Ira
(Giuseppe Caruso)
di: 
Massimiliano Barbieri
30/01/2007



 

I milanesi Ira hanno prodotto dal 2005 il valido demo Chaotic Regression, ricco di influenze derivate dagli storici Death. A parlare a RockLine.it di questo progetto che sta emergendo gradualmente dall'underground nazionale è il chitarrista e cantante Giuseppe "Rex" Caruso...


M.B. - Ciao ragazzi! Innanzitutto complimenti per quanto fatto finora, specie per la vostra ultima fatica Chaotic Regression. Sono passati un paio di anni da allora e immagino non sarete rimasti con le mani in mano, come procede il lavoro per il suo successore?

Giuseppe - Ciao a tutti e grazie per i complimenti! Siamo talmente a buon punto che il due dicembre inizieremo le registrazioni al Moonhouse studio di Milano, lo stesso studio dove registrammo Chaotic.

M.B. - Ci potete anticipare qualcosa a tal proposito? Ci sono stati cambi di rotta rispetto a Chaotic Regression?

Giuseppe - Certamente, sarà intitolato Dawn of World Redempion, ovvero, "L'alba dell'estinzione del mondo". Le canzoni, che saranno due, (Emotionless ed Occult Doctrine) sono il frutto della naturale evoluzione del gruppo, anche se le abbiamo scritte prima dell'ingresso di Marco e Silvano nel gruppo, si sente molto il loro tocco personale, che da più rotondità al tutto. In linea di massima non ci siamo distaccati molto dalle canzoni di Chaotic, ma siamo cresciuti sia tecnicamente che spiritualmente, i pezzi sono molto compatti, anche se, specialmente in Occult abbiamo dato spazio alla fantasia e all'immaginazione, creando un brano ricco di atmosfere differenti e cambi di tempo. Emotionless invece è più di impatto come la scuola Svedese insegna, speriamo proprio che gli ascoltatori notino però il nostro marchio nella composizione, cosa a cui teniamo particolarmente, non ci teniamo a passare per cloni di altri, anche se mostri sacri del genere. Per quanto riguarda i testi, noi teniamo molto alla situazione internazionale e nazionale della nostra epoca, ed è proprio di questo che parliamo, Emotionless tratta delle sevizie e mostruosità commesse da alcuni militari delle forze di pace nei vari conflitti in atto, fatti inammissibili che devono far riflettere la gente, mentre Occult Doctrine è una riflessione sulla situazione generale del nostro tempo, per farla breve, secondo noi non siamo così liberi come ci vogliono far credere, a buon intenditore.....

M.B. - Quali sono le vostre principali influenze al momento attuale?

Giuseppe - Parlando di gruppi famosi, dobbiamo molto ai Death, ve ne sarete accorti, altri grupponi che hanno cambiato il nostro modo di vedere e sentire la musica ci sono i Cynic, gli Atheist, i Carcass, i Metallica, i Sepultura ecc...

M.B. - Siete ormai attivi dal 1997 che idea vi siete fatti della scena underground estrema del nostro paese in questi anni? è davvero sottovalutata?

Giuseppe - Secondo noi si, sottovalutata, ma sopratutto sottosviluppata, gruppi che valgono ci sono e non sono pochi, riflettendo un'attimo molti musicisti di band famose non hanno forse cognomi italiani ? Il Metal ce l'abbiamo nel sangue. Il problema più grosso è che abbiamo tanti di quei bastoni tra le ruote che non si riesce a lavorare sereni per far crescere le band.

M.B. - Quali sono i principali problemi che incontra una band che cerca di emergere come la vostra dal punto di vista della promozione, delle esibizioni live e via dicendo?

Giuseppe - Bella domanda, quanto spazio possiamo occupare per rispondere? Perchè quì c'è da parlare. Per prima cosa servono soldi, e non pochi, se consideriamo merchandise, chi ti fa il sito, cd, stampe, spostamenti per i concerti, sale prove e registrazione, insomma di soldi ne partono a palate e non ne entrano quasi mai. Bisogna avere contatti con webzine, magazine, radio, locali agenzie di booking ecc..e per farteli devi perdere un sacco di tempo. Noi abbiamo deciso di "assumere" la Kick Promotion proprio per toglierci dai piedi parte di questi impegni. Fondamentalmente o hai un manager o devi diventarlo. Per il discorso live, come dicevamo prima, l'ambiente è sottosviluppato, o malsviluppato, sembra che le cose funzionino al contrario, trovare un posto che ti paghi decentemente è praticamente impossibile se non sei una tribute/cover band, a volte devi pagare per suonare, (assurdo) cosa che ci fa incazzare come delle iene. Molti locali non sono adatti a fare musica dal vivo, parola di fonico, non hanno ne la struttura, tantomeno l'attrezzatura per farli, non fanno pubblicità, quindi ci devi pensare tu, altra rottura. Insomma è un bagno di sangue qui o si cambia rotta oppure si finirà nel baratro.

M.B. - Cosa, secondo voi, si potrebbe fare per migliorare la situazione?

Giuseppe - Sinceramente, non sapremmo la situazione è talmente ampia e frammentaria...Ci vorrebbe un sindacato dei musicisti underground, che tuteli gli interessi delle band ci vorrebbero delle regole, che non ci sono, ci vorrebbe una morale da parte dei gestori dei locali, perchè sono pochi che non pensano solo a quanta gente gli porterai. Insomma ci vuole un'organizzazione!!!

M.B. - Tornando a Chaotic Regression, l'ho trovato molto valido ma forse a tratti molto debitore ai Death, non pensate possa rappresentare un peso? State lavorando per trovare un suono totalmente personale?

Giuseppe - Questa è la "critica" maggiore che abbiamo ricevuto, e ti giuriamo che per noi non è un peso anzi un'onore. I pezzi presenti in Chaotic sono stati composti nel periodo subito dopo la scoperta del death metal e dei Death in particolare. Avevamo bisogno di una direttrice stilistica e l'abbiamo trovata in loro, il fatto che i primi pezzi composti in quell'ottica risentano dell'influenza di Chuck (R.I.P.) mi sembra normale, il fatto è che non c'è stato uno studio sui brani, non ci siamo mai messi a tavolino a dire facciamo un pezzo che ricordi questo o quell'altro, semplicemente abbiamo suonato e questo è quello che è uscito. Se la gente ci vuol vedere dei plagi o un'attingere spudorato, consiglio di guardarsi un pò in giro perchè di band clone c'e n'è parecchie e non siamo noi. Ora, con l'imminente uscita del prossimo promo vedremo se la critica cambierà opinione o meno, cosa che tra l'altro, ci interessa meno di zero, sappiamo tutti che le opinioni cambiano da persona a persona, tranne per la somiglianza con i Death ne abbiamo sentite di ogni su Chaotic e sai qual'è la conclusione che abbiamo tratto ? Bè che è piaciuto e parecchio anche, scrivere canzoni che durano dai 5 agli 8 minuti e non frantumare i coglioni a chi le ascolta ci sembra già un gran traguardo. La media dei voti è 7,5 e ai concerti la gente apprezza (cosa più importante) e noi ne siamo fieri. Ovviamente ora si va avanti a comporre, e non c'è una legge nell'ispirazione, si suona quel che ci piace sperando che piaccia anche ad altri altrimenti pazienza.

M.B. - Che significato avevano intro ed outro nello scorso demo?

Giuseppe - L'intro diciamo che era puramente un'esperimento, ad alcuni è piaciuto ad altri no ad altri mmmh, volevamo iniziare con un preludio alla distruzione forse non avevamo le idee abbastanza chiare, l'arpeggio in chiusura è un parto di Rex, che è un patito di pezzi gotici e decadenti, l'amosfera creata da quell'arpeggio è di una triste allegria, come se si cercasse qualcosa di buono nel male assoluto, almeno io la vedo così, spero solo che susciti delle emozioni in chi lo sente.

M.B. - Sempre a tal proposito, dopo tutto questo tempo siete ancora totalmente soddisfatti di quanto fatto o tornando indietro cambiereste qualcosa?

Giuseppe - Le uniche due cose che cambieremmo sono: primo, l'assolo sull'arpeggio finale di Shattered Soul, quello si che fà pensare ai Death, ma l'abbiamo ascoltato bene solo dopo aver registrato e non c'erano più soldi per rientrare in studio. Secondo, che avremmo voluto registrarlo con Marco, il nostro attuale bassista, se ci fosse stato lui sarebbe stato diverso, ve lo assicuriamo, per il resto no assolutamente no!

M.B. - Progetti per il futuro? Aspettative?

Giuseppe - Registrare i nuovi brani, scrivere altri pezzi sempre diversi per preparare un full, cercare concerti, anzi, se qualcuno ci vuole nel suo locale, nonostante quello che è stato detto in quest'intervista ci contatti pure, saremmo lieti di devastarglielo. Speriamo in un contratto, molti ce l'hanno augurato e sono convinti che ce lo meritiamo, noi lo speriamo vivamente e incrociamo le dita. Nel frattempo non ci montiamo la testa, continuiamo con la nostra indole di violente emozioni e melodia perchè il death che vogliamo fare è questo.

M.B. - Vi ringrazio per la disponibilità e spero di poter sentire presto le vostre nuove creazioni. Questa breve intervista finisce qui, concludetela come preferite.

Giuseppe - Grazie mille per lo spazio che ci avete concesso, grazie a tutti quelli che ci hanno capito finora e grazie anche a quelli che non hanno capito un cazzo ma hanno parlato di noi! Grazie ai fans di San Fedele (siete i migliori) e a tutte le persone che ci sono vicine e che credono in noi, siete la nostra forza. Manteniamo la fede nel metal viva!

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