Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione/Necro Agency
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Francesco Valente - voce
- Rocco Spinoso - chitarra
- Carlo Capocasale - basso
- Andrea Iorfino - batteria

Tracklist: 

1. Evil Mother Nature
2. The Hidden Memories
3. Ode To Loneliness
4. Black Blood
5. Demon's Lullaby

Shadow of Soul

The Hidden Memories

Arriva dalla Calabria, e precisamente da Vibo Valentia, questo quartetto metal nato nel 1998 e che può vantare già una certa esperienza alle spalle, infatti gli Shadow Of Soul hanno già pubblicato due demo ed un full-lenght, oltre ad esibirsi in alcuni importanti concerti, come quello che li vide spalla dei Vision Divine, così nel 2006 e con una formazione ampiamente rimaneggiata escono con questo nuovo EP composto da cinque pezzi, dal titolo The Hidden Memories, registrato presso i Soundfarm Studios di Gianfranco Molè dei Glacial Fear. Il combo calabrese si rende fautore di un heavy darkeggiante, che sembra un po' avvicinarli a King Diamond e Mercyful Fate, e variegato che va ad abbracciare diversi stili e generi, in particolare il thrash ed il prog death melodico, raggiungendo un risultato certamente positivo ed interessante, nonostante che la troppa carne al fuoco rischi di rendere poco omogeneo e coeso il lavoro.

Un bel sottofondo melodico apre Evil Mother Nature e stupisce subito la capacità di ricreare nell'ascoltatore la sensazione di ritrovarsi in mezzo ad un'incontaminata natura, poi intervengono i primi arpeggi di chitarra acustica ed il brano si sviluppa melodico e lento in pieno stile prog death nordico richiamando un po' alla mente gli Opeth, segue poi la title-track caratterizzata da ritmiche più sostenute ed una maggiore aggressività, particolarmente buoni qui i cambi di tempo e la sezione ritmica, infatti la batteria di Iorfino contrassegna l'intero brano ed anche il basso di Capocasale si rende protagonista, in special modo nella parte centrale del brano. Ode To Lodeliness è la ballad dell'EP, triste ed oscura si differenzia per quel finale votato a sonorità estreme. Black Blood ha invece una sezione ritmica devastante ed incalzante in pieno stile thrash, ma la base melodica è sempre darkeggiante e Valente mostra una buona versatilità riuscendo a conferire la giusta enfasi ed aggressività sia nei brani più lenti e melodici che in quelli più veloci ed aggressivi, la conclusiva Demon's Lullaby sembra quasi un buon punto d'incontro tra l'heavy cupo e cattivo dei Mercyful Fate e le più moderne ed estreme sonorità provenienti dal prog death nordeuropeo.

Con The Hidden Memories quindi, i Shadow Of Soul hanno cercato di puntare, oltre che sulla qualità, sulla varietà della proposta, applicando con risultati spesso positivi cambi di tempo e di stili, rischiando talvolta di incappare in qualche passaggio azzardato e non pienamente convincente. Così la loro voglia e capacità di esplorare e percorrere diversi stili e generi rischia di divenire un'arma a doppio taglio, infatti se da un lato permette ai calabresi di raggiungere composizioni mai banali, scontate o prevedibili, ma qui ovviamente grande merito bisogna anche riconoscere all'abilità compositiva dei ragazzi, dall'altro rischia di rendere poco coeso ed omogeneo l'intero loro lavoro, cosa che naturalmente se si percepisce in un EP, finirebbe con il risultare ampliata in un full-lenght. Considerando però che le doti, tecniche e compositive, dei ragazzi sono elevate, lecito sperare ed attendersi da loro un lavoro in grado di poter equilibrare il tutto.

 

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