Voto: 
8.7 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Polyvinil Records
Anno: 
1999
Line-Up: 

- Mike Kinsella - voce, chitarra, basso
- Steve Lamos - batteria
- Steve Holmes - chitarra


Tracklist: 

1. Never Meant (04:28)
2. The Summer Ends (04:46)
3. Honestly? (06:10)
4. For Sure (03:16)
5. You Know I Should Be Leaving Soon (03:43)
6. But the Regrets Are Killing Me (03:54)
7. I'll See You When We're Both Not So Emotional (03:42)
8. Stay Home (08:10)
9. The One With The Wurlitzer (02:43)

American Football

American Football

Americani di Chicago, gli American Football sono uno dei tanti progetti dell'infaticabile (e straordinariamente talentuoso) Mike Kinsella, attualmente frontman del progetto Owen, divenuto celebre per le esperienze passate in band icona come Cap'n Jazz e Joan Of Arc. Nomi che per i ben informati suonano come musica celestiale alle orecchie. Tempi in cui l'Indie Rock dell'ondata degli ultimi anni '90 strizzava l'occhio a sonorità e sperimentazioni Emocore che nulla hanno a che vedere con i tanti clichè dei nostri giorni. Niente mode né ragazzini viziati con la voglia di dimostrarsi ribelli e complessati. L'unica complessità, negli American Football, si rinviene nella musica, che si presenta con tempi meno incalzanti rispetto agli standard, con chitarre elettriche in prima linea ed una sezione ritmica talvolta appena accennata.

Troppo spesso sottovalutati, gli American Football dimostrano tutto il loro valore con questo self-titled uscito per Polyvinil Records nell'ormai lontano 1999. Il filo conduttore è la dimensione rarefatta e malinconica . Kinsella e compagni (ci sono Steve Lamos alla batteria e Steve Holmes alle chitarre, entrambi dei The Geese) scrivono liriche emozionali e intrise di velata tristezza, il che si accompagna alla perfezione con le sonorità e gli arrangiamenti della celestiale Never Meant d'apertura, della altrettanto intensa Honestly, con i suoi repentini cambi di ritmo nel bel mezzo di una tempesta di emozioni elettriche; nella strumentale You Know I Should Be Leaving Soon, anticipatrice di un certo Post Rock che si sarebbe sviluppato sull'onda musicale successiva di appena qualche anno.

La solitudine di questo full-lenght trova la sua più compiuta espressione in For Sure, in cui il suono ovattato di una tromba si intreccia agli arpeggi di chitarra, che sembrano accompagnarci verso gli scogli in riva al mare, per un alba, un tramonto, un momento di passaggio. Senza dimenticare in tempi in levare di I'll See You When We're Both Not So Emotional, oppure la dolce melodia della conclusiva The One With The Wurlitzer, che chiude un quadro a nostro modo di vedere di assoluta bellezza.
Peccato che il progetto American Football si sia dissolto nel nulla proprio dopo l'uscita di questo di fatto unico full-lenght. Kinsella continua a scrivere sotto lo pseudonimo di Owen, ma la sensazione è che questi American Football avrebbero potuto dire ancora molto sulla scena che alla fine dei conti ha ispirato e tracciato le linee guida delle tante esperienze pseudo (nascoste dietro paraventi pubblicitari e del più squallido businnes musicale) Emo/Indie che spesso malvolentieri siamo costretti a sorbirci oggi.
Ma forse, diciamolo, per certi versi è meglio così. Ci rimane questo American Football, piccolo gioiello nascosto, che rappresenta una pietra miliare in ogni discografia Indie/Emocore che si rispetti.


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