Virgin Steele
(David De Feis)
di: 
Edoardo Baldini, Jacopo Prada
05/12/2005



 

Ormai attivi dagli anni '80, i Virgin Steele di David De Feis hanno fatto la storia dell'Heavy Metal più epico. Da quella tanto acclamata saga The House of Atreus, datata 1999/2000, la band è rimasta ferma nella produzione discografica, ma David svela a RockLine.it i progetti futuri, che comprendono l'uscita del nuovo album e del DVD dedicato ai fans...


E.B. - Ciao David, benvenuto su RockLine.it. E’ un onore poter parlare con te!

David - Mille grazie! E’ un piacere parlare con voi.

E.B. - Quest’anno hai avuto problemi di salute che ti hanno costretto a cancellare alcuni concerti. Ora va tutto bene? Ti senti meglio?

David - Sì, fisicamente sto meglio, grazie. Psicologicamente sono ancora confuso.

E.B. - Parliamo del futuro.

David - Ok, spero ce ne possa essere uno.

E.B. - Il nuovo album dovrebbe essere pubblicato nei primi mesi del 2006, è vero? Come procede la registrazione?

David - Sì, spero possa essere pronto per l’inizio del 2006! La registrazione procede molto bene grazie! Dovrò ancora registrare per qualche settimana e poi inizierà il miraggio.

E.B. - Come si presenterà il sound?

David - Sarà il prossimo sviluppo nello stile, conterrà alcuni elementi dello stile epico di Atreus o Invictus, ma anche qualcosa di nuovo. Bè…vediamo…questo Lilith;…e molto…atmosferico. Come ho detto, ci sono grandi inni epici, con memorabili “hooks”, adatti ai singoli, ma c’è anche una natura oscura, covante, lunatica, impressionistica, che si manifesta dappertutto. Eppure nell’orchestrazione c’è semplicità. Nulla è fatto nella ricerca di autocelebrazione, o complessità fine a se stessa. Tutto è in proporzione, equilibrio, e adatto per i sentimenti e le emozioni in questione. È un nuovo traguardo credo, una nuova progressione nel mio stile compositivo. Come ho detto, questi lavori sono epici e ampollosi, e anche pieni di metal. Li ho paragonati a Conan il Barbaro che incontra Verdi, Wagner o Stravinsky in una scura, nera grotta! Etereo, e gotico forse, nel senso della poesia di Emily Bronte, o…qui c’è un’immagine…come l’effetto di una fredda luce lunare su un cimitero infestato. Strilla come una paurosa apparizione, una Banshee, o si lamenta tragicamente come i gemiti del vento attraverso rovine maledette…sono evocate immagini di severi spogli alberi, che si allungano verso un oscuro, straripante cielo coperto di nuvole nere e grigie mentre nebbia si aggira tra le strade. Alcuni brani contengono una natura molto paurosa, che sarebbe stata bene in un film d’orrore come “Il presagio”, “La nona porta” o “L’esorcista”. Tutti sono estremamente pesanti, lunatici e melodici. Infine, credo che è la musica che ci accompagna alla fine del mondo, alla nascita di un nuovo mondo, o a entrambe!!! Frank e anche Josh e Edward mi hanno detto che contiene alcune delle mie migliori composizioni fin’ora, e sono convinto che piacerà ai nostri fans. Capisci che quando parlo di questo lavoro, non intendo solo il CD che uscirà quest’anno, ma tutte le canzoni che ho composto per questo progetto, che saranno svelate un po’ alla volta, CD a CD. Mi sarebbe piaciuto fare un’unica uscita, tutto in un colpo unico, ma dubito che la nostra label avrebbe voluto pubblicare un progetto così grande tutto in una volta. Sarebbe stato un box set!!! Ecco, come omaggio per il suo essere un’altra Metal Opera, bè…no penso che sia realmente una Metal Opera. Cosa davvero sia...è la colonna sonora per la più grande produzione di un film che è ancora da farsi! Ho chiamato questo lavoro…A Barbaric Romantic Movie of the Mind.

E.B. - Dopo la pubblicazione dell’album, inizierete un tour? Se sì, verrete in Europa?

David - Certo! Amiamo fare tour e in particolare ci divertiamo ad esibirci per i nostri fans italiani…quindi vi verremo a trovare TUTTI di nuovo!

E.B. - L’album sarà pubblicato per la Noise Records? Com’è il vostro rapporto attuale con la casa discografica? E in passato?

David - Sì, certamente, sarà pubblicato per la Noise Records. Il nostro rapporto con loro è sempre stato ottimo sin dal passato, e lo è tuttora.

E.B. - So che l’album parlerà di Lilith, la moglie di Adamo prima di Eva. Come mai avete deciso di parlare di questa tematica nell’album?

David - L’ho scelto perché è adatto ai nostri tempi. Ciò che successe così tanto tempo fa ha maggiori ripercussioni su di noi in questi giorni. Molti dei nostri attuali atteggiamenti si formarono a quel tempo, specialmente il nostro atteggiamento verso le donne. E…non al meglio devo dire. L’album parla della violenza contro Culture, e contro una specifica donna. Parla anche della soppressione e alla fine dello sradicamento del Principio Femminile che originariamente dimorava con la divinità. È un racconto della profanazione della Bellezza, dell’Onore, della Libertà e dell’Amore stesso. È un racconto che urla di essere raccontato. Forse cambierà qualche opinione lungo la sua strada, o almeno farà pensare la gente…È diverso dagli altri album dei Virgin Steele, in questo anche forse più oscuro dei momenti più oscuri dei Virgin Steele, perché l’argomento stesso è particolarmente oscuro. È più notturno, autunnale, celestiale, vampirico, pagano, lunare, sotterraneo e in generale più estremo. La brutalità è se possibile ancora più brutale, (specialmente parlando mentalmente), e i momenti teneri sono incredibilmente malinconici, torturati, disperati e combattuti, è una musica piena eterna brama, sofferenza e rimorso. Passioni che diventano incandescenti lentamente, desiderio e disperazione assieme, arroventano, consumano e muoiono…e alla fine… sorge un nuovo tipo di speranza. Non necessariamente sempre l’eroica Virgin Steele, che ottiene il trionfo, l’ideologia, (anche se naturalmente questo accade ora e di nuovo), ma più un senso di amalgama con la perenne coscienza dell’universo, dove un giorno…una specie di rinascita dovrà seguire…un Bello nato dal Dolore. Sto usando più pianoforte o chitarra acustica col flanger con chitarre molto pesanti e accordate in basso. Dal punto di vista della voce è molto molto melodico, e le melodie possono essere alternativamente tenere, aggressive, sensuali e/o blues. A volte lo stile vocale i qualcosa che ricorda l’approccio che si trova su Life Among The Ruins, comunque la musica e le melodia sono molto molto molto diverse. Nel complesso, è un lavoro molto più triste di qualsiasi altro album dei Virgin Steele.

E.B. - Credi in Dio?

David - Credo nella Natura, un tipo di Divinità e Potere che risiede dentro l’animo umano. Non credo in un Padre onnipotente seduto sul suo massiccio trono in cielo che si liscia la barba.

E.B. - Qual è il tuo rapporto con la religione?

David - Personalmente non sono molto coinvolto nello spirito religioso.

E.B. - Le tue credenze spirituali hanno influenzato i tuoi testi?

David - Le mie idee riguardo la Spiritualità, la Divinità e l’umanità hanno certamente una grande influenza sui testi.

E.B. - I fans dei Virgin Steele stanno aspettando il tanto acclamato DVD. Ci puoi dire qualcosa riguardo la sua uscita? Quando sarà pubblicato? Conterrà la vostra performance al Keep It True Festival (del 5 gennaio 2005)?

David - Dopo la pubblicazione del nostro prossimo full-lenght, inizierò l’organizzazione di tutto il metraggio che ho raccolto in un DVD. Mi piacerebbe avesse una prospettiva storica che potrà far luce sulla nostra ideologia, e entrare un po’ nelle teste di ognuno dei membri. Offrirò varie parti di spettacoli, più spezzoni “dietro le quinte” e a casa. Sì noi abbia filmato tutta l’esibizione del concerto Keep It True, voglio includerci anche qualche pezzo di quello, è stato un bello show.

E.B. - Avete moltissimi fans in tutto il mondo. Qual è il vostro rapporto con loro?

David - Abbiamo un forte legame con tutti i nostri fans in ciascun Pese. Crediamo che i fans dei Virgin Steele siano incredibilmente fedeli, persone davvero uniche. Siamo eternamente grati per la loro costante devozione, onore, fiducia e supporto.

E.B. - Preferisci suonare negli USA o in Europa?

David - Suoniamo più spesso in Europa che negli Stati Uniti, ma gli spettatori ci appagano in tutti i Paesi. E’ un piacere suonare per tutti i fans, ovunque essi abitino.

E.B. - E che dici dei fans italiani?

David - Certamente!!! Continuiamo ad avere un grandioso rapporto con l’Italia da moltissimi anni fino ad oggi!

E.B. - Ora parliamo un po’ del passato. Dopo la pubblicazione di Guardian of the Flame, qualcosa andò storto nel tuo rapporto con il chitarrista Jack Starr. Le vostre opinioni erano differenti solo in ambito musicale o erano riferite anche ad altro? Dopo il suo abbandono, che cos’è cambiato nella musica e nello stile di composizione dei Virgin Steele?

David - Riguardavano anche altro. Fu necessario il suo abbandono. Con Edward Pursino nella band, sono stato finalmente libero di comporre tutte le canzoni epiche che volevo, perché sono riuscito a trovare qualcuno capace realmente di suonare ciò che stavo scrivendo.

E.B. - Leggendo i tuoi testi si può dire con sicurezza che hai uno speciale interesse nella cultura classica. Quando ti è sorta questa passione?

David - Si è radicata in me molto presto. Mio padre mi portava spesso a teatro da giovane e qui potevo assistere alle opere tragiche di Euripide e di altri. Così fu naturale per me l’attrazione per questo tipo di storie. Notai come questi racconti rispecchiassero la vita quotidiana e considerai affascinanti i parallelismi.

E.B. - Anche gli altri membri della band sono coinvolti in questo tipo di tematiche?

David - Alcuni lo sono. So che Frank è parecchio appassionato di miti e leggende.

E.B. - Leggi molto riguardo gli argomenti che tratti?

David - Sì, leggo molte cose in generale e leggo costantemente.

E.B. - Qual è il tuo personaggio storico preferito e perché?

David - Ne ho molti…Alessandro il Grande, Attila l’Unno, Annibale, Charles Baudlaire, Debussy, Chopin e Franz Liszt tra tutti. Listz forse perché è stato l’influenza maggiore per come i Virgin Steele si esibiscono oggi. Probabilmente è stato la prima Rock Star, coi capelli lunghi e con una tecnica abbagliante (la gente pensava che fosse Satana o fosse posseduto), imparava a memoria lunghi pezzi, li suonava senza leggere lo spartito ed è stato un grande esempio per tutto lo stile romantico.

E.B. - Quando scrivi una canzone come procedi alla sua stesura? Prima componi il testo o la musica?

David - Tutte le canzoni hanno una diversa nascita. Alcune come I Will Come for You sono state sviluppate a partire dal testo. Altre come A Token of my Hatred invece dalla musica. E altre ancora come Self Crucifixion dalla musica e dal testo insieme. Qualunque sia la prima ispirazione, cerco sempre di dare il meglio di me stesso nello sviluppare una canzone per farla giungere al massimo delle sue potenzialità. Cerco di fare tutto il possibile, come qualcuno che sta scrivendo un libro o stia facendo l’amore. Voglio che ogni brano parta da un inizio solenne, abbia una parte centrale potente, un climax perfetto e un finale favoloso.

E.B. - Spesso hai idee differenti da quelle del gruppo nel comporre una canzone?

David - Sì, sono sicuro che le mie idee siano spesso differenti da come gli altri vogliano far evolvere una traccia. Ma sono persone molto aperte mentalmente e sono sempre molto rispettosi delle mie decisioni, della direzione che voglio imprimere ad una canzone. Questo funziona bene in due versi: io sono onorato di avere dei musicisti come loro che lavorano con me e loro lo sanno; quindi la nostra collaborazione è sempre stata positiva.

E.B. - Nella discografia della band ci sono alcuni concept album che riguardano la storia e la cultura classica. Hai lavorato diversamente per svilupparli?

David - No, mi accosto ad ogni album con la stessa attenzione e cura, in modo che possano divenire dei lavori completi. E poi potrei usare un mito classico o un tema principale, ma tutti quegli album sono riferiti alla vita moderna. Non mi limito ad un unico livello di significato.

E.B. - Secondo te qual è il miglior concept uscito dalle menti dei Virgin Steele?

David - Li amo tutti per diverse ragioni, non riuscirei a scegliere il mio preferito.

E.B. - The Book of Burning e Hyms to Victory non sono dei veri e propri album, sono più delle compilation. Perché hai deciso di pubblicare queste due raccolte?

David - Hyms to Victory è certamente una raccolta con delle bonus tracks. The Book of Burning contiene un album completo formato da nuovo materiale e da vecchie tracce riarrangiate. Abbiamo pubblicato The Book of Burning perché la casa discografica era interessata ad esplorare le nostre vecchie opere e, poiché io non ero convinto a far uscire nuovamente i primi album, ho deciso di lavorare ancora su alcune vecchie canzoni e di comporne di nuove. Hyms to Victory fu ancora proposto dalla casa discografica. Volevano fare una raccolta in modo da attrarre nuovi fans e quindi è stata richiesta una specie di antologia della band.

E.B. - Molte persone potrebbero però pensare che è solo un’azione commerciale per guadagnare!

David - Se fosse stato davvero così, non avrei sprecato tempo, soldi e energia a remigare, rielaborare o registrare nuovi dati. Avrei semplicemente inserito le versioni vecchie. L’ho vista come un’occasione per instillare nuova vita nelle tracce, e presentarle sotto una luce diversa.

E.B. - Molti brani contenuti in queste compilations sono riregistrato in modo diverso. Puoi dirci il motivo?

David - Sì ho voluto migliorarle se possibile. Penso che ce l’abbiamo fatta. Sono certo che, una per tutte, Children of the Storm è stata drasticamente migliorata.

E.B. - Parlando in generale, preferisci le versioni vecchie o le nuove?

David - Le nuove.. Le più vecchie sono interessanti per me perché mi ricordano qualcosa associato a loro, ma musicalmente…preferisco le nuove.

E.B. - Tu sei anche il produttore della maggior parte degli album dei Virgin Steele. Puoi dirci per favore la ragione? È un’altra passione, o semplicemente ottieni un risultato migliore così?

David - Inizialmente lo facevo perchè dovevo! Farlo mi è piaciuto, perché lo studio di registrazione mi intriga e le possibilità che possono essere raggiunte lì…catturando al massimo quel “some kind of magic”. Sono abbastanza drastico e molto deciso su che tipo di suono voglio ottenere su nastro, così ho bisogno di essere molto coinvolto.

E.B. - Il gruppo è nato nel 1981. Cosa ascoltavate i quel periodo? Quali erano e quali sono le vostre bands preferite (esclusi i Virgin Steele ovviamente!)? E cosa ne pensate della musica nel Terzo Millennio?

David - Ascoltavo Queen, Led Zeppelin, UFO, Rainbow, Black Sabbath, T.Rex, Bryan Ferry, Van Halen, Angel, Musica classica etc….Amo ancora questi artisti che ho citato. Queen e Led Zeppelin sono forse I miei preferiti. Ci sono molti gruppi "Nobili" oggi. Tra i miei preferiti adesso ci sono The Cult, …hmmm…Mother Love Bone, Kate Bush, e penso che Type O' Negative e Cradle of Filth stiano facendo un lavoro interessante.

E.B. - Dopo la musica e la cultura calssica, sei interessato in qualcos’altro?

David - Ma certo! La Gloria della forma Femminile! E un buon Chianti!

E.B. - Cosa fai nel tempo libero?

David - Tempo libero?!?! Hmmm…bevo vino e cerco di aprire le porte tra i mondi…

E.B. - Quali sono i tuoi hobbies?

David - Non ho hobbies…ho la mia vita professionale e i miei amici, i miei animali ecc…

E.B. - Hai un sito personale? Chi se ne occupa?

David - Ho un ragazzo in Germania, Matthias, che è molto bravo, e inoltre la label fornisce un ragazzo in Australia che è molto esperto nelle cose del web.

E.B. - Che rapporto hai con la tecnologia?

David - Non malvagio. Ho imparato come usarne buona parte in questi giorni. Comunque, sono ancora abbastanza primitive come persona!

E.B. - Credi che la tecnologia potrebbe uccidere la musica? O potrebbe forse aiutarla?

David - Può andare in entrambi i modi! Tutto dipende da come la si usa e quanto si è responsabili con essa. Molti problemi sono nati per accessibilità della musica nella rete. Ma…d’altra parte molti gruppi sono così lanciati…ma c’è bisogno di un giusto equilibrio.

E.B. - Dopo il nuovo album, il DVD e il tour vi prenderete un po’ di riposo?

David - No! Perché sei stanco? Ha!

E.B. - Registrerete qualche live durante il tour per un eventuale album live? Non pensi sia ora di farne uno?

David - In effetti è proprio ora per un album live, e ne metteremo in circolazione uno dopo l’uscita del nuovo album. Insieme a qualcosa tipo un DVD, questo è quello su cui mi voglio concentrare.

E.B. - Grazie per averci dedicato un po’ del tuo tempo! Speriamo di vederti presto in Italia, e magari di fare un’altra conversazione insieme!

David - Ok, grazie, questo mi suona molto “Glorioso”!

E.B. - Se vuoi puoi dire qualcosa ai tuoi fans italiani

David - Saluti, Hail e MILLE GRAZIE a voi tutti per la vostra eterna fede, cuore, passione e forza!!! Dominate la notte!!! A presto!!! Per il Martello di Zeus!!!

E.B. - Grazie ancora David e buona fortuna per il futuro dei Virgin Steele!

David - Ti ringrazio di cuore…saluti e auguri anche a te…

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente