti di pianoforte, che garantiscono varietà e cromatismi al complesso del disco.
Ad esempio, l’opener In My Head è immediatamente da accantonare in quanto episodio piatto, privo di innovazione ed incapace di coinvolgere; gli interventi delle chitarre sono banali e non trascinano l’ascoltatore nella dimensione musicale dei B.Impatient, meglio descritta da capitoli come la successiva Surrender o la decima Didn’t I, dotate di un ritmo più appassionante e di un feeling più moderno. Il Rock melodico esibito riesce a farsi strada con efficacia attraverso alcune canzoni, anche dal mood più mesto (Susanna o Fortune & Fate), ma la voce rimane troppo poco espressiva, non valorizzando a pieno i tessuti strumentali di sottofondo.

Leggerissimi inserimenti di elettronica permeano un album sì ben registrato e prodotto, ma che scorre via monotono e con qualche difficoltà d’ascolto: emergono comunque diversi elementi positivi, che sapranno distinguersi ancor più chiaramente nei prossimi lavori di una formazione attiva ormai dal 1999 e quindi con alle spalle un bagaglio di esperienza abbastanza ampio.
Una volta che i B.Impatient avranno trovato il giusto equilibrio tra parte strumentale e parte vocale, allora potranno raffigurare una realtà importante all’interno del panorama Rock melodico - dalle parvenze alternative - europeo. Aspettiamo dunque fiduciosi il successore di Intensity, confidando nelle potenzialità del quintetto tedesco.

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