Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Matthias Stepancich
Etichetta: 
Line
Anno: 
2006
Line-Up: 

Carsten Nicolai - Sounds [All Sound By], Photography [Cover Image]

Tracklist: 

1. Counter - 2:01
2. Transit - 12:40
3. Station Remo - 9:20
4. Gulf Night - 6:36
5. Flashforward - 7:43
6. Jr - 4:30
7. Odradek - 9:37
8. Wall Anfang - 6:25
9. Alva Noto.z1 - 6:20
 

Alva Noto

For

Alva Noto è il moniker dietro cui si cela il tedesco Carsten Nicolai, autore di installazioni sonore e sperimentatore d'avanguardia nella musica elettronica, attivo sin dagli anni '90 e già compositore di alcuni album estremamente minimali che hanno saputo trovare una fusione tra il "microsound" alla Ryoji Ikeda da una parte, e il glitch e l'ambient-noise di Oval e Pan Sonic dall'altra.

For è una sua compilation del 2006 che raccoglie tracce inedite create lungo i precedenti 4 anni, e, per la prima volta, non esce per la label personale di Nicolai (Raster-Noton), ma per la Line, una divisione della 12k di Taylor Deupree.
I nove pezzi collezionati in questa release, originariamente concepiti per specifiche persone o progetti poi rimasti incompiuti, non sono ordinati in senso cronologico, ma sono qui concatenati in modo da comunicare più o meno un percorso evolutivo che parte dal glitch-microsound minimale alla Prototypes e si conclude nei territori dell'ambient con influenze dalla classica. Ciascuno dei nove è inoltre dedicato ad una persona diversa, ognuna conosciuta per dei contributi in campo artistico, indifferentemente dal settore.

Se i due minuti iniziali di Counter (composta nel 2005 e dedicata a Elfriede Jelinek) tornano al sound di Prototypes, sono i 12 minuti e mezzo di Transit (del 2005, dedicata a Suchan Kinoshita) ad introdurre la prima significativa novità, ovvero l'assorbimento ora a quanto pare deciso del linguaggio ambient da parte di Nicolai: i droni elettronici non sono mai suonati tanto presenti, avvolgenti e melodici nelle sue precedenti release, e l'andirivieni di lievi piogge di glitch suona ora sommesso, come un tenue contrappunto.
I toni caldi si minimizzano in Station Remo (del 2004, dedicata al trio improv microsound-noise TVpow), lasciando spazio ad un fondale più rumoristico e ruvido, con sovraccarici elettrici a intermittenza e un lontano brusio vocale, e scompaiono del tutto in Gulf Night (del 2004, dedicata a Peter Roehr), costantemente avvolta dal buzz delle macchine e trafitta da glitch di varia natura, tra cui si riconoscono segnali di modem campionati.
Le tracce che seguono, ovvero Flashforward (del 2005, dedicata a Ernie e Bert), Jr (del 2000, dedicata a Katsushika Hokusai) e Odradek (del 2004, dedicata a Jhonn Balance), oltre a recuperare le ampollosità di Transit, suonano in tutto e per tutto come degli aggiornamenti sonori della Music for Airports di Brian Eno, che viene scarnificata e resa futurista, cambiandone l'apparenza ma non la sostanza.
Un punto di contatto tra il glitch-microsound della prima traccia e l'ambient futurista di queste ultime è la seguente Wall Anfang (del 2000, dedicata a Jeff Wall), mentre per la chiusura viene lasciata la composizione più vecchia e, forse, più suggestiva, ovvero Alva Noto.z1 (del 1999, dedicata al leggendario avanguardista John Cage), costruita a partire da sample di Ulrich Krieger, Burkhard Schlothauer e Reihnhold Friedel, avvolta dai glitch e scandita da inquietanti e minimalisti rintocchi di pianoforte (vagamente evocanti Erik Satie), che proietta le ricerche sonore di Nicolai in uno spazio grigio tra il glitch, l'ambient e la classica contemporanea. Si tratta non solo del momento più inedito, ma anche del più emotivo assieme a Transit; le due composizioni in un certo senso riscattano il disco, per il resto ancora troppo legato da una parte alle release precedenti, e dall'altra alle strutture ambient più classiche.

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