Sonata Arctica
(Marko Paasikoski)
di: 
Francesco Focher
28/11/2008



 

Un'ora prima della loro data al Fillmore di Cortemaggiore (PC) i finlandesi Sonata Arctica concedono un'intervista a RockLine.it attraverso il bassista Marko Paasikoski, che si sofferma sull'ultima pubblicazione Unia e sull'attività live sostenuta in questi anni...

F.F. - Ciao Marko! Grazie per averci concesso questa intervista. Come stai? Avete fatto un buon viaggio dalla Francia?

Marko - Ciao, sto bene, grazie. Abbiamo fatto un viaggio tranquillo per venire qui, ci siamo presi anche un giorno libero per un po' di relax prima del concerto di stasera.

F.F. - Vorremmo iniziare facendoti subito qualche domanda riguardo al vostro ultimo album, Unia. Unia contiene alcune tracce, come ad esempio In Black And White, che sono un po' diverse dal genere dei dischi precedenti. Quali sono i vostri piani per il futuro?

Marko - Non posso dire più di tanto a riguardo poiché non ci sono ancora molte certezze sul prossimo album. Sono già pronte due o tre canzoni, ma abbiamo ancora un po' di concerti da tenere, il prossimo sarà in Austria. Terminato il tour, tra un paio di settimane, avremo un periodo di pausa e ci metteremo quindi al lavoro per il nuovo CD in febbraio. Non sappiamo in quale direzione proseguiremo con le nostre canzoni, ma penso che saranno più o meno simili a quelle di Unia, non credo che saranno più progressive o altro del genere...

F.F. - Sappiamo che 'unia' significa 'sogni' in finlandese, volevamo sapere se e come la cultura del vostro Paese influenza la vostra produzione musicale.

Elias - Penso che... l'inverno sì, e l'oscurità... Sono caratteristiche che accomunano più o meno tutte le band finlandesi.

F.F. - Parlando ancora delle vostre canzoni, quali sono quelle che preferite suonare sul palco e in studio?

Marko - It Won't Fade e Black Sheep ai concerti, in studio... Nessuna! (ridono N.d.R.)

F.F. - A proposito, come vi preparate per un concerto? C'è qualcosa di particolare che siete soliti fare?

Marko - Semplicemente relax. Circa mezz'ora prima dell'esibizione ci prepariamo, ci cambiamo i vestiti e ci riscaldiamo... Qualcosa di particolare... No, non credo, soprattutto quando siamo impegnati in tour così lunghi come questo.

F.F. - Ora una domanda a cui tanti vostri fan cercano una risposta: chi è Dana? È una ragazza che esiste veramente o c'è soltanto qualcuno da cui avete tratto ispirazione?

Marko - Non ho idea... (sorride N.d.R.) Bisognerebbe chiederlo a Tony... (che al momento stava dormendo N.d.R.) Sì, suppongo che ci sia qualcuno da cui ha preso spunto per scrivere quella canzone.

F.F. - Cambiamo argomento e parliamo della vostra carriera: quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato lungo la vostra strada verso il successo?

Marko - Praticamente abbiamo cambiato un componente della band per ogni album inciso fino ad ora. Credo comunque che siamo stati piuttosto fortunati, abbiamo fatto dei bei tour che hanno riscosso grande successo tra i nostri fan.

F.F. - Nella vostra carriera quali sono state le persone che vi hanno influenzato di più? Non solo per quanto concerne la musica, ma anche in generale.

Marko - Credo che sia differente per ognuno di noi: per Tony, che è quello che scrive la musica, i Queen, anche se è un genere così diverso dal nostro. Tony ascolta tantissimi generi diversi di musica...

F.F. - Tra le vostre canzoni ci sono diverse cover, per esempio I Want Out degli Helloween che mi piace moltissimo. Come le avete scelte? Hanno qualcosa di significativo per voi?

Marko - Non so... È una bella canzone! Com'è sempre successo qualcuno propone una canzone e la suoniamo, come per I Want Out è molto simile all'originale, solo un po' più veloce... Cerchiamo di trovare canzoni e di riproporle nel nostro genere, tutto qui.

F.F. - Avete suonato in Italia quattro mesi fa, all'Evolution Festival di Milano. Come avete trovato il pubblico quella volta e cosa vi attendete per questa sera?

Marko - Quello di Milano stato il più grande concerto del tour europeo, al quale erano presenti tremila spettatori. Abbiamo delle buone aspettative per questo live.

F.F. - Riguardo non solo al concerto di questa sera, ma a ogni volta che siete sul palco, quali sentimenti vorreste infondere nel pubblico?

Marko - Ti senti a tuo agio quando vedi che il pubblico si sta divertendo e non sta semplicemente guardando lo show, ma vedi che la gente è felice e sorride. Adrenalina, in particolare durante il nostro tour con i Nightwish avevamo grandi ambizioni a riguardo e ci è capitato ogni giorno di trovare un pubblico così.

F.F. - Abbiamo finito le nostre domande, se volete dire qualcosa, salutare o ringraziare qualcuno potete farlo ora.

Marko - Ringraziamo tutti i nostri fan che ci seguono ai concerti e vi auguriamo un buon divertimento.

F.F. - Grazie mille! Buona fortuna per il concerto di stasera!

Marko - Grazie a voi!

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