Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Damiano Cembali
Genere: 
Etichetta: 
Century Media
Anno: 
2008
Line-Up: 

Angela Gossow – voice
Michael Amott – guitar
Christopher Amott – guitar
Sharlee D’Angelo – bass
Daniel Erlandsson – drums

Tracklist: 

1. Intro / Blood On Your Hands
2. Ravenous
3. Taking Back My Soul
4. Dead Eyes See No Future
5. Dark Insanity
6. The Day You Died
7. Christopher Solo
8. Silverwing
9. Night Falls Fast
10. Daniel Solo
11. Burning Angel
12. Michael Amott Solo (incl. "Intermezzo Liberté")
13. Dead Bury Their Dead
14. Vultures
15. Enemy Within
16. Snowbound
17. Shadows And Dust
18. Nemesis
19. We Will Rise
20. Fields Of Desolation / Outro

Special Features:
1. The Road To Japan (Interviews / Road Movie) (approx. 45 Minutes)

Promo Videos:
1. Revolution Begins (original version)
2. Revolution Begins (band performance version)
3. I Will Live Again

Arch Enemy

Tyrants of the Rising Sun

Chi vi scrive non avrebbe mai immaginato di trovarsi qui, ora, a recensire un DVD, giacché fino a qualche tempo fa sarebbe stato molto difficile, per il sottoscritto, entrare in contatto con un prodotto spesso e volentieri deludente: in primo luogo, per alcuni problemi di natura tecnica che molto spesso compromettono una fruizione piacevole e godibile, in virtù di registrazioni visivamente pessime, acusticamente squilibrate (quante volte si fa fatica a sentire la voce del vocalist mentre si odono alla perfezione le imprecazioni del pubblico) e temporalmente inconcepibili (semplicemente odiosi quei DVD che, anziché presentare un unico concerto, presentano pantagrueliche mescolanze di spezzoni privi o quasi di qualunque criterio sottostante: non ultimo, il fastidioso Visual Karma dei Lacuna Coil); in secondo luogo, per il prezzo spesso e volentieri proibitivo, oggettivamente sproporzionato all’effettivo costo del prodotto e soprattutto alla sua infingarda qualità. In definitiva, chi vi sta parlando ha (quasi) sempre ritenuto l’acquisto dei DVD musicali una enorme fregatura, non soltanto economico ma anche emotivo, in quanto i difetti tecnici acuiscono quel senso di frustrazione che appartiene a quanti magari non hanno ancora visto la propria band preferita dal vivo e, proprio a causa delle difficoltà strumentali, non possono nemmeno godersela in santa pace nel proprio ambiente domestico.

Tyrants Of The Rising Sun
, ultimo prodotto degli storici Arch Enemy, smentisce in un colpo solo tutte queste (fondate) accuse: qualità audio e video a dir poco eccelsa, concerto unico (Tokyo, 8 marzo 2008) registrato alla perfezione e nella sua interezza, regia varia ed estremamente attenta (a differenza di innumerevoli altre occasioni in cui capita che il regista si focalizzi sul pubblico perdendo di vista gli spettacolari assoli di chitarra: un vero scempio), performance della band pressoché perfetta. A ciò occorre aggiungere un elemento non da poco: il prezzo è decisamente abbordabile, soprattutto se raffrontato ad un prodotto di qualità sopraffina (un grato e sentito applauso alla Century Media) che non cincischia in inutili bonus di contorno (forse è proprio questo il difetto principale, nel senso che qualche videoclip ufficiale in più avrebbe certamente fatto la sua bella figura) ma si concentra su quanto è focale in un DVD musicale, ovvero l’esibizione live.

Proprio quest’ultima dimostra palesemente, se ce ne fosse stato bisogno, la straordinaria energia e l’incontenibile fascino di una band esperta e rodata quali gli Arch Enemy: il carisma visivo e caratteriale di Angela Gossow (da applausi anche la scelta del costumi, davvero efficaci nella loro autorevole semplicità), sebbene non sfoci mai in qualche divertente siparietto con la platea (visto il contesto e la scena musicale di riferimento, sarebbe stato probabilmente fuori luogo), è tangibile nelle espressioni del viso e soprattutto nella feroce gestualità, sempre all’erta nell’aizzare l’entusiasmo più che giustificato della folla; allo stesso tempo, l’intesa musicale e personale dei fratelli Michael e Christopher Amott concepisce tutta una serie di entusiasmante duetti alle 6 corde (oltre ai consueti assoli), la cui presa emotiva esplode, grazie alla pregevole collaborazione del batterista Daniel Erlandsson (sempre preciso per tutto il corso dell’esibizione e molto bravo in occasione del proprio assolo, benché non possa considerarsi al livello dello schizofrenico Joey Jordison, drummer degli Slipknot), nell’emozionante intermezzo Liberté. Insomma, al di là di una scaletta molto ben congeniata e strutturata (persino le pause strumentali, necessarie per non fare accusare troppo i colpi alla povera vocalist, sono estremamente piacevoli e per nulla noiose), al di là di una grafica d’impatto in grado di attirare in un batter d’occhi l’attenzione dei potenziali compratori, al di là di un titolo fascinoso ed esemplare che richiama sia l’ultimo album della band (il deludente, per certi versi, Rise Of The Tyrants) sia la location del concerto (il Giappone, ovvero il paese del “rising sun”), gli Arch Enemy presentano al pubblico un esibizione compatta, corposa, tecnicamente ineccepibile (ottima prestazione anche da parte del bassista Sharlee D’Angelo, spesso e doverosamente inquadrato dalle telecamere), valorizzata da una registrazione competente e professionale (superlativa l’opera di mixaggio da parte di Andy Sneap), in grado di compiacere sia i fan storici della formazione scandinava che i neofiti delle sonorità melodic death metal (con numerosi e riuscitissimi inserti di puro heavy).

L’unica considerazione che può realmente lasciare interdetti, per non dire sconcertati, è il fatto che il combo svedese abbia lasciato solamente 2 anni di pausa fra la precedente pubblicazione DVD, ovvero l’accalamato Live Apokalypse del 2006, e quest’ultimo Tyrants Of The Rising Sun: un intervallo decisamente breve, commercialmente inspiegabile e soprattutto insufficiente, che probabilmente distrarrà la maggior parte dei possessori del primo dall’acquisto di quest’ultimo. Un vero peccato, perché Tyrants Of The Rising Sun è un vero gioiello discografico, in grado di soddisfare chiunque e di svuotare le tasche di nessuno; un vero must per tutti i supporter della band nordica, per tutti gli amanti del melodic death metal e, più in generale, per tutti gli appassionati della natura più pura, vigorosa e selvaggia della musica metal, in grado di esprimersi solo e soltanto nella sua dimensione più congeniale: dal vivo.

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