Thy Majestie
(Claudio Diprima)
di: 
Salvo Sciumè
10/08/2006



 

Nell'afa di una notte palermitana, RockLine.it incontra nelle prossimità del Teatro Massimo il batterista dei Thy Majestie Claudio Diprima. Ne nasce una sincera ed interessante conversazione sul passato, presente e futuro della Metal band siciliana, reduce dal buon successo ottenuto nello scorso 2005 grazie all'album Jeanne Of Arc...

S.S. - Ciao Claudio, innanzitutto prova ad autodefinire la proposta musicale dei Thy Majestie. In pratica se fossi un giornalista come etichetteresti la vostra band? E con quali band pensi possa trovarsi qualche similitudine?

Claudio - Ciao Salvatore, beh ti dico subito che tutti questi termini che ultimamente si stanno utilizzando per definire le innumerevoli sfaccettature in cui il Metal si è evoluto non mi fanno impazzire. Ma purtroppo sono costretto ad usarle per poter subito far capire a chi non ci conosce il tipo di musica che facciamo. Sicuramente si tratta di Heavy Metal classico, quello che i Maiden hanno reso famoso e grande. Ma sicuramente ci sono molte altre influenze, prima di tutto l'uso massiccio di strumenti orchestrali e cori sinfonici. Ma non finisce qua, a noi piace molto "divagare" nel progressive, ed ogni tanto ci infiliamo qualcosa di più "complesso". Quindi per farla breve, diciamo che suoniamo una sorta di Power/Prog sinfonico.

S.S. - Ennesimo cambio nella line-up, ancora una volta vi ritrovate con un nuovo cantante, l'americano Matt Aub. Come nasce il suo ingresso nei Thy Majestie? Come vi trovate a lavorare a tanti chilometri di distanza?

Claudio - Purtroppo la Sicilia è povera di cantanti professionisti. O se ci sono non fanno Metal o non hanno idea che magari se fai cover di Alex Baroni o di Nek probabilmente avresti la giusta potenza per poter cantare metal. Matt è sicuramente una marcia in più sia per la sua incredibile voce, ma anche per il fatto che essendo americano non ha quell'accento italiano che purtroppo è una cosa che penalizza tantissimo a livello internazionale. Se qui in Italia possiamo anche non farci caso stai certo che all'estero ci ridono dietro. Siamo ancora in fase di sperimentazione , ancora non sappiamo come andranno le cose con Matt, ovviamente tutti ci aspettiamo il massimo.

S.S. - Quali sono le sue caratteristiche canore, simili o diverse dai precedenti vocalist? E pensi che questo nuovo ingresso possa influenzare e modificare il vostro songwriting?

Claudio - Il suo timbro può ricordare quello di Dickinson o Geoff Tate, quindi per noi è il massimo! Il suo ingresso renderà il nostro songwriting sicuramente più aggressivo e più "professionale".

S.S. - Parliamo un po’ delle composizioni, avete ruoli precisi all'interno della band e in tal caso quali sono?

Claudio - Di solito è Giuseppe (tastiere) che porta la base melodica del pezzo. Poi io con gli altri ragazzi costruiamo su la ritmica ed io scrivo i testi.

S.S. - Proprio per quanto riguarda le liriche, dalla battaglia di Hasting alle vicende di Giovanna d'Arco, sembrate molto più attratti dal filone storico medievale che da quello Fantasy, cosa ne pensi? Non è questa una caratteristica che allontana il paragone che spesso viene fatto, a mio avviso molto superficialmente, con i Rhapsody?

Claudio - Il fantasy è stato troppo abusato, anche da noi agli inizi, ed è purtroppo diventato ormai qualcosa di pacchiano a mio avviso. Non penso che il semplice parlare di vicende storiche sia sufficiente a renderci differenti da altri gruppi del nostro stesso filone. La musica è quella che conta. Io penso che i Thy Majestie in tre dischi abbiano dimostrato di avere il loro marchio di fabbrica.

S.S. - Cosa ne pensi della scena Metal italiana? Non ti sembra che i vari Thy Majestie, Rhapsody, Vision Divine, Labytinth, testimonino una certa propensione verso il Power, cosa che invece non si verifica negli altri generi?

Claudio - La scena metal italiana...mah che devo dirti. Noi stando qui in Sicilia siamo tagliati fuori da tutto. Figurati se ci invitano a qualche festival quando sanno che per farci salire al Nord dobbiamo spendere una barca di soldi. Non saprei che dirti della scena italiana, non la seguo molto sinceramente.

S.S. - Quali sono i gruppi, gli album o le song che hanno più influenzato la tua adolescenza formandoti come metaller?

Claudio - Sicuramente gli Iron Maiden sono la band che ha segnato per me un momento importante nella mia maturazione musicale.

S.S. - Ed invece come batterista, c'è qualcuno a cui ti sei ispirato o verso cui provi profonda ammirazione?

Claudio - Provo ammirazione verso molti batteristi, ma sicuramente Virgil Donati è il mio preferito. Un mostro di tecnica, inventiva, pulizia esecutiva e tanto altro : un alieno

S.S. - Il successo raggiunto con Jeanne Of Arc potrebbe rappresentare per voi una bella responsabilità, adesso infatti da voi nessuno si aspetta un passo falso, insomma ci si aspetta un grande album. Consapevoli di questo peso? Ne sentite la responsabilità?

Claudio - Mah ti dirò, Jeanne D'Arc è un album un po’ contraddittorio. Molti lo hanno accolto bene altri meno, ma sicuramente non ci ha dato quella notorietà e spinta che speravamo. Colpa forse del fatto che non abbiamo avuto la possibilità di promuoverlo dal vivo. Noi facciamo musica prima di tutto per il nostro piacere, quindi non ci poniamo il problema se la gente possa restare delusa o meno, deve prima di tutto soddisfare noi. Quindi da questo punto di vista non sentiamo alcuna responsabilità.

S.S. - Potresti dirci qualcosa sul vostro nuovo lavoro? A che punto siete? Avete già in mente il titolo? Quando pensate possa uscire? Sarà un altro concept? Potresti anticiparci a quale storia stavolta vi siete ispirati?

Claudio - Abbiamo ultimato la sesta traccia, ne scriveremo altre due e poi inizieremo gli arrangiamenti e le registrazioni. Ancora il titolo non è stato deciso, ma riguarderà i Templari, un tema molto epico che ci ha da sempre affascinato, ma non sarà un vero e proprio concept. Più che altro varie storie del tutto slegate tra loro che vedranno i cavalieri Templari come protagonisti.

S.S. - Pensate di continuare la vostra fruttuosa collaborazione con il Coro del Teatro Massimo di Palermo anche nelle prossime uscite?

Claudio - Non credo che la collaborazione si ripeterà. I costi sono alti e la crisi del mercato discografico ha imposto budgets per la produzione notevolmente più bassi.

S.S. - Tra le tue passioni c'è anche quella del "sound engineer", tanto che il tuo Circle Of Power Studios sta diventando il centro dell'underground palermitano. A tal proposito sapresti consigliarci qualche nuova band sulla quale puntare?

Claudio - Sì io mi sono occupato della registrazione e missaggio di Jeanne D'arc , ed è vero , con il mio studio sto un po’ diventando il punto di riferimento di molte band palermitane. Purtroppo devo dirti che a Palermo il metal è davvero morto. Sono pochissime le band che lo suonano, la maggior parte delle band che produco appartengono al filone Hardcore/Punk che a Palermo va fortissimo. Una band che mi sento però di consigliare sono i blacksters Legion of Darkness (www.legionofdarkness.it), band nella quale tra l'altro suono la batteria.

S.S. - In conclusione una domanda un po’ più personale, probabilmente non tutti sanno che Claudio, oltre ad essere un ottimo batterista, è anche un farmacista, ed allora ti chiedo come hai accolto questa nuova legge sulla liberalizzazione dei farmaci?

Claudio - Essendo un farmacista dipendente (e non un facoltoso proprietario) non posso che essere entusiasta della liberalizzazione dei farmaci. Trovo veramente ridicolo e pietoso lo sciopero che questi signori ultra privilegiati hanno fatto. I farmacisti titolari sono una casta, una lobby ultraprivilegiata, adesso che qualcuno ha deciso di rendere le cose un pò più eque allora i signori si sono sentiti attaccati. Hanno tirato fuori motivazioni ridicole, quando sappiamo tutti che la liberalizzazione è una cosa che può solo favorire il cittadino, essendo possibile vendere farmaci in grossi megastore, dove tra l'altro è obbligatoria la presenza di un farmacista, e quindi di abbassare notevolmente i costi. Io lavoro in farmacia e so come vanno le cose. In tutte le farmacie di Italia si danno farmaci (molto pesanti, altro che farmaci da banco come l'aspirina!) senza richiedere la ricetta. Questo perchè non bisogna farsi sfuggire alcun guadagno. E loro si lamentano perchè la vendita di farmaci nei megastore trasformerebbe il farmaco come un prodotto di largo consumo e abuso? Ma mi facciano il piacere! Anzi dovrebbero pure togliere il numero chiuso e permettere a chiunque abbia una laurea di aprirsi una farmacia, come succede nei paesi civili (Regno Unito su tutti). Perché io che non ho cinque milioni di euro per comprarmi una farmacia devo fare il dipendente e guadagnare quanto una babysitter, ed un titolare di farmacia deve guadagnare trentamila euro (se gli va male) al mese? Non siamo tutti e due laureati e professionalmente allo stesso livello? Basta con le caste, basta con i privilegi. Notai, impiegati alla Regione, tutti privilegiati. Bah, che schifo. Scendiamo i piazza e rompiamogli il culo!

S.S. - Ringrazio Claudio a nome dell'intera redazione e del pubblico di RockLine.it. Termina quest'intervista come vuoi.

Claudio - Grazie a te Salvatore, al solito invito chi non ci conosce a visitare il nostro sito www.thymajestie.com e a sentire la nostra musica. Noi abbiamo adottato una politica molto "popolare", vendiamo i CD a prezzi davvero ridicoli, se vi piace la nostra proposta la miglior cosa che potete fare è acquistare i CD. Provare per credere, ciao!

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