Voto: 
7.6 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
1999
Line-Up: 

- Mauro Pacetti - voce, basso

- Francesco Olivi - chitarra

- Marcello Lammoglia - chitarra

- Nicola Raffaeli - batteria



Tracklist: 

1. Icon of Sin (3:43)

2. Between the Devil and Deep Blue Sea (2:48)

3. Noone Tale (2:01)

4. Reflect and Desist (3:24)

5. Pleasure Dome (3:55)

6. The Day of the Wedding (2:32)

7. Xavier's Dream (3:07)

8. Lost Time Fury (3:16)

9. Night Drive (5:11)

10. No R.M.X. (2:08)

Aydra

Icon of Sin

Nel 1999 gli Aydra producono il loro primo full-lenght, Icon of Sin. La band di Ancona, dopo gli interessanti risultati ottenuti con le prime quattro registrazioni e il successivo MCD, Psycho Pain Control, raggiunge con questa opera la consacrazione a livello underground. Ma è anche sicuramente utile esaminare i principali cambi di formazione che hanno rivoluzionato il sound della band per comprendere meglio l'evoluzione artistica. Innanzitutto il progetto Hydra prende forma nel 1993 quando il vocalist/chitarrista del gruppo, Giovanni Rovatti, fonda il gruppo, caratterizzato prevalentemente da influenze Power/Thrash.
Successivamente faranno ingresso il chitarrista, Francesco Olivi e il bassista/vocalist, Mauro Pacetti, che modificheranno notevolmente lo stile del gruppo. Con essi tra l’altro nasce il definitivo nome del gruppo. In un secondo momento subentrerà il drummer, Nicola Raffaeli e improvvisamente il membro fondatore uscirà di scena: questo accade proprio prima dell’uscita di Icon of Sin quando Marcello Lammoglia si unisce per la ritmica alla chitarra. Un larga serie di cambiamenti di line-up e di stile che porta alla formazione di un sound che può essere ricondotto al Death Metal.

Le caratteristiche sonore del gruppo che emergono dall’ascolto delle tracks sono innanzi tutto una determinata aggressività stilistica che si concretizza in riff veloci, taglienti, ma soprattutto tecnici. Si nota infatti una particolare attenzione a questo aspetto che sicuramente nobilita il gruppo di Ancona e gli conferisce una marcia in più rispetto ad altre bands di livello underground.
Ogni risvolto è ben congetturato e traduce la notevole tecnica che gli sta dietro in una spregiudicata violenza. Una forza evasiva insomma quella che si forma con i numerosi soli. Ciò rende particolarmente dinamico il sound, con l’ausilio di un vocal gutturale che urta sicuramente l’ascoltatore. Deriva da queste caratteristiche principali una originale evoluzione musicale in ogni track, la quale appare decisamente coinvolgente. Non si crea infatti il problema di ripetitività sonora, ma si mostra sempre un percorso e una diramazione musicale specifica delle singole songs. In questa ottica risultano fondamentali dunque i cambi di velocità sopratutto, oltre a un appropriato livello di distorsione delle chitarre. Parallelamente la batteria e il basso coprono e riempiono puntualmente la ritmica. L'approccio è dunque in certi punti più grezzo, in altri più armonioso grazie anche a un’ottima registrazione..

L’opera in questi termini inizia proprio con l’omonima track dell’album che è un valente biglietto da visita per permettere alla line-up in questione di accomodarsi tra gli allori. E’ una song euforica che sprizza energia da ogni singola nota da cui è composta. Apprezzabile tra l’altro è l’intro, in perfetta sintonia con sonorità paragonabili quasi alla musica New Age. La presenza di elementi elettronici ricompare anche in seguito specialmente, saltando all’ultima track, in No R.M.X.. Brano composto da un insieme di suoni riconducibili a un Techno/Industrial che, a dir la verità, lascia perplessi.

Tirando le somme, questo album d’esordio soddisfa dunque, per i suoi intrecci strumentali e per la complessità stilistica che emerge chiaramente. Ogni song rappresenta un exploit di grande capacità tecniche che incessantemente, senza capo né coda, bombardano l’ascoltare. Diventa a questo punto inutile prendere in considerazione la singola track dal momento che sarebbe troppo lungo parlare del caso specifico. Un lavoro originale, sicuramente interessante, che comincia a delineare il percorso che la band di Ancona ha intrapreso.

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