Voto: 
9.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Cramps Records
Anno: 
1973
Line-Up: 

- Demetrio Statos - voce, organo
- Patrick Djivas - basso
- Patrizio Fariselli - tastiera
- Gianpaolo Tofani - chitarra
- Giulio Capiozzo - batteria, percussioni


 

Tracklist: 

1. Luglio, Agosto, Settembre (Nero) (04:27)
2. Arbeit Macht Frei (07:56)
3. Consapevolezza (06:06)
4. Le Labbra Del Tempo (Strumentale)(06:00)
5. 240 Chilometri Da Smirne (05:10)
6. L'Abbattimento Dello Zeppelin (06:45)

Area

Arbeit Macht Frei

Il Progressive Rock composto in Italia negli anni ’70 ha sempre stupito il pubblico europeo e americano per le sue enormi influenze dal Jazz e dalla Fusion: la complessità delle partiture, spesso intricate nel vortice strumentale che si crea a partire dalle possenti note d’organo fino a giungere alle percussioni suonate con stile e passione.
Il genere che unisce indissolubilmente Fusion e Prog, denominato Canterbury, vede nascere in Italia numerose bands innovative e sorprendenti, tra cui Arti e Mestieri, Perigeo e appunto Area.
Il 1973 è un momento particolare per la storia di tale corrente musicale: i sopra citati Perigeo pubblicano Abbiamo Tutti un Blues da Piangere proprio mentre gli Area di Demetrio Stratos debuttano con l’opera più significativa della loro carriera, Arbeit Macht Frei.
Tale titolo riassume l’ideologia politica della formazione italiana, un’ideologia legata all’anti nazi-fascismo per gli anni di terrore della Seconda Guerra Mondiale: e la scritta "Arbeit Macht Frei” ("Il Lavoro Rende Liberi") altro non è che la tragica insegna dei campi di concentramento tedeschi.

Insomma gli Area si presentano come un gruppo impegnato politicamente a diffondere messaggi profondi e spesso non comprensibili immediatamente. “La musica del Popolo”, come la definiva Stratos rappresenta al meglio la nuova rivoluzione culturale degli anni ’70, guidata dagli studenti attivisti e soprattutto dalle masse giovanili: giocando sui doppi sensi, il quintetto nostrano apre la strada ad una nuova visione stilistica, in cui assume grande importanza la voce, l’unico mezzo di comunicazione eterno e pungente. Perciò non ci si deve stupire ascoltando le composizioni geniali di questa band così attenta a manifestare i propri ideali, da identificarsi con il pensiero unito di una nazione in marcia negli anni ’70, l’Italia appunto.

Luglio, Agosto, Settembre (Nero): guerra israelo-palestinese; in tale conflitto gli Area si schierano prima di tutto dalla parte della pace, valore non presente nel mondo perché interessi economici e politici o divergenze etnico-religiose lo imprigionano.
Settembre Nero” è però non solo il momento d’inizio della guerra ancora attuale, ma anche il nome dell’organizzazione che in quel periodo operava in Palestina e in altri Paesi Arabi. Questa canzone delinea perfettamente le sperimentazioni musicali di cui gli Area si fan portatori: la registrazione di una voce femminile in egiziano si spegne dopo quasi un minuto, lasciando spazio ad una strumentazione incredibile con sassofoni, percussioni virtuose in tempi dispari, basso e organo. Il connubio tra Rock Progressivo e folk arabo compare per la prima volta in un album musicale e il gruppo interpreta questo filone inedito con efficacia e passione.
Tipicamente Jazz è il secondo omonimo Arbeit Macht Frei, nel quale le veloci scale di sassofoni e di basso si stagliano sul tessuto dell’Hammond, preciso negli inserimenti come la batteria esibizionista: la voce di Stratos costituisce il punto di forza, l’arma vincente del quintetto, poiché espressione di determinazione, e sensibile al periodo di rivoluzione sociale del tempo; inverosimile nei complessi passaggi si dimostra Arbeit Macht Frei, troppi gli splendidi assoli, troppi i riffs penetranti e validi.
Non molto discostanti nella struttura dalla seconda traccia sono le seguenti Consapevolezza e Le Labbra del Tempo: le parole del testo si rivelano portatrici di una realtà diversa, in cui la libertà raffigura il tema principale, la libertà di vivere e di esprimersi come artisti di una nuova epoca.

Nella strumentale 240 Chilometri da Smirne, oltre agli organi, a volte compaiono note di pianoforte e atmosfere cupe conferite dal basso, restando però sempre sulla scia melodica Fusion.
L'ultimo brano di Arbeit Macht Frei è L'abbattimento dello Zeppelin, caratterizzato da una comica voce di Demetrio...ve la lascio godere per farvi sorridere, ricordando quella voce...strumento di messaggio di un uomo, Demetrio, che il 13 giugno 1979 scompare a New York a causa della leucemia.
La sua memoria deve rimanere viva in tutti noi, non solo per la musica con fini politici che ha composto, sempre caratterizzata da una falce e un martello, ma poiché anche le generazioni future possano comprendere a fondo tali sonorità così ben congegnate.
 

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente