Voto: 
8.2 / 10
Autore: 
Andrea Rubini
Genere: 
Etichetta: 
Century Media
Anno: 
2001
Line-Up: 

-Angela Gossow - voce
-Michael Amott - chitarra
-Christopher Amott - chitarra
-Sherlee D'Angelo - basso
-Daniel Erlandsson - batteria


Tracklist: 

cd 1:
1. Enemy Within
2. Burning Angel
3. Heart Of Darkness
4. Ravenous
5. Savage Messiah
6. Dead Bury Their Dead
7. Web Of Lies
8. The First Deadly Sin
9. Behind The Smile
10. Snow Bound
11. Shadows And Dust
12. Lament Of A Mortal Soul (bonus track)
13. Ravenous (video)

TRACKLIST cd 2:
1. Starbreaker
2. Aces High
3. Scream Of Anger
4. Diva Satanica
5. Fields Of Desolation (re-arranged)
6. Damnation’s Way
7. Hydra
8. The Immortal (video)

Arch Enemy

Wages of Sin

Dopo l’avvicendamento con John, è Wages Of Sin l'album con cui gli svedesi Arch Enemy si ripresentano al pubblico con la nuova cantante, l'avvenente e carismatica Angela Gossow. Nonostante ci sia una donna dietro al microfono, il combo mantiene le stesse caratteristiche del precedente sound, quindi un death melodico molto graffiante e impreziosito dai virtuosismi dei fratelli Amott. Prodotto da Michael e Nordström, l'album vede l'inglese e il fratello impegnati nella composizione delle musiche e negli arrangiamenti, mentre la nuova entrata si é impiegata nella maggior parte dei testi.

La prima differenza che subito ci troviamo a notare é che, rispetto al sound dei precedenti lavori, quelli con Liiva, questo album é meno sostenuto e duro, ma decisamente piú accattivante e morbido, in modo da esaltare le sgolate della singer; Angela infatti rimane al growl come impostazione, ma il suo grido è assai piú arrotondato del precedente vocalist.

L'album inizia molto veloce con Enemy Within, brano reso particolarmente incalzante dal drummer Daniel Erlandsson e imprezziosito dalle chitarre heavy degli Amott, che come di consueto, si spartiscono gli assoli. Una vera e propria killer track la quarta Ravenous, ritmiche martellanti, chitarre avvolgenti e la Gossow che si cimenta in un'ottima performance amalgamando freddezza ed aggressivitá, risultando uno dei migliori brani della discografia e indubbiamente quello del disco. Alla incisività della killer-track seguono una canzone molto atmosferica, Savage Messiah, e altre quattro che rispecchiano perfettamente lo stile gothemburg degli Arch Enemy, prima della decima traccia, Snow Bound; il brano, strumentale, vede i l'intreccio delle due chitarre, proposte rispettivamente con la ritmica a Chris e la solistica a Michael, e il crearsi di un minuto e mezzo molto suggestivo e particolarmente delicato. Shadows And Dust riprende il trend dell'album con riff decisamente heavy metal, soprattutto nelle parti solistiche, e molto ritmato; personalmente la seconda miglior canzone del disco.

Il platter si puó trovare anche in confezione doppia: questa edizione vede nel primo disco Lament Of A Mortal Soul e il video di Ravenous come bonus tracks; il secondo disco invece é un regalo ai fan: Rare & Unreleased é una raccolta di materiale speciale del periodo pre Gossow, e vede pubblicate tutti quei brani dedicati alle varie special edition, vedi la cover di Aces High, proposte soprattutto per il mercato nipponico.

Con Liiva c'era piú aggressivitá, questo nuovo sound é nettamente piú scorrevole ed orecchiabile, quindi ascoltarlo bene prima di giudicarlo, in quanto gli Svedesi sono decisamente cambiati, a chi piacevano molto prima non è scontato un riscontro di gusti. Per concludere dunque é un lavoro incisivo e piú che discreto, che regala due ottime songs e le restanti tutto sommato di buona caratura.

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