Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
V2 Music
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Michael Feerick - voce, chitarra
- Daniel Knowles - chitarra
- Peter Dale - batteria
- Gavin Poole - basso
- Joe Hardy - tastiere


Tracklist: 

1. Out Of The Angeles (06:30)
2. A Star Is Born (06:53)
3. At Last The Night (03:06)
4. In Flight (05:41)
5. To The Shade (04:05)
6. So Mote It Be (05:43)
7. Blackout (04:13)
8. Await Lighting (08:34)
9. No Light No Sound (07:14)
10. Cut To Future Shock (14:02)

Amusement Parks On Fire

Out Of The Angeles

C'è ancora qualche territorio da scoprire, nel mondo dello Shoegaze. Ne sanno qualcosa gli Amusement Parks On Fire, giovani ragazzi di Nottingham, che dopo aver firmato il contratto con V2 hanno dato alla luce Out Of The Angeles, successore del Self-Titled d'esordio di un anno prima.
Il confine tra la realtà e l'immaginazione è estremamente labile, con Michael Freerick e soci. Melodie crepuscolari e paesaggi sterminati sono il tema dominante in questo full-lenght, tra chitarre distorte spremute all'infinito e amplificatori messi a dura prova dallo stormo elettrico di suoni e rumori che si attorcigliano per poi sparire di colpo.

Sono virtuosi e ci sanno fare, confezionando un disco che potrebbe anche conquistare i migliori palcoscenici per un pubblico di nicchia, è vero, ma contagiando in positivo anche gli amanti di un suono che strizza l'occhiolino alle sperimentazioni.
A Star Is Born, dopo i sei minuti e mezzo di introduzione, con il pezzo che dà anche il titolo al disco, è l'immagine più grintosa degli Amusement Parks On Fire, che si scoprono cultori del ritmo e degli intrecci vocali con le linee di chitarre. Il basso di Gavin Poole puntella la sezione ritmica, conferendo al pezzo una fisionomia che riesce a creare fusione tra correnti musicali tra loro lontane. E' l'esplosione della parte finale a mettere ordine alle carte che i ragazzi di Nottingham mettono sul tavolo. La loro progressione conclusiva è indicativa del filo conduttore che assumerà da qui il loro Out Of The Angeles.

La successiva At Last The Night cambia decisamente rotta, con un tappeto di archi senza cantato, sui quali si innesta l'arpeggio delicato delle chitarre. Sono le parti melodiche, come detto in apertura, a far prendere il volo a questo lavoro, creando atmosfere rarefatte e colme di volteggi quasi si trattasse del volo di una foglia mentre cade a terra dopo essersi staccata dal ramo di un albero.
Anche gli archi giocano un ruolo importante nell'assetto sonoro della band, per uno schema che si ripete anche in altri episodi del disco (So Mote It Be, ad esempio). Senza dimenticare, comunque il decorso altalenante di Out Of The Angeles, con innesti movimentati ed altre parti di apparente calma (come in Await The Lighting), prima della tempesta finale con i quattordici minuti e più di Cut To Future Shock, che riassume alla prefezione l'idea degli Amusement Parks On Fire in Out Of The Angeles, con l'incedere veloce ed allettante della parte iniziale e l'animo dolce e delicato del pianoforte elettrico dopo uno spazio in cui il silenzio (di apparente chiusura) serve a riordinare le idee.

Si, perché le folate sonore degli Amusement Parks On Fire in questo disco possono risultare fatali. Il loro lavoro è ben strutturato, pur risentendo di richiami piuttosto evidenti ad altre correnti sonore e ad altre formazioni che dello Shoegaze hanno fatto un vero deterrente. Inventano, insomma, qualcosa di effettivamente nuovo in un genere che può indurre al rischio, concreto, di scivolare nel già sentito. Chiacchiere a parte, lasciamo che i parchi continuino a bruciare; solo così le aspettative per il futuro potranno essere ancor più rosee.


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