Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2005
Line-Up: 

- MKh979 - tutti gli strumenti



Tracklist: 

Capitolo Racconti
1. E’ Riatu l’avvento
2. Li figli de nisciunu
3. XIV (lu trionfo niru)
4. Lu male sa do jì
Capitolo Riflessioni
5. Lu Silenziu e lu pensiè pt.1
6. Lu Silenziu e lu pensiè pt.2
7. Lu Silenziu e lu pensiè pt.3
Bonus Track
8. En Sirkel av Kosmisk kaos (Mortiis Cover)

Avvento

Il Primo Giorno

Avvento è un progetto one-man band che nasce nel 2004 dalla mente di MKh979, parallelamente membro di Faded e Omonimo. Il Primo Giorno (2005) costituisce il ritorno all’antica civiltà Marca, alla sua cultura, storia, misteri. Il nome della band vuole simboleggiare quindi proprio questo revocamento di musica e folclore antico di una popolazione vissuta tra XIV e XV secolo. Sulla base dunque di dati storici e di diverse documentazioni MKh979 crea in questo primo lavoro un sound improntato al folk che esprime pienamente l’antichità di questa cultura alla quale tiene molto. Le liriche sono tutte in dialetto marchigiano sicuramente per creare un clima storico-linguistico più fedele e immerso nelle antiche tradizioni di quella popolazione.

Il Primo Giorno appare suddiviso in due capitoli, quello Racconti e quello Riflessioni con poi una bonus track, cover di Mortiis. I due Capitoli presentano in tutto otto tracks che guidano l’ascoltatore in un’altra epoca, in un altro tempo ricco di dramma e mistero, ma soprattutto di suoni. La varietà dei timbri è chiave di lettura di questo lavoro che pertanto si presenta come un folk/black metal, nettamente indirizzato all’ambient. Giustamente, per rendere giustizia al bagaglio storico della civiltà Marca, MKh979 focalizza la concentrazione sulle atmosfere che vengono poi accompagnate da liriche appena pronunciate che creano insieme al complesso sonoro un generale effetto sfumato di evasione dal presente.

La prima track, E’ Riatu l’avvento, a questo proposito funge come da manifesto del lavoro, con suoni di tastiere assimilabili a classici strumenti popolari, come arpe e flauti, caratteristica che rimane alla base di Primo Giorno. Con la seconda track si è ormai entrati in totale clima Avvento. Li Figli de nisciuno esprime grazie a un malinconico riff di piano e a un vocal straziato tutto il mistero della civiltà ormai scomparsa. È come il segno del passare dei secoli e il successivo tentativo di rimestare tra i ricordi per recuperare il possibile. Permane tuttavia un perenne senso di tristezza, come a voler simboleggiare l’inevitabile perdita di tradizioni, di un inestimabile patrimonio storico. In quanto tale questo brano è sicuramente il più interessante del primo capitolo. La seconda parte a differenza della prima non si basa esclusivamente su documentazioni storiche, ma spazia sulla fantasia del compositore, che immagine scene e situazioni di quel tempo. E’ una parte appunto riflessiva, dato che è questo il principale obbiettivo del lavoro. Primo Giorno non pretende di essere progressista o tanto meno sperimentalista. Vuole parlare, vuole narrare di una storia, di una cultura scomparsa e mette in atto questa volontà attraverso note semplici, ma molto evocative.

Questo lavoro è dunque una grande fonte di storia e pensieri, di riflessioni tra presente e passato, espresse da un vocal esterno, narrante. Primo Giorno è pertanto un album molto denso e ricco di introspezione. E’ sicuramente un’opera particolare, che mette in risalto in primis un grande patrimonio storico-culturale, dall’altra un indirizzo musicale fertile che può regalare molte soddisfazioni. Non è infatti una qualsiasi produzione blackster e nemmeno un banale lavoro ambient; rappresenta più di tutto ciò. E’ quindi fortemente consigliato l’ascolto di questo interessante progetto di MKh979.

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